Uil e Cisl esprimono “forte preoccupazione” per la situazione finanziaria del Comune di Rimini

Uil e Cisl esprimono “forte preoccupazione” per la situazione finanziaria del Comune di Rimini

"Siamo molto preoccupati quando il Comune capoluogo per mantenere l'equilibrio di bilancio si affida o alle multe (poi non corrispondenti alle attese) o ad un fantomatico recupero dell'evasione", dicono i sindacati commentando il bilancio di palazzo Garampi. Un'altra nota di preoccupazione riguarda la lettera di patronage a Unicredit in favore di Rimini Congressi: la Corte dei conti ha chiesto chiarimenti e sta effettuando le proprie valutazioni.

I segretari di Uil e Cisl, Giuseppina Morolli e Paola Taddei, esprimono “forte preoccupazione per la situazione finanziaria” del Comune di Rimini. In particolare, a proposito del bilancio 2019, spiegano che diminuiscono gli introiti derivanti dalle sanzioni (“a nostro avviso erano enormi negli anni precedenti, a danno dei cittadini riminesi”) ai quali si cerca copertura “con il recupero dell’evasione”.
“Perché non si è fatta prima la lotta all’evasione, a tutte le evasioni, ai tributi locali ma anche alle tasse nazionali?”, si chiedono i due sindacati. “Sulla evasione Imu si dovranno recuperare molti milioni di euro, bene, perché nel 2018 non sono arrivate queste risorse?”.

Cisl e Uil proseguono: “Che le finanze del Comune non siano floride lo testimonia il parziale blocco delle erogazioni ai dirigenti (ultimi due mesi dell’anno), forse per non evidenziare il rischio dell’equilibrio di bilancio”. Se queste sono le difficoltà, aggiungono, “verrà certamente a calare il sostegno necessario da parte del Comune al rilancio della economia territoriale, con grave danno per i soggetti più deboli, i lavoratori e soprattutto giovani e disoccupati”. A questo riguardo Cisl e Uil dicono che il Comune di Rimini in questi ultimi anni non ha brillato per aver messo più risorse nel welfare, a sostegno dei deboli, delle famiglie e dei pensionati, e portano l’esempio del fondo a disposizione per l’aiuto ai soggetti in difficoltò nel pagamento della Tari, che definiscono “oltremodo basso” (dal 2017 ammonta a 135mila euro), “quando la necessaria copertura per chi ne ha diritto dovrebbe crescere di 100mila euro”. E nonostante “le nostre ripetute richieste tutto è rimasto inalterato, anche l’odioso meccanismo per cui le persone in difficoltà prima pagano la Tari e poi vengono rimborsate: un meccanismo iniquo adottato solo nel Comune di Rimini”.

La sottolineatura dei sindacati è forte: “Siamo molto preoccupati quando il Comune capoluogo per mantenere l’equilibrio di bilancio si affida o alle multe (poi non corrispondenti alle attese) o ad un fantomatico recupero dell’evasione: ci preoccupiamo per la stabilità finanziaria e per la capacità di investimento del Comune sia nelle opere pubbliche programmate, sia per lo sviluppo e la crescita del territorio”.

Ma non mancano nemmeno critiche sul metodo. “Nonostante la sottoscrizione di accordi per definire le modalità del confronto, anche quest’anno si arriva a ridosso della approvazione del bilancio senza avere avuto confronti”, e ai sindacati sono state illustrate le linee di bilancio solo ieri in un incontro alla presenza degli assessori Brasini, Lisi e Morolli. “A questo metodo diciamo un grande no”, è la posizione di Cisl e Uil.

Chiuso il capitolo sindacati, c’è da rilevare un altro elemento: nella relazione dei revisori al bilancio di previsione 2019-2021 del Comune di Rimini, si legge “che attualmente è in essere la “lettera di patronage” rilasciata in data 21/06/2010 (analogamente a quanto fatto dagli altri due soci Provincia di Rimini e C.C.I.A.A. di Rimini) dal Comune di Rimini unitamente alla Rimini Holding s.p.a. (di cui il Comune è socio unico) ad Unicredit s.p.a. in favore di Rimini Congressi s.r.l. (attualmente partecipata da Rimini Holding s.p.a.), a fronte dell’allora concedendo (da parte di tale banca) mutuo ventennale di €.46.500.000,00. Su tale questione la Corte dei Conti ha richiesto chiarimenti con nota prot. n. 288904 del 22.10.2018 e sta effettuando le proprie valutazioni”.

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