Turismo culturale: Giuseppe Chicchi a capo dell’associazione Amici di Dante

Turismo culturale: Giuseppe Chicchi a capo dell’associazione Amici di Dante

Ormai "inutilizzato" nella sua Rimini, nonostante una esperienza sul fronte turistico da fare invidia, Giuseppe Chicchi (nella foto), in passato sinda

Ormai “inutilizzato” nella sua Rimini, nonostante una esperienza sul fronte turistico da fare invidia, Giuseppe Chicchi (nella foto), in passato sindaco della città, assessore regionale al turismo e parlamentare, viene invece utilizzato altrove.
Nel 2015 e nel 2021 cadono due importantissimi anniversari danteschi (750 anni dai natali fiorentini e 700 anni dalla morte a Ravenna), e le città e le menti attente al turismo culturale riscaldano i motori.
Fra pochi giorni, il 9 luglio, presso la sede della Società Dante Alighieri, ente morale dello Stato che ha sede a Roma, viene presentato il Parco Letterario “Le Terre di Dante”. Fra i parchi esistenti, diciotto in tutto sul territorio nazionale, quello dantesco è anche l’unico parco al momento presente in Emilia Romagna. E’ un progetto ambizioso che affonda le radici nel filone del turismo culturale e che copre un ambito territoriale molto ampio, che va da Firenze a Ravenna. E’ in questo contesto che si colloca il nuovo impegno di Giuseppe Chicchi.
Pochi giorni fa è nata l’Associazione Amici di Dante ‘15-’21, che opererà in parallelo alle Terre di Dante per organizzare attività ed eventi culturali in particolare nei luoghi dell’esilio del padre della lingua italiana, dal Casentino al Forlivese. Obiettivi dell’associazione, “diffondere l’opera e la memoria del Sommo Poeta rivolgendosi a tutte le persone interessate alla cultura, all’arte, alla storia dell’Italia, agli istituti d’istruzione d’ogni ordine e grado, alle Università italiane ed estere e infine ai viaggiatori di ogni paese”.
Interessante dare uno sguardo al gruppo dei fondatori. E’ formato da Giuseppe Chicchi, che è stato appunto eletto presidente dell’associazione, Guido Pasi, Pier Antonio Rivola (tutti e tre ex assessori regionali, i primi due al Turismo e il terzo alla Formazione e all’Urbanistica, mentre Pasi è attualmente presidente delle Terre di Faenza e Rivola presidente del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza), Padre Egidio Monzani (direttore del Centro Dantesco Francescano di Ravenna), Franco Gabici, Pericle Stoppa, Valter Fabbri, Ignazio Belfiore e Ivano Marescotti. Il direttivo è composto da Padre Monzani, Pasi, Chicchi, Rivola e Belfiore.
Tra le finalità statutarie principali, quella di far conoscere, dal punto di vista storico culturale, i luoghi in cui Dante Alighieri ha vissuto ed in particolare quelli della Toscana e dell’Emilia Romagna, utilizzando come “guida” i canti della Divina Commedia, in collaborazione, attraverso pareri e supporti operativi, con il nuovo Parco Letterario® “Le Terre di Dante”.
Le Terre di Dante ha già attivato un sito internet sul quale promuove pacchetti turistici e occasioni di shopping. Va bene che Dante ha messo Rimini nel Purgatorio e nell’Inferno, ma all’interno delle istituzioni pubbliche della città (tenendo conto anche del bell’evento che vede la “regia” di Ferruccio Farina, cioè le Giornate internazionali su Francesca da Rimini, in programma a luglio) qualcuno dovrà pure cominciare a relazionarsi con le Terre di Dante e con la neonata associazione.

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