Dopo l’articolo di Riminiduepuntozero ed il coro di critiche al Comune, l’allestimento di 72 sedie in truciolare costato 39mila euro si è arricchito della musica. Su un maxischermo vengono proiettati i selfie degli innamorati, il tutto a cura di palazzo Garampi. Rimosso il cartellone degli obbrobri linguistici, non ci sono più nemmeno i funghi di riscaldamento.
C’era qualcosa di strano nel “foyer a cielo aperto dove tutto si immagina”, allestito in piazza Cavour al costo – per i contribuenti – di oltre 39mila euro. Se ne è accorto per primo Riminiduepuntozero e poi, dato il coro di proteste seguito alla pubblicazione del nostro articolo, se ne è reso conto il Comune di Rimini, cioè il committente dell’opera, correndo subito ai ripari.
Nello spazio affidato alla ditta “Equilibrista srls” ieri pomeriggio ha fatto la sua comparsa un dj il quale, dopo aver apparecchiato un paio di tavolini con l’armamentario del mestiere, ha messo su la musica. Alle sue spalle, su di un maxischermo che prima non c’era, sono state proiettate immagini da un sito aperto da pochi giorni, https://teatrogalli.social/.
E’ una piattaforma che consente di caricare un selfie e abbinarlo a una canzone con una dedica scritta: la foto con dedica compare sul maxischermo e scatta la musica prescelta.
Questa la scaletta delle canzoni ad oggi disponibile:
Maneskin – Torna a casa
Lady Gaga & Bradley Cooper – Shallow
Carl Brave feat Max Gazzè – Posso
Thegiornalisti – New York
John Lennon – Happy Xmas
Wham – Last Christmas
Band Aid – Do they know it’s Christmas?
Michael Bublè – winter wonderland
Ramones – Baby, I love you
Supertramp – The logical song
Talking Heads – Psycho Killer
Blur – Park Life.
Un giochino che ha come titolare del trattamento dei dati di contatto nientemeno che il Comune di Rimini, almeno dal 21 dicembre scorso come recita la pagina della privacy policy del sito. Quindi oggi palazzo Garampi, oltre che svolgere in proprio il mestiere di impresario di spettacoli, si è messo pure ad organizzare direttamente gli scambi di selfie tra innamorati.
Naturalmente i contribuenti si augurano che questi giochetti funzionino, contribuendo a portare centinaia di migliaia di spettatori in più al teatro Galli, e a cascata milioni di turisti in più a Rimini. Ma di tale esito non si può andare sicuri.
Anche perché l’innovazione del dj e del maxischermo con selfie incorporati, non sembra aver scaldato più di tanto i cuori.
Nel “foyer a cielo aperto dove tutto si immagina”, infatti, stazionavano pochissime persone prima che Riminiduepuntozero sollevasse il caso; ma il loro numero è rimasto pressoché identico – cioè vicino allo zero – anche ieri, pur con il conforto degli specialisti della consolle e con la spinta dei “social media manager” assoldati dalla giunta Gnassi. Oggi tutto è social, anche il teatro Galli, ma le 72 sedie in truciolare costate quasi 40mila euro continuano a rimanere semideserte.
Certo, un risultato è stato raggiunto dall’interessamento di Riminiduepuntozero a questa faccenda, ed è per questo che parliamo, sia pure nel nostro piccolo, di “miracolo”. Il risultato è stato quello di portare un po’ di musica nei 400 metri quadrati (ma sono proprio 400?) del freddo foyer all’aperto. Risultato che ci si aspettava fin dal taglio del nastro, giacché la determina municipale parlava chiaro: «l’allestimento scenografico … durante il mese di dicembre e per tutte le festività natalizie, trasformerà Piazza Cavour in una grande stanza di 400 mq, delineata solo nel perimetro, nella pavimentazione e nei portali d’ingresso, che replicheranno le arcate del Teatro; la “stanza” sarà dotata di filodiffusione e consentirà la connessione in streaming grazie alla copertura Wi-Fi». La «filodiffusione» promessa non c’era, ed ora è arrivata sebbene sotto altre forme. Quanto alla copertura Wi-Fi, abbiamo verificato, nella zona la connettività libera e gratuita è iscritta sotto il nome della Regione Emilia-Romagna (quindi non pare che sia un servizio garantito dalla ditta allestitrice).
Infine, un altro risultato rimarchevole è stato raggiunto dal giornalismo di Riminiduepuntozero: la rottamazione dell’obbrobrioso cartellone didascalico sul “Laboratorio Aperto”. Il testo recitava: «Le attività di promozione del Laboratorio Aperto, dei relativi contenitori e degli e degli degli (SIC!) interventi di riqualificazione sul patrimonio storico culturale delle culturali (SIC!) punteranno alla valorizzazione di Rimini», periodo chiuso senza punto. Ebbene, il pannello è stato prontamente rimosso dopo la pubblicazione del nostro articolo.
Non ci resta che dare il nostro contributo al giochino del selfie del Comune, dedicando ai nostri lettori uno dei brani della scaletta di palazzo Garampi, «Torna a casa» dei Maneskin: “Cammino per la mia città ed il vento soffia forte … Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire”, dice il testo. A ragione, aggiungiamo, perché nel foyer a cielo aperto i funghi per il riscaldamento prima c’erano e adesso non ci sono più. Spariti.
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