Mayday, mayday, mayday! Tutti sparano sull’aeroporto di Rimini

Mayday, mayday, mayday! Tutti sparano sull’aeroporto di Rimini

Cannonate dall'americano e cannonate dal marchigiano. L'imprenditore Robert Halcombe, che con "Air Romagna" si è aggiudicato la gestione del "Ridolfi"

Cannonate dall’americano e cannonate dal marchigiano. L’imprenditore Robert Halcombe, che con “Air Romagna” si è aggiudicato la gestione del “Ridolfi” di Forlì, ma che non è ancora riuscito ad entrare in possesso della gestione dello scalo, oggi ha tenuto una conferenza stampa da sbadiglio, seguita da un comunicato stampa al curaro (poi ritirato). Lamenta una sorta di penalizzazione da parte di Enac che lo costringerebbe a non aprire ai voli prima di Rimini (“perchè non abbiamo influenza politica”). Al riguardo tira in ballo l’ormai ex ministro Lupi e ordini che sarebbero arrivati dall’alto. Anche lui minaccia le vie legali e si rivolge a chi, secondo Halcombe, evidentemente potrebbe metterci una parolina buona, cioè il presidente della Fondazione CariForlì, Roberto Pinza, affinché interceda su Matteo Renzi per verificare che la politica non abbia danneggiato economicamente l’aeroporto di Forlì. Poi arriva la smentita: “Il testo precedente è stato inviato per errore e non rappresenta le idee ed i concetti che mister Halcombe voleva esprimere e non è stato da lui approvato, non rappresentando lo spirito di cooperazione che Air Romagna spa intende mantenere con tutti”. Sui siti di informazione qualcuno cancella la polemica, altri no.
Cannonate anche dal parlamentare marchigiano Pd Piergiorgio Carrescia e il ritornello è molto simile: Enav starebbe favorendo Rimini. Stavolta a scapito di Ancona. “L’Enav punta sul Fellini a discapito dell’aeroporto
Raffaello Sanzio di Falconara Marittima. E si sbaglia a continuare a definire strategico lo scalo della
capitale della Riviera romagnola”. Il tutto è contenuto in una interrogazione al ministro dei Trasporti. “Appare incomprensibile la posizione di Enav nei confronti dell’aeroporto delle Marche, in quanto, nonostante i positivi reali dati di volo, sta attuando un declassamento tecnico, tant’è che è prevista prossimamente anche la completa sostituzione del personale che opera in Torre di Controllo con altro neo assunto ma senza qualifica per l’utilizzo del radar”. Mentre col passaggio dall’aeronautica militare ad Enav dei servizi di assistenza al volo su alcuni scali, “lo stesso Enav ha avviato investimenti per le strutture e le tecnologie della torre di controllo di Rimini”.
Qualcuno da Rimini deve avere lanciato il disperato mayday, mayday, mayday! Alla richiesta di aiuto ha risposto il parlamentare Pd Tiziano Arlotti: “Ritengo risibili – e mi fermo qui – le affermazioni e le accuse avanzate dal collega Piergiorgio Carrescia, che interviene sulle questioni che riguardano l’aeroporto “Fellini” evidentemente sulla base di informazioni parziali e fuorvianti”, attacca. “Come ho avuto modo di spiegargli questa mattina di persona, gli investimenti per le strutture e tecnologie della torre di controllo dell’aeroporto di Rimini non sono certo una novità, bensì sono inseriti da anni nei piani di Enav. Ricordo infatti che il “Fellini” continua tuttora a comprendere una parte militare, con comprensibili esigenze di sicurezza e dotazioni tecnologiche”. Favori fatti a Rimini? Per carità. “Dopo il fallimento di Aeradria, Enac ha svolto il proprio compito (e per questo ho già ringraziato il presidente Vito Riggio) ed ha bandito una gara che ha permesso di individuare l’affidatario. Il fatto che siano arrivate offerte da quattro gruppi conferma la rilevanza e le potenzialità dello scalo di Rimini, già inserito fra i 26 scali di interesse nazionale del Piano degli aeroporti e arrivato a toccare negli anni passati il milione di passeggeri”, rassicura Arlotti. “In questa fase di gestione si è optato per dirottare su Ancona, con collegamenti navetta con Rimini, parte dei vettori con cui si avevano contratti in essere. E mi ha stupito apprendere che, nel momento in cui il “Fellini” ha riallacciato i rapporti commerciali con i vettori che storicamente operano su Rimini, da Ancona siano arrivate offerte per 21 euro a passeggero. Una concorrenza che non merita neppure commenti”.

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