W il 1° Maggio

W il 1° Maggio

C'era una volta il 1° Maggio. Oggi sono qui, aspettando il 4 Maggio tormentato dal dubbio...

C’era una volta il 1° Maggio, e nel mio Paese si festeggiava due volte. La mattina i Democristiani benedetti da Don Michele Arcangelo, il pomeriggio i Komunisti guidati da Pino Montanari.
C’erano una volta due grandi Partiti. Oggi non so cosa ci sia, ma è certo che quello che vedo non mi piace.
E allora scrivo ricordando e fantasticando, ma sostanzialmente scrivo per me.
Ho ancora il diario dei miei 18 anni, e sono sempre lì, ad inseguire le nuvole. Mi piace burattinare le parole e condire il tutto con l’ironia sottile, invisibile, aerea, che molti dei miei tre lettori non capiscono, e forse neanche io.
Mi è sempre piaciuto leggere.
Il primo romanzo che mi ha imprintato è stato I ragazzi della via Paal. Potevo avere 9/10 anni, le tonsille rosse e un po’ di febbre, mia mamma o forse mia nonna, mi dava come premio e medicina l’aranciata San Pellegrino con la cannuccia, e un libro da leggere.
Oggi sono qui, aspettando il 4 Maggio tormentato dal dubbio.
Posso andare in spiaggia a camminare avendo a disposizione l’arenile più grande e più bello del mondo?
Il dubbio, si diceva una volta, è sinonimo di intelligenza. Se questo è vero, sono un genio.
Rurali sempre.

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