Parco del mare: non tutti i progetti finiscono in gloria, alcuni solo in una bella réclame

Parco del mare: non tutti i progetti finiscono in gloria, alcuni solo in una bella réclame

Ah, saperlo! Qual è il significato della réclame piazzata davanti a Palazzo Garampi, nel cuore della città, affacciata su piazza Cavour? Il parco del

Ah, saperlo! Qual è il significato della réclame piazzata davanti a Palazzo Garampi, nel cuore della città, affacciata su piazza Cavour?
Il parco del mare è in una fase molto fumosa: ha raccolto le manifestazione d’interesse, ma i giochi sono chiusi dal 20 dicembre scorso in attesa che si riaprano non si sa bene quando. Ora è al lavoro una commissione per la valutazione delle proposte pervenute. Se il progetto passerà da cartolina a opera lo si saprà in futuro, anche perché, almeno in parte, la possibilità di realizzazione dell’intervento è legata agli incerti destini del rinnovo delle concessioni demaniali (bisogna ancora attendere la pronuncia della Corte europea che si esprimerà prima dell’estate).
La decisione di esporla in quel luogo è del piano strategico, che forse voleva attrarre l’attenzione in vista della presentazione delle manifestazioni d’interesse. Chi l’ha pagata quella cartellonistica? Come si giustifica la spesa? Ah, saperlo! Sul sito strategico dell’Ermetico Maurizio non c’è traccia di amministrazione trasparente, spende soldi pubblici ma non si sa come.
Quel che si sa è che per ora non hanno nessuna intenzione di toglierla la cartellonistica: “Una data precisa non c’è”, dicono dal piano strategico, “ci sono molte persone che si fermano, sta raccogliendo interesse”. Se non che il 12 giugno (pare) si andrà al voto e la réclame incorre anche nelle limitazioni che la legge impone per la comunicazione istituzionale: sono ammesse solo le attività di comunicazione “effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni” e non è il caso dello specchietto per allodole sul parco del mare. Che peraltro veicola anche informazioni non proprio scientifiche: “Neppure una goccia di acqua sporca in mare”, recita il messaggio che si può leggere su uno dei pannelli. A parte i dubbi sollevati, come quello dell’ex direttore del Consorzio di Bonifica, sul fatto che il Psbo possa garantire un mare pulito, c’è il parere dell’Ausl in sede di conferenza dei servizi, che testualmente recita: “ai fini della tutela della salute dei bagnanti, in sede di post opera potrebbero venire richieste misure di gestione temporanea che prevedano l’interdizione alla balneazione qualora dovessero sussistere scarichi occasionali in Ausa”. In linea teorica non si può escludere che neppure una goccia di acqua sporca finirà in mare. Lo scenario della apertura delle paratie resta, anche se con frequenze più “allungate”. La condotta sottomarina allontanerà gli scarichi dalla battigia, non li eliminerà.
Di spot elettorali è piena la storia politica italiana e anche Gnassi ha riempito la città di promesse: i cantieri più importanti non si chiuderanno prima del voto imminente ma la cartellonistica c’è. Anche la spiaggia sarà la stessa di sempre quando i riminesi si recheranno alle urne, quindi il sindaco si è ispirato a Raul Casadei: “Ciao, ciao, ciao, ciao mare! Anche se c’è tanto freddo io ti vengo a salutare”. E il Parco del mare ce lo fa vedere nella réclame.

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