Porte chiuse a Regina Pacis per Zanza, porte aperte al cimitero delle multe: oggi in prima pagina

Porte chiuse a Regina Pacis per Zanza, porte aperte al cimitero delle multe: oggi in prima pagina

Il parroco di Regina Pacis non celebrerà il funerale di colui che "voleva far felici le donne". Per Zanza una messa al cimitero. Si chiama "Scout Speed" ed è un occhio elettronico mobile in grado di stabilire ‘al volo’ la velocità dell’auto che precede quella dei vigili: l'assessore Jamil Sadegholvaad, ovviamente, lo metterà in circolazione per il bene degli automobilisti e dei residenti nelle vie più trafficate, non per rimpinguare le casse comunali. "Tanti clienti, ma tutto in regola": parla una delle ragazze del Lady Godiva, posto sotto sequestro dalla questura.

Funerale al cimitero per Zanza. “Per il timore di eccessiva pubblicità pare non sia stato possibile” celebrare il funerale di Zanza nella parrocchia di Regina Pacis. “Abbiamo chiesto a don Raffaele ma ha ribadito solo che il funerale si ‘farà da un’altra parte’. Motivo? ‘Non parlo con i giornalisti” (Corriere di Rimini). Don Raffaele non apre le porte della chiesa all’ultimo vitellone. E il Carlino: “Niente chiesa per Zanza”. La famiglia denuncia: “il parroco non ha voluto celebrare i funerali”. Riporta ancora il Carlino: Il parroco di Regina Pacis, don Raffaele Masi, da noi interpellato al telefono in serata, si trincera dietro al silenzio. «Mi hanno chiamato in tanti per Zanza, non intendo fare alcuna dichiarazione». E così l’ultimo saluto a Maurizio Zanfanti si terrà domani alle 15 alla chiesa del cimitero comunale di Rimini. Per lui che, parola dell’ex titolare del Blow Up, Walter Lanzetti, era “una persona buona, solare, positiva”, un “ragazzo d’oro, non cercava la fama, voleva far felici le donne”.

Un cimitero di multe. “Autovelox nelle auto dei vigili. In arrivo una raffica di multe” (Carlino). Si chiama “Scout Speed” ed è un occhio elettronico mobile “in grado di stabilire ‘al volo’ la velocità dell’auto che precede quella dei vigili, oppure delle auto che arrivano in senso opposto”. Ovviamente tutto per il nostro bene!

La protesta del Wwf. “Cacciatori sulla ciclabile, servono più controlli” (Corriere di Rimini).

Blitz al Lady Godiva. “Tanti clienti, ma tutto in regola” (Carlino). Parla una delle ragazze del locale posto sotto sequestro dalla questura. E fra l’altro sostiene che i periodi di maggior lavoro coincidevano con le fiere. Ma “secondo il lungo e meticoloso lavoro effettuato dagli investigatori, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Davide Ercolani, le cose non sarebbero affatto andate in quel modo. Tutto, all’interno del locale era meticolosamente, organizzato e controllato: dalle prestazioni sessuali effettuate dalle ragazze che avevano prezzi ben precisi a seconda del tempo impiegato, della location e delle caratteristiche”. “…dieci minuti nel privè costavano 50 euro (trenta andavano al locale e venti alla ragazza), ma se il cliente aveva esigenze particolari e voleva una prestazione tranquilla in una camera d’albergo, il prezzo arrivava anche a 500 euro. E di questo mega incasso alla giovane finivano le briciole”.

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