Una riminese figura tra gli otto italiani dalla supermemoria. Peccato che la stessa fortuna non capiti a chi fa altri mestieri. Facciamo un test: piazzale Bornaccini cosa avrebbe dovuto ospitare già da parecchi mesi? Ancora Paradiso: "Se qualcuno intende trasformarlo in un tempio del gioco d'azzardo, sappia fin d'ora che il Comune si metterà di traverso".
“Io non dimentico” titola oggi il Carlino Rimini a proposito di Veronica Carletti, la riminese che figura tra gli otto italiani dalla memoria di ferro. Lei ricorda ogni giorno della sua vita. Altra news del Carlino: ci sono riminesi che si recano al Centro per l’impiego di piazzale Bornaccini per chiedere il reddito di cittadinanza: «A che sportello devo presentarmi per avere il reddito di cittadinanza?». La persona che ha varcato le porte del Centro per l’impiego di Rimini in piazzale Bornaccini pochi giorni fa non è isolata. Ma nella maggior parte dei casi, ammettono i dipendenti, si tratta di persone che non sono iscritte e di conseguenza non cercano lavoro attraverso il Centro per l’impiego. E sono cittadini italiani, pochissimi gli stranieri che hanno chiesto informazioni».
Se la memoria di ferro non baciasse a Rimini solo Veronica Carletti, la notizia sarebbe questa: che ci fa il Centro per l’impiego ancora in piazzale Bornaccini (deve trasferirsi in via Farini), dove la polizia di Stato scalpita per insediarsi e lo scorso marzo ha ricevuto dal sindaco la promessa che in quegli uffici ci sarebbe andata entro maggio (quello passato)? Il patto per la sicurezza sottoscritto da Andrea Gnassi davanti al ministro Minniti (in un’era, anche politicamente parlando, geologica lontana) prevedeva che la sede di piazzale Bornaccini fosse liberata per la polizia di Stato “entro il 28 febbraio 2018”.
“Ecco i proprietari del Paradiso” (Corriere di Rimini). “Se qualcuno intende trasformare il “Paradiso” di Covignano in un tempio del gioco d’azzardo, sappia fin d’ora che il Comune si metterà di traverso”. Ma dagli investitori per ora tutto tace. Non si sa chi ci sia dietro la “cordata” di commercialisti alla quale si risale facendo una visura della società Filo srl, che rimanda a professionisti di Rimini e Pesaro.
“Branco di bulli molesta due tredicenni nel parco” (Carlino). “Accerchiate e palpeggiate, le ragazze hanno identificato gli aggressori. Il capo della baby gang ora è accusato di violenza sessuale”.
“Lite tra profughe in casa, picchiata perde il bimbo” (Corriere di Rimini).
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