Passate le elezioni, gabbata la senologia di Santarcangelo: domani flash mob del Punto rosa

Passate le elezioni, gabbata la senologia di Santarcangelo: domani flash mob del Punto rosa

Aprire il cantiere all'interno del reparto di chirurgia senologica di Santarcangelo prima del 26 maggio avrebbe fatto perdere consensi ad Alice Parma. Ma adesso parte il dimezzamento dell'eccellenza per la cura dei tumori al seno. Protesta il Punto rosa e la Uil appoggia la mobilitazione.

Hanno atteso l’esito del voto, perché aprire il cantiere nel reparto della chirurgia senologica di Santarcangelo prima del 26 maggio avrebbe fatto perdere consensi ad Alice Parma. Ma adesso, a due mesi dal responso delle urne che hanno riconfermato la sindaca, nei corridoi che ospitano la struttura d’eccellenza a guida Samorani c’è aria di traslochi perché i lavori sono imminenti. Com’è noto, infatti, metà reparto sarà occupato dall’Osco, per pazienti cronici, in particolare anziani.

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E’ triste vedersi giocati in questo modo, ma il Punto Rosa non piega la testa. Per domani l’associazione si mobilita e invita tutti “a sostenere i diritti delle donne partecipando al flash mob con ritrovo alle ore 9.30 presso la sede di via Giovanni Pascoli, di fianco alla biblioteca e al Franchini. Sarà una mobilitazione breve, della durata di pochi minuti, “per protestare in silenzio tutti insieme contro l’inizio dei lavori nel reparto di Chirurgia Senologica, contro il ridimensionamento degli spazi a discapito delle donne colpite dal tumore al seno di tutta la breast unit”. L’invito è quello di “indossare qualcosa di rosa, come simbolo”. Sarà un urlo del silenzio.

In appoggio arriva anche la Uil provinciale. “Vogliamo informare tutti i cittadini che continua a preoccuparci la soluzione avanzata dalla Ausl Romagna in merito ai lavori di depotenziamento del reparto di chirurgia senologica dell’ospedale Franchini di Santarcangelo. Siamo preoccupati e fortemente convinti che la soluzione depotenzi in maniera forte il reparto, una eccellenza per il nostro territorio e non solo”, spiega Giuseppina Morolli.
La Uil lancia anche il sasso nello stagno di quello che definisce “l’assoluto silenzio delle forze politiche su un tema così importante quale la difesa della salute dei più deboli”.
“Invece di verificare tutte le strade possibili per un potenziamento della senologia si eliminano degli spazi a discapito delle donne colpite dal tumore al seno”. Morolli sottolinea i metodi all’avanguardia che hanno fatto apprezzare il reparto ben oltre la Romagna e i confini nazionali, e si domanda “come mai ad oggi vengono trattate con questo metodo innovativo solo le donne della provincia di Rimini escludendo, senza ragione, le pazienti di Cesena, Forlì e Ravenna che fanno parte della stessa Ausl Romagna?”.

Secondo la Uil “alla base di tutto nessuno può raccontarci che ci sono problemi economici, di risparmio, di riorganizzazione, stiamo parlando di un servizio rivolto a pazienti (soprattutto donne) che si trovano in uno stato di forte sofferenza ed è nostro preciso dovere rendere a questi cittadini il loro percorso di sofferenza meno gravoso. Si continuano a perseguire fini che secondo noi nulla hanno a che fare con la tutela della salute dei cittadini, con la dignità delle persone, siamo preoccupati e fortemente convinti che la soluzione depotenzi in maniera forte il reparto, una eccellenza per il nostro territorio e non solo. La Uil sarà sempre al fianco dei lavoratori e dei cittadini che si battono per garantire servizi diffusi nel territorio e di alto livello qualitativo”.

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