Ma cos’è la Confraternita della Tagliatella?

Ma cos’è la Confraternita della Tagliatella?

Cosa c'è dietro? Chi sono questi zuzzerelloni attempati che ancora cantano laidi ritornelli universitari, si divertono, ma soprattutto mangiano e bevono?

Dio mi guardi da chi non beve vino.
Il popolo lo vuole, la “ggente” lo chiede, la città è in subbuglio, tutti, ma proprio tutti vogliono sapere, conoscere, indagare: chi è la mente, l’artefice, il dioscuro, il creatore, l’ideatore, il dottor sottile, il burattinaio, l’uomo con le palle che ha creato questo capolavoro?
Perchè, cosa c’è dietro? Quale disegno si nasconde, quale strategia, quale arcano fine, ma soprattutto chi paga? Quanti sono, chi sono e dove si riuniscono durante le uggiose giornate invernali, nei meriggi primaverili, nelle torride e assolate ore estive, nelle brumose albe autunnali? Dopo l’inaugurazione del Galli, il “fallimento” della Carim, dove ancora nessuno ha capito il perchè, nei salotti bene della città, al Rotary e ai Lyons, in parrocchia e nelle residue sedi del P.D., ma sembra interessi molto anche alla Lega, nella Barafonda e soprattutto ai Padulli, in qualche osteria che non c’è, nelle vinerie che abbondano, la domanda si ripete e l’interrogativo si pone: ma che “azzo” è la Confraternita della Tagliatella? Chi sono i componenti della, come dice il Carlino, allegra brigata? Chi sono questi zuzzerelloni attempati che ancora cantano laidi ritornelli universitari, e ridono di gusto per la supercazzola con scappellamento a destra di Amici Miei, ma soprattutto mangiano e bevono alla faccia di una crisi economica, morale, etica, civile e religiosa?
Rurali Sempre.

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