San Marino: la “patacca” diplomatica sulle auto blu della Repubblica

San Marino: la “patacca” diplomatica sulle auto blu della Repubblica

Ma sarà vero che qualche Segretario di Stato della Repubblica di San Marino, sceso a Roma con l'auto blu per importanti impegni istituzionali, una vol

Ma sarà vero che qualche Segretario di Stato della Repubblica di San Marino, sceso a Roma con l’auto blu per importanti impegni istituzionali, una volta entrato in zona traffico limitato, del tutto tranquillo di poterlo fare in quanto comodamente adagiato su un’autovettura con targa “CD” (corpo diplomatico), si è visto contestare la sosta vietata dal vigile urbano e pure rifilare una multa?
La voce circola insistente. E diciamo subito che se il vigile in questione non si è fatto intimidire dall’auto blu con a bordo il ministro di uno stato estero, ci ha visto giusto.

Per scorrazzare Segretari, Capitani Reggenti e personalità di riguardo, la Repubblica di San Marino dispone di 14 auto blu, delle quali due ad uso esclusivo della Reggenza.
Due esemplari tirati a lucido stazionano normalmente davanti al Palazzo Pubblico e i turisti si divertono a scattare foto davanti alle Audi di grossa cilindrata che fanno molto status symbol. Le guidano i famosi donzelli, finiti al centro del servizio pubblicato da Le Monde a firma del temuto corrispondente da Roma, Philippe Ridet, che si è divertito a paragonare i Capitani Reggenti ad una coppia di cocorite, ma sul Titano non l’hanno presa bene.

Tutte e 14 espongono la sigla CD. Ma che quelle due iniziali, messe all’interno di un ovale, non abbiano nessun valore per le norme internazionali lo conferma il codice della strada ed anche alcune delibere del Congresso di Stato che, da diversi anni a questa parte, autorizzano una spesa di qualche migliaio di euro ogni anno per pagare i permessi di circolazione delle auto di rappresentanza della Repubblica di San Marino che devono entrare nel centro storico di Roma (per l’anno in corso solo tre: un Mercedes Viano, una Audi A8 e una Audi A6, ma nel 2007 erano ben sette: 5 Audi e 2 Mercedes). Se, infatti, fossero autentiche targhe del corpo diplomatico (così come quelle con targa CC, corpo consolare), potrebbero accedere senza problemi, godendo di uno status speciale. Tanto è vero che per le violazioni commesse da chi è alla guida di questi mezzi soggetti ad immunità diplomatica, gli agenti non possono contestare infrazioni e compilare verbali come per tutti i comuni mortali, ma devono segnalare l’eventuale violazione al ministero degli Esteri.

L’unica targa del corpo diplomatico degna di questo nome deve avere le due lettere CD (in rosso per San Marino) seguite dai numeri. E posizionata come una normale targa. Ma soprattutto deve essere stata immatricolata e possedere i documenti di circolazione per i veicoli appartenenti a particolari categorie: agenti diplomatici e consolari, ambasciate, consolati, organismi internazionali, ecc. Mentre le auto blu di San Marino sono dotate di normali targhe sammarinesi (ad esempio K1708) con l’aggiunta esterna della patacca CD. Che devono sottostare alle “regole” di ogni normale autovettura. E allora perché sul Titano si ostinano a tenere in bella mostra (nella parte anteriore e posteriore delle auto di rappresentanza) quelle patacche? Mistero del piccolo stato che a volte dà l’impressione di andarsi a cercare con un certo impegno cadute di stile e scivoloni in grado di bruciare in un attimo una reputazione a lungo inseguita.

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