Perché non cominciano i lavori nella senologia di Santarcangelo? Perché a maggio si vota

Perché non cominciano i lavori nella senologia di Santarcangelo? Perché a maggio si vota

Come si spiega il silenzio calato sui destini del reparto d'eccellenza della sanità romagnola? Lo scorso dicembre alla chirurgia senologica arrivò l'avviso di traslocare in vista della realizzazione dell'Osco. Poi si intensificarono le proteste del Punto Rosa e si bloccò tutto. Nel frattempo la giunta Parma, a gennaio, ha tentato di rassicurare sulle "migliorie" raggiunte "grazie a un percorso di concertazione". E allora perché non si apre il cantiere?

Se Ausl Romagna e amministrazione comunale di Santarcangelo sono convinte che sventrare la senologia del Franchini e realizzare l’Osco nello stesso corridoio sarà davvero un intervento migliorativo, e non peggiorativo, perché non cominciano i lavori? Forse perché a maggio nella città clementina si va al voto e Alice Parma è abbastanza preoccupata sull’esito della consultazione elettorale. Non si spiega altrimenti il silenzio calato sui destini del reparto d’eccellenza della sanità romagnola.

Sì, perché al reparto era già arrivato l’avviso di trasloco, che si sarebbe dovuto tenere nella settimana fra il 10 e il 15 dicembre scorso. Poi l’avvio dei lavori. Cosa è accaduto in seguito? Il Punto Rosa ha intensificato la protesta e l’Ausl ha bloccato tutto. Si tenne una riunione di confronto nella quale la stessa associazione ha ribadito la propria contrarietà alla nascita dell’ospedale di comunità a contatto con la senologia, portando una serie di argomentazioni ormai ben note e minacciando anche un ricorso. “La Senologia Chirurgica va difesa da ogni tentativo irresponsabile di compromettere la qualità raggiunta”, disse forte e chiaro. Il no del Punto Rosa venne motivato non dalla contrarietà all’Osco in quanto tale, ma per evitare “la promiscuità” con la chirurgia e il depotenziamento della senologia, che invece andrebbe potenziata perché “adesso lavora al 75%” mentre meriterebbe di essere “portata al 100% della sua potenzialità, creando nuovi spazi, perché tutte le donne della Romagna possano accedere alla radioterapia intraoperatoria“. In seguito a difesa del reparto hanno preso posizione anche la segreteria provinciale della Uil, sono piovute interrogazioni al governo (Forza Italia) e in Regione: la consigliere 5 stelle Raffaella Sensoli parlò di “una scelta inopportuna, che potrebbe portare al depotenziamento della senologia”, anche Michele Facci del Gruppo misto accese i riflettori, e lo stesso dicasi per il consigliere di Forza Italia Walter Vicario che si rivolse al presidente della Provincia di Rimini.

Il 18 gennaio la giunta comunale di Santarcangelo ha emesso un comunicato stampa rassicurante e, almeno all’apparenza, baldanzoso circa la certezza dei miglioramenti apportati al progetto, rivisto per ben tre volte: “Il progetto aggiornato dei lavori al secondo piano dell’ospedale Franchini illustra l’intervento in ogni dettaglio, offrendo risposta alle perplessità sollevate nelle ultime settimane”, disse il Comune di Santarcangelo. Sbandierando il “percorso di concertazione che ha consentito di apportare alcune migliorie”. Se così stanno le cose, se dubbi non ce ne sono circa i miglioramenti, e se addirittura il tutto ha anche il sigillo della concertazione, perché ai proclami non sono seguiti i fatti? Perché non si è aperto il cantiere?

Perché probabilmente la paura fa novanta. Comunque la si pensi, l’ospedale di comunità è un ricovero per pazienti prevalentemente anziani le cui condizioni richiedono una assistenza continuativa, sono malati cronici particolari. Che Ausl e amministrazione Parma hanno deciso di collocare a contatto con la chirurgia. Oggettivamente verranno a restringersi gli spazi a disposizione della senologia, così come è altrettanto certo che Osco e senologia saranno “separati” da una porta sempre aperta. Non solo. L’ingresso della chirurgia senologica sarà collocato dalla parte opposta rispetto a quello attuale (come invece prevedeva il primo progetto e lì sarebbe stato ricavato se non fossero insorte le donne del Punto Rosa), praticamente dove si accede alla sala operatoria, che non avrà più la porta d’ingresso che affaccia sul pianerottolo.

Sulla bacheca dei gruppi consiliari di maggioranza che si trova sotto al municipio di Santarcangelo campeggiano ben due volantini (uno nello spazio del Pd e l’altro in quello di Sinistra Unita) che annunciano l’approvazione delle linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera del Franchini, ma si riferiscono al documento votato nel gennaio 2017. Un pochino datato. Tutto tace sul lavori annunciati. Si teme che mettere all’opera l’impresa a ridosso delle elezioni non sarebbe salutare per l’amministrazione Parma?
Questa mattina abbiamo chiesto con mail agli uffici stampa di Ausl Romagna e Comune di Santarcangelo qual è la tempistica prevista per la realizzazione dell’Osco all’ospedale Franchini. Speriamo in una risposta. Trasparenza vorrebbe che il percorso che Ausl e Comune intendono attuare venisse chiarito prima dell’apertura delle urne.

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