Cinema Grattacielo

Cinema Grattacielo

Il film di Marco Bertozzi in anteprima sabato 10 giugno al Biografilm Festival di Bologna e domenica 2 luglio a Rimini all’Arena degli Agostiniani.

L’attesa troverà soddisfazione il 10 giugno alle 16.30, quando Cinema Grattacielo, opera di Marco Bertozzi (risorsa cinematografica riminese poco utilizzata in città) si potrà finalmente vedere in anteprima mondiale al Biografilm Festival di Bologna. Un film che è destinato anche a togliere dall’anonimato il palazzone di 27 piani (figlio dell’ingegnere – e architetto – dei grattacieli, Raoul Puhali, che ne realizzò altri tre prima di quello di Rimini) che nel corso degli anni ha perso quella patina di gigante avveniristico che ebbe al suo spuntare, nel 1957. Un quartierone verticale, che nel film diventa una moderna torre di Babele capace di raccontarsi attraverso la voce dello scrittore Ermanno Cavazzoni (autore, fra l’altro, de “Il poema dei lunatici”, il romanzo da cui Federico Fellini trasse l’ispirazione per l’ultimo suo film, “La voce della luna”). Lungo e complesso il parto di Cinema Grattacielo, iniziato nel 2005 quando il regista Marco Bertozzi si trasferisce in uno degli appartamenti del grattacielo e inizia le prime riprese. Due anni fa, attraverso un’operazione di crowdfunding promossa da una associazione costituita dagli stessi condomini, l’accelerazione. Fondamentale è stato quindi l’apporto di Rai Cinema, nonché quello dell’Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico, della società Altreforme di Udine e decisivi anche gli apporti della APT Servizi della Regione Emilia Romagna, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Rimini e del Fondo Regionale per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia.
Replica venerdì 16 giugno alle ore 17, mentre domenica 2 luglio, a Rimini all’Arena degli Agostiniani (ingresso gratuito), preceduto da un aperitivo in sala Pamphili, la proiezione evento che coinciderà con l’apertura della rassegna estiva Cinema sotto le stelle.
Marco Bertozzi fa parte di quel gruppo di autori che ha contribuito alla rinascita del documentario italiano, con un forte impegno teorico e di promozione culturale. Combina la pratica cinematografia – in film come “Rimini Lampedusa Italia”, 2004, “Appunti romani”, 2004, “Il senso degli altri”, 2007, “Predappio in luce”, 2008, Profughi a Cinecittà, 2012 – a una forte componente teorica (in libri come “Storia del documentario italiano” o “Recycled cinema”). Film curator per rassegne internazionali sul documentario (con Villa Medici a Roma, la Cinémathèque del Quebec a Montreal, il Festival del cinema di Amiens, in Francia), ha insegnato Cinema documentario al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, al Conservatorio di Scienze Audiovisive di Lugano e, attualmente, all’Università IUAV di Venezia. Recentemente, ha condotto “Cortoreale. Gli anni del documentario italiano”, un programma in 27 puntate per Rai Storia.

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