Politica acrobatica: Vecchio Cinema Pizzolante

Politica acrobatica: Vecchio Cinema Pizzolante

Da grande oppositore a non meno grande incubatore del patto con Gnassi. Per non disperdere anni di lotta del nostro parlamentare vi proponiamo una scelta dei suoi pensieri su Gnassi e sui temi cruciali per Rimini sui quali il sindaco la pensa all'opposto di Pizzolante. Con una postilla sul portavoce della civica in questione.

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Gnassi sta facendo fallire l’edilizia
“È bene che Gnassi stia zitto durante tutta la campagna elettorale perché altrimenti Grillo prende il 50% dei voti. Il sindaco che – chiuso nel suo anello verde – non riceve le categorie economiche, che dopo una breve esperienza da barista insegna agli albergatori come fare il loro lavoro, che sta facendo fallire l’edilizia, che ha fatto chiudere la fondazione Fellini, che farà chiudere il Pio Manzù e che non ha messo un euro a bilancio per le fogne”.
Sergio Pizzolante, Corriere Romagna 28.1.2013

Il sogno bucolico del sindaco friburghese
“Piano strategico e Masterplan, aria fritta. Una maschera per coprire l’inattività e l’incapacità di questa amministrazione. Purtroppo il sindaco Gnassi ha scelto di anteporre alla realtà, a possibili investimenti e quindi posti di lavoro, un astratto piano strategico e un inesistente Masterplan. E’ un tema questo su cui mi batto da anni. Non può funzionare così. Non è la realtà che deve incapsularsi nelle idee del sindaco, ma l’esatto contrario. Con questa pretesa il sindaco ha di fatto immobilizzato la città, assumendosi la responsabilità di aver fatto fallire l’edilizia. Spero se ne renda conto. Di fronte a strade ormai deserte, negozi chiusi, appartamenti che non si vendono… Il suo sogno bucolico, l’innamoramento di Friburgo, invece che spingere Rimini verso nord la stanno facendo sprofondare verso sud. Ormai è evidente, c’è un immobilismo politico dovuto a un surplus di burocrazia”.
Sergio Pizzolante, La Voce di Romagna 23.3.2014

La variante “salva Palas”
“I problemi di Fiera e Palas non si affrontano continuando a cementificare, con un utilizzo intensivo del territorio. La variante ‘salva Palas’ è un’operazione che va bocciata completamente”. Così Sergio Pizzolante affonda il progetto con cui il Comune vuole realizzare la nuova piscina, un supermercato, uffici e appartamenti sui terreni del vecchio Palazzo dei congressi. “I loro problemi economici Fiera e Palas li devono risolvere mettendo mano a un nuovo piano industriale e finanziario… La variante, se approvata, non farà che allontanare la necessaria privatizzazione di Fiera e Palas. A questo errore si somma un secondo errore: voler fare una piscina a meno di un chilometro dal Garden”.
Sergio Pizzolante, Il Resto del Carlino, 8.5.2014

Acquarena… allucinante
“E’ allucinante che il Comune per ripianare i debiti del Palas abbia deciso di fare una operazione con una colata di cemento dopo che ha messo in ginocchio il settore dell’edilizia”.
Sergio Pizzolante, Corriere Romagna, 18.5.2014

I sindaci, il mattone, le minacce
Sto dalla parte di Paolo Maggioli e di Coopsette, senza alcun dubbio. Spuntano come funghi sindaci che si dicono minacciati dalle imprese e dalle coop, eroi che lottano contro il mattone. Dopo Buzzi, anche in Emilia Romagna va di moda l’indignazione contro le coop e i costruttori , se non fosse una cosa molto seria ci sarebbe da morire dal ridere. Ero segretario del partito socialista nel 1992 e, praticamente, la crisi della maggioranza di Pentapartito e il ribaltone catto comunista furono decisi dai costruttori e dalle coop… il piatto forte era il Piano Regolatore, la giunta Moretti aveva numeri ballerini, gli imprenditori e le coop avevano in programma investimenti, affari vari (nessun giudizio morale, senza affari non si creano ricchezza e posti di lavoro). Il Piano Regolatore di De SIO fu bloccato, edilizia contrattata, con regole certe e alla luce del sole per tutti. Addirittura ci fu una mostra nella quale tutti gli operatori presentarono i propri progetti alla città. 
Niente da fare, arrivò il Piano Benevolo che restituì ogni potere discrezionale all’Amministrazione. Gli obbiettivi dichiarati erano: moralizzare il mattone, combattere la speculazione e calmierare i prezzi. Nell’arco di pochissimo tempo i prezzi esplosero, non solo per le dinamiche economiche, gli affari si moltiplicarono, i costruttori e le coop, che, mettiamola così, dissero la loro, sul cambio di Amministrazione, consolidarono le proprie posizioni di mercato. Buon per loro! Dov’era Gnassi? Faceva il consigliere regionale e poi il segretario del partito stato riminese. 
Ma perché sto con Maggioli? Le posizioni dominanti e le speculazioni, si combattono quando sono tali, quando sono in vita e non quando sono moribonde o già passate a miglior vita. Non c’è più un’impresa edile riminese di medie proporzioni e non vedo speculazioni in giro…vedo un calo impressionante di investimenti, imprese, posti di lavoro e tutto questo mentre si buttavano via soldi pubblici per Palazzi dei congressi, Aeroporto, TRC. Gnassi ha bloccato il RUE, con il quale una famiglia, in difficoltà, potrebbe riqualificare e sdoppiare il proprio appartamento nel centro storico, per non essere costretta a svenderlo e va in giro a raccontare le balle del Piano Strategico e dell’Anello Verde. Ha bloccato gli interventi, decisivi per Rimini, per la riqualificazione del Lungomare per progetti fumosi, con interlocutori improbabili. 
Quando a Rimini comandava il mattone la voce di Gnassi era flebile o inesistente, oggi che l’edilizia è fallita, non si vende un’appartamento e nessuno investe più, fa la voce grossa e la vittima a scoppio ritardato…mi spiace, non riesco a commuovermi.
Sergio Pizzolante sulla sua pagina facebook, 8.1.2015

