Posti letto e chirurgia senologica di Santarcangelo: la riorganizzazione ospedaliera penalizza Rimini

Posti letto e chirurgia senologica di Santarcangelo: la riorganizzazione ospedaliera penalizza Rimini

Bellaria Igea Marina perde anche l'auto medicalizzata.

Le “linee di indirizzo" approvate dalla conferenza territoriale premiano Forlì, fregandosene della motivata e tenace battaglia delle associazioni delle donne in difesa del "Franchini".

Il documento sulle “Linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera” approvato tre giorni fa dai sindaci della Romagna, che ha visto anche il voto favorevole del Comune di Santarcangelo, conferma la penalizzazione della chirurgia senologica del Franchini. Si legge infatti che “la Chirurgia senologica in Romagna viene riorganizzata prevedendo l’esistenza di una unica unità operativa complessa a Forlì, dotata di due unità operative semplici a Rimini (Santarcangelo) e Ravenna che operano negli ambiti territoriali delle rispettive Breast Unit”. Inascoltata, quindi, la battaglia condotta dalle associazioni di volontariato Crisalide, il Punto rosa e Europa donna Italia, che hanno raccolto circa 20 mila firme a sostegno della eccellenza di Santarcangelo.
Le “linee” tracciano anche la ridistribuzione dei posti letto e la percentuale di quelli risultanti a Rimini dopo il riordino resta la più bassa in Romagna e sotto allo standard di 3,7.
Vediamo i numeri. Ravenna è quella che se la passa meglio adesso e anche a riorganizzazione avvenuta: con 393.154 abitanti, ha 1.122 posti letto nel pubblico e 496 nel privato, per un totale di 1.618 e una percentuale del 4,12. Alla fine del riordino ne avrà 1.544 (3,92%).
Forlì, 187.496 abitanti, ha 704 posti letto totali suddivisi fra 179 del privato e 525 del pubblico (dei quali 64 Irst). Dopo il riordino avrà 706 posti letto (42 Irst), 3,76%. Irst – Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori – di Meldola che esce rafforzato dall’altro documento di indirizzo che verrà sottoposto alla Conferenza territoriale il prossimo 30 gennaio, ovvero la proposta di riorganizzazione della rete oncologica romagnola. Questo atto, fra l’altro annuncia (“nella logica del potenziamento del ruolo dell’Irccs”) una procedura pubblica per l’individuazione del nuovo direttore scientifico e l’ampliamento della compagine societaria dell’Istituto stesso “attraverso l’adesione dell’Università di Bologna che potrebbe rilevare le partecipazioni che si renderanno disponibili con l’uscita imminente di alcune quote private”).
Cesena, 209.200 abitanti, 808 posti letto (di cui 561 pubblico e 247 privato), pari al 3,86%. Dopo il riordino ne avrà 798 di posti letto e la percentuale resta alta, 3,81%.
Infine Rimini, 336.189 abitanti e 1.264 posti letto attuali (907 pubblico più 357 privato) con una percentuale del 3,76%. Dopo il riordino scende a 1.230 posti letto, cioè il 3,65%.
Spiega il documento che “per quanto riguarda l’ospedale di Rimini il settore che necessita di maggior sviluppo è quello dell’area pediatrica. Questo in coerenza con lo sviluppo delle vocazioni prevalenti dei diversi ospedali della rete, che vedono quello di Rimini rivestire, per numeri e competenze, un ruolo di Hub nel settore materno infantile. A questo fine sono tuttora in corso i lavori per la realizzazione nel nuovo DEA dei due piani destinati ad ospitare le degenze pediatriche e l’area ostetrica. Questo consentirà, per quanto riguarda la pediatria, di aumentare di 2 posti letto la degenza ordinaria e 2 posti letto per il settore onco-ematologico pediatrico, mentre per la chirurgia pediatrica, per far fronte alle crescenti necessità di ricovero di pazienti provenienti da altri territori della Romagna si è previsto un aumento di 4 posti letto ordinari. Si prevede l’attivazione di 6 posti letto per la Neurologia + 10 posti letto in medicina interna sia per le esigenze relative alla nuova UO di Reumatologia che per ridurre il fenomeno dei ricoveri fuori reparto.” Per complessivi 24 posti letto redistribuiti nel presidio.
Solo il Comune di Bellaria Igea Marina ha votato contro queste linee di indirizzo, anche se sulla stessa linea c’era il Comune di Coriano che però non ha potuto partecipare alla conferenza e la delega che Domenica Spinelli aveva rilasciato al rappresentante del comune di Bellaria, Filippo Giorgetti, non è stata accettata.
Anche in ambito provinciale non tutti i figli dell’Ausl Romagna sono uguali: Bellaria Igea Marina, senza un presidio ospedaliero, non avrà più nemmeno l’auto medicalizzata, che sarà trasferita a Santarcangelo.

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