"In Regione ci sono 106 strutture in vendita. Le province ADRIA (Ravenna-Forlì Cesena-Rimini) ne hanno 83 (oltre il 78% della regione); La provincia d
“In Regione ci sono 106 strutture in vendita. Le province ADRIA (Ravenna-Forlì Cesena-Rimini) ne hanno 83 (oltre il 78% della regione); La provincia di Rimini ne ha 57 (quasi il 54% della regione); Il territorio del Comune di Rimini ne ha 51 (oltre il 48% della regione)”. Questi i dati raccolti da Fabio Lisi su immobiliare.it, una delle piattaforme di compravendita più utilizzate, che bene o male si allineano alle altre ricerche e – come lui stesso commenta – fanno emergere come Rimini sia “la località con la maggiore problematica immobiliare”. Ora, dice Lisi, “ci sono due scelte:
1) – attendere che i proprietari avviino una causa per dimostrare di avere strutture antieconomiche e quindi trasformabili in residenza (l’intervento edilizio che garantisce maggiormente l’investimento), nella città verrebbe a modificarsi per sempre la possibilità di riqualificare il settore turistico; 2) – dare soluzioni immediate per riqualificare il settore turistico (Vision del futuro, PUG, strumenti finanziari innovativi, realizzazione di funzioni per i servizi, coordinamento della trasformazione)”.
Appare del tutto evidente che uno dei maggiori problemi di Rimini legato al turismo (la sua capacità ricettiva e attrattiva è determinata ovviamente dal patrimonio immobiliare alberghiero, a patto che siano strutture aperte e sul mercato!) poco o nulla c’azzecchi con l’idea di fare un secondo Palacongressi, ma che necessiti sempre di più una scelta coraggiosa in termini di pianificazione urbanistica, regole più mirate alla riqualificazione alberghiera (anche sfruttando le norme dei Condhotel e le altre agevolazioni), ma anche investimenti sulla mobilità (parcheggi funzionali, viabilità ragionata, mezzi pubblici dove servono…).


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