Si è svolto stamattina l'incontro fra sindacati e Airiminum, richiesto dai primi a fine novembre. Quel che è uscito non rassicura troppo. Non è stata
Si è svolto stamattina l’incontro fra sindacati e Airiminum, richiesto dai primi a fine novembre. Quel che è uscito non rassicura troppo. Non è stata confermata con certezza la data di riapertura (14 febbraio) e per quanto riguarda i dipendenti si partirà con un numero davvero ridotto: 16, di cui 12 ex dipendenti di Aeradria. Poi in base all’andamento dell’attività potranno crescere ma fino ad arrivare, pare, ad una quarantina, massimo cinquanta.
Airiminum sta lavorando a ristabilire i contatti con le diverse compagnie aeree, tenendo conto della difficoltà in cui versa il mercato russo.
Intanto prende la parola la Uil, che non ha potuto partecipare all’incontro odierno. Aveva chiesto di spostarlo nel pomeriggio (anziché in mattinata) ma la richiesta non è stata accolta. Ed è subito polemica: “La Uil è indignata per il comportamento della Direzione Aziendale che, in un momento importante come questo, di fronte alla nostra richiesta di spostare l’incontro con le organizzazione sindacali nel pomeriggio di oggi anziché al mattino, richiesta anticipata il venerdì precedente al direttore di Airiminum, ieri abbiamo ricevuto una mail di conferma per l’orario mattutino. Subito ci siamo attivati inviando una mail alla direzione, ma non avendo ricevuto altre comunicazioni, il segretario generale chiamava ai numeri di cellulare e di ufficio in nostro possesso senza riuscire mai a trovare nessuno”, spiegano Saverio Messina e Giuseppina Morolli. “Il segretario della Uil a quel punto chiamava la prefettura, unico vero sostenitore della battaglia per la difesa dell’aeroporto, segnalando per ben due volte l’impossibilità di contattare la società. Con nostro stupore abbiamo ricevuto giovedì 29 alle ore 16,25 un messaggio dalla Cgil che ci informava che era stata contattata dalla direzione la quale confermava l’orario per l’incontro di oggi. Ma come, la Uil chiede di spostare l’incontro, la direzione non si trova, però avverte la Cgil? Siccome la Uil non vuole assolutamente che si ripercorrano i sentieri che hanno portato al disastro, chiediamo da subito il massimo della chiarezza e della trasparenza. La Cgil non è in nessun modo la rappresentante della Uil, è un sindacato che noi rispettiamo, come tutti gli altri, ma non ha titolo per rappresentarci. E’ stato un incidente? La Uil è disposta a verificarlo concretamente nel proseguo delle trattative, all’azienda comunque diciamo che non tollereremo che loro si scelgano di volta in volta gli interlocutori che vogliono. La Uil si augura di essere presto convocata al tavolo, assieme a tutte le altre organizzazione interessate, per poter finalmente parlare del piano industriale, premessa necessaria alla riapertura e al successivo rilancio dell’aeroporto”. Come avvio non c’è male.
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