Ultime battute prima del voto: temi, volti e desaparecidos della campagna elettorale a Rimini

Ultime battute prima del voto: temi, volti e desaparecidos della campagna elettorale a Rimini

Forza Italia chiude la campagna elettorale all'Hotel Savoia, il centrosinistra al Fulgor. Ripercorriamo alcuni momenti e contenuti di questo gelido e arrabbiato confronto che lascia molte incertezze sull'esito.

I colpi di scena che hanno elettrizzato la campagna elettorale non hanno riguardato il dibattito sui contenuti, le visioni prospettiche per il governo del Paese, ma le “incursioni” giornalistiche: dai grillini pizzicati dalle Iene nell’affaire “furbetti a 5 stelle”, ovvero le mancate restituzioni di parte dello stipendio al fondo del microcredito, una tegola che ha colpito pesantemente anche Giulia Sarti, di fatto scomparsa dai radar, all’inchiesta di Fanpage, dalla candidata dei Fratelli d’Italia che in passato è stata in lista col Pd a sostegno di Vendola, rubando a Gioenzo Renzi la prima fila, solo per citarne alcuni.
In città la scena in casa 5 stelle è rimasta tutta a Carla Franchini (Uninominale Senato) e Marco Croatti (plurinominale Senato) che si sono spinti fra gli altri sui temi del turismo, criminalità e immigrazione, fisco più giusto per le imprese, qualità dell’aria, trasporti e consumo del territorio. “C’è il malvezzo, da parte delle amministrazioni, di intraprendere opere dispendiose anche di forte impatto ambientale, senza nessuna considerazione dell’opinione pubblica, e questo deriva da quella frattura del principio democratico ormai svuotato del suo vero significato”, attacca Croatti. “A Rimini, ne abbiamo un esempio emblematico con il TRC, acronimo di Trasporto Rapido Costiero, un’opera che è passata per una serie di espropri dolorosi e un deturpamento della fascia costiera. E’ un’opera di enorme impatto ambientale e costato ai cittadini 100 milioni di €, al netto di quello che costerà in termini di gestione. Con quelle risorse si sarebbe potuto ridisegnare e rafforzare il Trasporto Pubblico Locale e la mobilità sostenibile”.

Siamo alle ultime intirizzite battute in vista del voto di domenica. Il centrosinistra con le sue punte di diamante, Tiziano Arlotti e Sergio Pizzolante, ha fatto ampiamente leva sul traino del governo uscente: sono arrivati a Rimini col salvadanaio i ministri di Gentiloni per caricare milioni sul Psbo e sul Museo Fellini. Il leit motiv dell’ex berlusconiano approdato a Civica Popolare è quello di “fare gli interessi del territorio a Roma”. Con lui anche la squadra di Patto Civico e Mario Erbetta ci prova.  Tiziano Arlotti ha puntato sui “5 anni di concretezza e di risultati” e domani sera alle 21 il centrosinistra al cinema Fulgor chiude la campagna elettorale con Piero Fassino e il sindaco Andrea Gnassi insieme ai candidati della coalizione. All’insegna di “unire le forze più moderate capaci di riflettere e realizzare per arginare populismi e demagogia, paura e rabbia indotte da schieramenti politici delle false promesse”.

Il centrodestra è convinto di farcela con la locomotiva di “mister preferenze”, Antonio Barboni, della pasionaria leghista Elena Raffaelli, del partito di Giorgia Meloni e della componente targata scudocrociato. Intorno a Barboni si è ritrovata a fare campagna elettorale anche quella componente di Forza Italia che si era allontanata dal partito a causa delle diversità di vedute col coordinatore regionale Massimo Palmizio (che stavolta non è stato ricandidato). Forza Italia stasera alle ore 20 all’Hotel Savoia (lungomare Murri 13) tiene il brindisi di chiusura della campagna elettorale con Anna Maria Bernini, Galeazzo Bignami, Luigi Amicone e tutti i candidati.

Noi con l’Italia poggia su Eugenia Roccella e Mauro Ioli, e la candidatura di quest’ultimo è stata una delle sorprese della tornata elettorale. Ioli, che ha galoppato fra Romagna ed Emilia saltando da incontri ad interviste televisive, chiede un voto sullo scudo crociato “libertas” che “renderà più buona la Politica di questo Paese e porterà in Parlamento i rappresentanti di quel NOI plurale che è stata la caratteristica della nostra campagna elettorale, in aperta contrapposizione ai messaggi urlati, agli estremismi e ai populismi che portano alla dissoluzione dello Stato democratico. NOI intendiamo fare la nostra parte con onestà, fermezza, intelligenza e competenza”.

Come si piazzerà Liberi e Uguali? E’ l’interrogativo che in tanti si pongono soprattutto nei territori che schierano candidati con un passato nel Pd e con ruoli importanti da pubblici amministratori, ad esempio Vasco Errani e Giuseppe Chicchi. I temi “di sinistra” li hanno sollevati, con quale “presa” lo scopriremo solo il 5 marzo.

La guerra a colpi di fascismo e antifascismo a chi gioverà? Casapound e Italia agli Italiani sono in campo anche nei collegi riminesi, così come le liste più antagoniste: Partito Comunista, Per una Sinistra rivoluzionaria e Potere al popolo. In lizza anche Partito Repubblicano e Popolo della Famiglia, che per il Senato candida capolista Sergio De Vita.

C’è infine l’appello al voto dei sindacati. “Domenica 4 marzo le cittadine e i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimere con il voto la propria preferenza rispetto alle forze politiche che governeranno il Paese nel prossimo futuro. Votare non significa soltanto manifestare le proprie convinzioni ma anche salvaguardare il fondamento dello Stato democratico. Pertanto, riteniamo che vada respinta con forza ogni tentazione verso l’astensionismo, che le difficoltà e le crisi di sistema di questi anni, potrebbero aver alimentato. Com’è nella tradizione del Sindacato confederale italiano CGIL CISL UIL fanno appello alle lavoratrici, ai lavoratori, alle pensionate e ai pensionati e a tutti gli elettori affinché il 4 marzo si rechino alle urne per esercitare il diritto di voto eleggendo i propri rappresentanti in Parlamento”. Firmato Primo Gatta, Paola Taddei e Giuseppina Morolli.

Si vota domenica 4 marzo dalle 7 alle 23. Gli aventi diritto a Rimini sono 110.376 per la Camera dei deputati, con una maggioranza di donne (57.558), maggioranza che si presenta anche per il Senato, dove le elettrici sono 53.727 contro i 48.601 elettori. Le sezioni elettorali allestite sono 143.

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