Vasco e il Borgo

Vasco e il Borgo

Tutti i giorni alle 10.12, puntuale come il Filosofo di Königsberg...

Il Borgo è il Borgo. Tutto il resto è noia, cantava il Califfo nel ’76 e qualche problema di fognatura nella enclave dei pescatori veneti non era stato ancora risolto.
Ma nel Borgo più povero di Rimini, certamente non mancava il forte senso di solidarietà. Saranno state le radici anarco-socialiste, o forse erano altri tempi, dove la donna e l’uomo interpretavano ruoli e funzioni ben definite e il Borgo aveva una precisa identità e il Ponte di Tiberio segnava il limes con la città. Mutatis mutandis, e nel Borgo non era facile, tutti i giorni alle 10.12, Vasco puntuale come il Filosofo di Königsberg, ci saluta con il sorriso benedicente lontano parente dell’interprete di una Vita spericolata, e continua a pedalare verso il Roxi bar del Parco Marecchia.
La Luana, fidata segretaria della toga d’oro Veniero Accreman, (il partito del Borgo c’è), e la sua meravigliosa band, si avvale della colonna sonora di Paolo e i Punti a capo, dirige l’orchestra organizzando l’accoglienza.
Per tutto il resto c’è l’Enrica, rurale di mare della Valconca, regina dell’ospitalità.
P.S.: Giardini d’autore in settembre e Passaggi di vino, in ottobre, vi attendono nel Borgo. Ospite Vasco Rossi.
Rurali sempre.

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