Rifiuti abbandonati, oltretutto pericolosi: il Comune il problema ce l’ha in Casa (Pomposa)

Bombolette spray lasciate sulla pubblica via anziché conferite alle stazioni ecologiche. Accade in una struttura comunale, Casa Pomposa. E siccome l'amministrazione ha appena annunciato le "foto trappole" per scovare i "furbetti dei rifiuti", speriamo che cominci a dare il buon esempio.

Sia sul sito del Comune di Rimini che su quello della cooperativa sociale Il Millepiedi, si legge: “Casa Pomposa è lo spazio storico dei giovani riminesi: uno spazio in cui incontrarsi ricco di offerte laboratoriali per sviluppare le proprie potenzialità artistiche e culturali, confrontandosi con adulti di riferimento. (…)”

Casa Pomposa col suo deposito di rifiuti in bella mostra

La struttura del centro è di proprietà del Comune di Rimini e la Cooperativa Sociale Il Millepiedi promuove varie attività in ambito prevalentemente tecnologico e artistico. E’ prevista la presenza di tre educatori e un coordinatore. Per brevità e per arrivare al punto focale di nostro interesse, diremo che tra gli obiettivi dichiarati nel progetto educativo rivolto ai giovani che frequentano Casa Pomposa, oltre ai temi cui si accennava poc’anzi, naturalmente figura anche quello dell’ambiente, argomento quanto mai caldo e attuale. Nella presentazione della Carta dei Servizi del centro gestito da Il Millepiedi, non si manca di sottolineare una serie di valori ai quali essa si ispira e a chiusura si cita anche “il rispetto dell’ambiente naturale e umano”.

Dunque, perché mai da almeno una settimana fuori dalla Casa stazionano mobiletti, sedie e rifiuti di varia natura? Tra il ciarpame, spuntano pure svariate bombolette di vernice sintetica di una nota marca usata dai graffitari. Sulle bombole, i regolamentari loghi avvisano del pericolo di irritazioni, infiammabilità e così via.

“La domanda sorge spontanea”, per dirla alla Lubrano: se è vero che i materiali di rifiuto li abbiamo notati da almeno sette giorni, perché giacciono tuttora contro la rete di recinzione? I responsabili della cooperativa sociale dovrebbero sapere benissimo che gli operatori ecologici non ritirano materiali come le bombolette di vernice.

Supposto con buona ragione che al centro si faccia largo uso di vernici spray, non è credibile che i famosi “tre tutori” non abbiano istruito a dovere i giovani che frequentano Casa Pomposa sull’uso e il corretto smaltimento delle bombolette: quel tipo di rifiuto si deve portare direttamente all’isola ecologica, non va mai abbandonato in strada e men che meno, a portata di bambino. Non ci vengano a raccontare che quegli oggetti sono stati lasciati là da qualcuno che li ha portati da fuori zona. L’armadietto, tappezzato con materiale attinente alla tradizionale rassegna musicale “Schegge Impazzite” è come una freccia rossa che indica la Casa.

Inoltre, sparse qua e là ci sono varie tessere (non compilate) pertinenti a iniziative condivise dall’associazione Il Millepiedi. Comunque, a dirla tutta, il contesto generale, almeno da fuori, sembra piuttosto trascurato.

Ma torniamo a noi. Tra pochi giorni si vara il catamarano costruito con bottiglie di plastica che percorrerà (a pochi metri dalla riva) il tragitto Rimini-Venezia-Rimini per tentare di sensibilizzare al problema della plastica in mare, mentre diverse iniziative volte a ripulire la città dai rifiuti sono state promosse da giovani (ma anche da meno giovani) riminesi.

E’ sperabile che Casa Pomposa si allinei a comportamenti virtuosi come questi. Va infine ricordato che poche ore fa il Comune di Rimini ha emesso un comunicato per informare la cittadinanza: entro la fine del mese apposite telecamere nascoste saranno posizionate presso cassonetti di varie zone della città. Gli obbiettivi andranno di volta in volta posizionati nelle aree di maggior degrado precedentemente individuate dalle guardie ecologiche o segnalate dai cittadini. La parola d’ordine è: linea dura contro chi abbandona rifiuti sul territorio e non rispetta le regole della raccolta differenziata. Se le video-trappole funzionano, si prevedono considerevoli catture. E sanzioni salate. Siamo certi che non si faranno sconti a nessuno. Proprio a nessuno…!

