Metromare: tutti presi dal virus ci siamo persi l’ennesimo slittamento dei mezzi elettrici

Metromare: tutti presi dal virus ci siamo persi l’ennesimo slittamento dei mezzi elettrici

Entro febbraio gli Exqui.City saranno a Rimini. Questo il cronoprogramma rivisto e corretto rispetto alla tabella di marcia iniziale, noto da ottobre 2019. Ora il presidente della Provincia dice che serviranno ancora "alcuni mesi" per avere i mezzi ecologici. Colpa del covid-19? In Belgio, dove ha sede l'azienda che produce i filobus elettrici, ai primi di marzo c'erano 13 casi di infezione.

Passaparola: l’arrivo dei mezzi elettrici del Metromare slitta ancora. Bucata anche la scadenza di febbraio. “I bus resteranno in servizio fino all’arrivo di quelli definitivi e il loro rapido collaudo. La fase sperimentale si è resa opportuna per le difficoltà della società che si era aggiudicata la fornitura tramite bando pubblico europeo. Ora Metromare attende i nuovi mezzi da Exqui.City, il cui ritardo nella consegna ha una penale per il costruttore di mille euro per singolo mezzo, al giorno, a partire dal 22 agosto 2019. Ad oggi la stima di PMR è che tutti i mezzi previsti per la configurazione definitiva del Metromare siano disponibili a fine di febbraio 2020.” Così annunciava Pmr lo scorso novembre.
All’interno della commissione consiliare che si era tenuta invece ad ottobre, era uscita la notizia che “attualmente, da programma, il primo veicolo sarà ultimato entro novembre e la conclusione della produzione degli altri 8 mezzi entro la prima settimana di febbraio 2020” (qui). Comunque febbraio.

Questa mattina il Carlino riporta dichiarazioni del presidente della Provincia di questo tenore: «I mezzi sono completati, ma servirà del tempo prima che possano arrivare e l’emergenza generata dal coronavirus non aiuta di certo in questi frangenti». Quale sia il problema del nuovo clamoroso slittamento (parla addirittura «di alcuni mesi» ma senza delimitare una scadenza) Santi non lo dice con chiarezza. Quindi aggiunge che il «Metromare andrà avanti senza interruzioni, questo è garantito. Ma lo farà con gli attuali mezzi ai quali se ne aggiungeranno altri della medesima tipologia. L’obiettivo è aumentare la copertura del servizio arrivando ad avere corse ogni 9 minuti».

Dove sta l’inghippo? C’entra davvero il coronavirus? L’azienda Van Hool che produce gli Exqui.City elettrici attesi sulla linea del Metromare ha sede a Lier in Belgio. I giornali del Belgio il 3 marzo riferiamo di 13 casi noti nel Paese: “due nelle Fiandre, due in Vallonia e solo uno a Bruxelles”. Difficile che 13 casi (solo in seguito saliti, ma comunque non più di 267 fino alla giornata di ieri) abbiano potuto bloccare il trasporto dei mezzi a Rimini.
“Questa volta la tempistica sarà rispettata. Siamo in contatto con la ditta che ci aggiorna sullo stato di avanzamento dei lavori in modo costante”, assicurava a dicembre Santi (Corriere Romagna, 18.12.2019).

L’emergenza covid ha fatto dimenticare anche il tema sollevato a più riprese dai sindacati di Start Romagna e finito all’attenzione del tavolo di confronto in prefettura: le prove sul tracciato quali esiti hanno fornito?

Sul sito di Pmr si legge da tempo: “È ecologico, rapido, sicuro e tecnologico. I bus su gomma a basso impatto ambientale – presto completamente elettrici – ti porteranno in pochi minuti da Rimini a Riccione e da Riccione a Rimini, transitando in 15 stazioni intermedie, nuovi poli attrattivi. Proprio come una metropolitana di superficie, con passaggi frequenti e affidabili”. Lasciamo stare la metropolitana, perché si tratta di un normale bus, ma almeno ecologico quando lo diventerà?

Santi ne dice un’altra delle belle, nel senso che rappresenta una completa capriola rispetto a quanto era stato comunicato in passato: «Abbiamo visto – spiega il presidente della provincia Riziero Santi – che l’utenza di Metromare non è la medesima di quella della linea 11. Nel complesso abbiamo notato un aumento dei passeggeri. Dunque nonostante Metromare una volta terminata la sperimentazione andrà ad aumentare gradualmente i mezzi diminuendo i tempi di attesa, di pari passo non verrà ridimensionata la linea 11 che al contrario rimarrà». Ma non si porrà un problema sulla quantità di chilometri che Start Romagna è impegnata a garantire sul territorio? «Servirà una razionalizzazione del servizio. Dico da subito che non verranno tagliate corse o linee che portano nell’entroterra. Il servizio di trasporto pubblico locale sarà garantito. Servirà invece un approfondimento per quelle corse sulla costa per le quali si è notata una parziale sovrapposizione con la linea del Metromare. In questi casi procederemo per quest’anno a una riorganizzazione. È evidente che dal prossimo anno andrà pensato e razionalizzato l’intero trasporto pubblico sul territorio». L’improvvisazione è un’arte difficile.

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