Appello all’umano: questa sera in piazza Tre Martiri

Fa riflettere che le televisioni americane siano più mobilitate e scosse dal fatto, qualche giorno fa, dell’uccisione del gibbone Harambe nello zoo di

Fa riflettere che le televisioni americane siano più mobilitate e scosse dal fatto, qualche giorno fa, dell’uccisione del gibbone Harambe nello zoo di Cincinnati (ad opera degli addetti alla sicurezza per proteggere un bimbo di tre anni caduto nella gabbia dell’animale) piuttosto che dalla notizia dello sgozzamento di 21 giovani operai cristiani copti sulla spiaggia vicino a Tripoli, avvenuta nel febbraio 2015. Lo scrive Giulio Meotti sul Foglio, riportando i risultati di uno studio del Media Research Center. Il tempo dedicato da Abc, Cbs, Nbs all’episodio del gorilla (un’ora e mezzo quasi) è stato più di sei volte superiore a quello dedicato ai 21 martiri copti uccisi in Libia. C’è da riflettere anche sulle 400mila firme apposte in poco tempo alla petizione online indirizzata allo Stato dell’Ohio, per togliere la custodia dei figli ai genitori del piccolo caduto nel recinto del gibbone.
Notizie che colpiscono anche noi proprio per il nostro impegno a favore dei cristiani perseguitati. Perciò continuiamo nel nostro ‘Appello all’umano’ e anche lunedì 20 giugno ci ritroveremo in piazza Tre Martiri alle ore 21 per recitare il rosario. Questo è l’appuntamento numero 23 di un gesto che ininterrottamente si svolge in piazza a Rimini ogni venti del mese a partire dal 20 agosto 2014. La testimonianza stavolta sarà affidata ad Andrea Avveduto, giornalista e scrittore dell’Associazione Pro Terra Sancta.
Nel manifesto che abbiamo fatto affiggere riportiamo una invocazione di Papa Francesco dedicata alla Siria nell’udienza del 24 maggio: ‘Preghiamo il Padre misericordioso affinché doni il riposo eterno alle vittime, la consolazione ai familiari e converta il cuore di quanti seminano morte e distruzione’.
S’allarga anche la rete di preghiera e solidarietà di altre città. Lo stesso giorno infatti sono previsti momenti analoghi a Cesena, Lugano, Perugia, Siena e Sassari. Anche un lungo elenco di monasteri religiosi, italiani e stranieri, hanno assicurato la loro contemporanea comunione di preghiera a favore dei martiri della fede.
Marco Ferrini, insieme a tanti altri riminesi, ha inoltre partecipato alla 38ma edizione del pellegrinaggio Macerata-Loreto: è stato chiamato dagli organizzatori a portare la sua testimonianza sulla esperienza del comitato Nazarat.
Infine, il nostro Comitato ha collaborato con la fondazione Avsi e il centro culturale ‘Portico del Vasaio’ all’incontro intitolato ‘Siria. Salvare la memoria per ricostruire il futuro. Adesso’, che si è svolto il 15 giugno in sala Manzoni con gli interventi di padre Ibrahim Alsabagh, parroco nella martoriata città di Aleppo (più volte a Rimini, per il Meeting e come testimone in alcuni incontri di preghiera del 20 in piazza Tre Martiri), Giorgio e Marilyn Buccellati, archeologi dell’Università della California.
Padre Ibrahim Alsabagh ha testimoniato l’enorme sofferenza patita dalla popolazione, allo stremo per la guerra, che segna ormai da anni il suo Paese. Ha detto fra l’altro, riferendosi alla preghiera in piazza Tre Martiri e a quelle da essa scaturite: “Aleppo è una città di morte ma anche una città di speranza. Una città sul monte che illumina le tenebre. Noi ci sentiamo assistiti ed amati con la vostra preghiera nelle piazze e così voi diventate partecipi della nostra missione”.
Grati per questo apprezzamento continuiamo dunque col nostro ‘Appello all’umano’ e ci ritroviamo questa sera in piazza Tre Martiri.

Il Comitato Nazarat

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