Rimini maglia nera per numero di imprese in Emilia Romagna
“I nuovi dati della Camera di Commercio parlano da soli.
Il minor numero di imprese fra le province della nostra regione e un saldo negativo nell’anno fra imprese nate (2429) e cessate (3367).
E’ la dimostrazione che al di là dei problemi e delle difficoltà dell’economia nazionale ed Europea a Rimini c’è un fattore di crisi aggiuntivo… questa Amministrazione Comunale e la sua cultura antimpresa, come più volte abbiamo detto e come da anni denunciano le associazioni di categoria.”
Sergio Pizzolante sulla sua pagina facebook, 5.2.2015

Aeradria: spreco di soldi pubblici
Domanda: Gnassi, Fabbri, Vitali e Ravaioli e altri dicono di aver firmato atti per il bene dell’aeroporto e della comunità.
Risposta: “Non sono d’accordo, lo spreco di soldi pubblici non produce ricchezza per la comunità ma la distrugge e Gnassi & c. non possono difendersi dalle accuse limitandosi a dire di aver fatto certe scelte per il bene comune. E’ arrivato il momento di produrre un dibattito pubblico più elevato ed onesto: la sinistra non può difendere l’indifendibile, ma gli avversari politici non possono comportarsi da sciacalli”.
Sergio Pizzolante nella intervista dal titolo “C’è un sistema da condannare ma non devono farlo i magistrati” al Carlino Rimini, 15.2.2015

Gnassi e gli sposi
E Gnassi esperto indiscusso di eventi e fiction ha messo in scena una bella finzione, “scelta rivoluzionaria”, “passo epocale per la Romagna”, addirittura! Tutto falso, tutte balle. Gnassi ha inventato l’acqua calda. Il registro delle unioni civili è inutile e non aggiunge niente di nuovo e di rivoluzionario a ciò che già esiste in termini di diritti sostanziali. Il regolamento anagrafico (30 Maggio 1989), spiega in modo inequivocabile che “l’anagrafe è costituita da schede individuali, di famiglia e di convivenza”. Carlo e Karl sono già riconosciuti come conviventi dallo Stato Italiano all’insaputa di Gnassi. Di più, la legge n. 91 del 1 Aprile 1999 garantisce l’assistenza sanitaria al convivente, la legge n 8 del 2000 garantisce il permesso retribuito in caso di infermità del convivente e ci sono diritti garantiti e che possono esser ulteriormente rafforzati per le locazioni (sentenza 404 del 90 della Consulta), per le vittime di mafia (legge 302 del90), di estorsioni e usura (legge 44 del 99). E ci sono diritti riconosciuti per l’assegnazione degli alloggi popolari, per l’impresa familiare, il risarcimento del danno patrimoniale ed altro come ha scritto Alberto Gambino sull’Avvenire e come è stato documentato dal magistrato Alfredo Mantovano. 
Vogliamo nuovi e più forti diritti civili? Va bene, ci stiamo lavorando.
ma cosa vogliono in realtà con le loro rappresentazioni teatrali, dove si spaccia per nuovo ed innovativo ciò che in gran parte c’è già, i nostri rivoluzionari sul balcone di Palazzo Garampi?
L’adozione dei figli e la reversibilità della pensione!
Obiettivo che non condivido, anche se penso che possa essere perseguito legittimamente…. ma senza imbrogli, l’esibizione (ricordate Gaber? “hanno tutte le ragioni ma non sopporto le loro esibizioni”) serve a nascondere quello che c’è già ed a creare un pathos sui diritti negati infondato.
Sergio Pizzolante sulla sua pagina facebook, 14.5.2015

Trc: promemoria per gli smemorati
“Qualche giorno fa ho preso il treno regionale Rimini Riccione senza mai staccare gli occhi dal tracciato del Trc. Arrivato a Riccione ho percorso a piedi alcune centinaia di metri verso il canale per guardare da vicino i lavori.
Nelle ore successive ho fatto un viaggio nella memoria per capire come si è potuto arrivare a questo scempio, come si sia solo pensato di realizzare un’opera che a Rimini entra quasi nelle case e a Riccione arriva a devastare il Salotto dei riccionesi: viale Ceccarini (…)”.
Sergio Pizzolante sulla sua pagina facebook, 18.12.2015

Il portavoce

Ad una intervista di Pizzolante sul Carlino, 16 giugno 2015, dal titolo “Il Pd senza i voti di Renzi rischia di perdere anche Rimini”, nella quale tra le altre cose il Nostro sosteneva che “il Pd non ha più cultura di governo locale. E’ sempre stato il partito-stato della spesa pubblica abbondante e delle gestioni burocratiche… “, sulla pagina facebook di Pizzolante resta a futura memoria un commento del portavoce della lista Patto per Gnassi, Alessandro Rapone, che così commenta: “Unire tutte le esperienze alternative a Rimini, agevolare un processo federativo ! Per riuscirci occorre l’intervento di un soggetto autorevole e riconosciuto, che al contempo non pecchi di arroganza. La quadratura del cerchio non è facile né scontata, ma avrà un senso politico soltanto qualora si presenterà come alternativa di sistema e non come semplice alternanza all’interno dello stesso regime”. E infatti!

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