Bombolette spray: come smaltirle

Da un depliant di Hera

Un’importante accortezza che occorre avere quando ci si accinge a gettare delle bombolette spray, è quella di assicurarsi che queste siano completamente vuote. Qualora così non fosse, se possibile, è opportuno svuotare il contenitore prima di gettarlo e controllare che non sia invece bloccato l’ugello.
I gas contenuti all’interno, infatti, sono sotto pressione e spesso sono instabili o infiammabili, se messi a contatto con fonti di calore e agenti atmosferici. Ma il rischio peggiore è quello che i contenitori possano esplodere se sottoposti a sbalzi termici, o durante il processo di compattazione nella macchina trita-rifiuti. Inoltre, soprattutto i prodotti a base di petrolio, possono infiltrarsi nelle falde acquifere e inquinarle.
Inoltre, è bene verificare la natura del prodotto contenuto negli spray: esistono infatti dei materiali tossici (es. vernici), che non possono essere dispersi nell’ambiente. Solitamente questi prodotti vengono segnalati sulla confezione tramite la sigla RUP (Rifiuto Urbano Pericoloso) e viene richiesta una attenzione nella pratica di smaltimento; solitamente vanno raccolti in appositi contenitori o presso le Isole Ecologiche di raccolta rifiuti urbani. Poiché le prassi di raccolta differenziata e smaltimento rifiuti possono variare in maniera molto significativa tra le regioni d’Italia, ma anche tra un Comune e l’altro, può essere utile contattare l’azienda di smaltimento rifiuti del proprio comune di residenza, per dissipare eventuali dubbi circa il corretto smaltimento della propria spazzatura domestica. (Tuttogreen.it)

Dal mese di giugno le foto trappole per stanare i ‘furbetti dei rifiuti’. Questo il contenuto del comunicato diffuso l’altro ieri da palazzo Garampi. “Entro il mese di giugno 2019, entreranno in funzione le prime 6 sei Fotocamere Controllo Ambientale (AFC) da utilizzare per il monitoraggio delle zone dedicate al conferimento dei rifiuti urbani o di altre zone soggette a frequente abbandono dei rifiuti ai fini dell’attività sanzionatoria e di prevenzione a tutela dell’ambiente.  Le telecamere verranno spostate omogeneamente sul territorio comunale in una settantina di posizioni all’anno. Posizioni scelte da un elenco costruito sulla base di segnalazioni dei cittadini, della Polizia Municipale, di Hera, delle Guardie Ecologiche Volontarie e dell’Amministrazione comunale”. Obiettivi: “la prevenzione e la tutela del decoro ambientale di aree pubbliche sia in prossimità dei punti di conferimento dei rifiuti urbani, sia in aree soggette ad abbandono rifiuti, per il contrasto agli abbandoni su suolo pubblico”.
L’amministrazione ricorda poi “che nel 2018 sono stati 150 i verbali elevati per il mancato rispetto delle disposizioni che regolano il conferimento corretto dei rifiuti. Un numero importante che continua purtroppo a crescere negli anni. 92 sono state infatti le sanzioni emesse nel 2016, divenute 121 nel 2017, tutte per la violazione dell’ordinanza sindacale che dal 2017 regola e controlla il corretto conferimento dei rifiuti da parte degli utenti nonché il corretto funzionamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati nel Comune di Rimini”. La violazione di queste disposizioni “è punita con una sanzione di 104 euro, per far sì che il comportamento fuori dalle regole di qualcuno non infici lo sforzo che tutta la collettività sta compiendo per migliorare anno dopo anno la percentuale di raccolta differenziata”. Il comunicato si chiudeva con la dichiarazione dell’assessore all’ambiente Anna Montini: “Si tratta di un’attività/azione molto importante per far si che il comportamento di pochi utilizzatori scorretti non infici il decoro e l’ordine che molti altri, la gran parte dei cittadini per fortuna, è in grado di mantenere nelle aree pubbliche e nelle aree limitrofe a quelle con cassonetti dei rifiuti. Confidiamo che anche con questo nuovo strumento si aiutino tutti alla massima responsabilizzazione nei confronti del decoro urbano, permettendo di elevare ancora di più il livello di una corretta raccolta differenziata sul territorio comunale”. Appunto.

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