L'assessore regionale al Turismo, Maurizio Melucci, di solito molto guardingo, stavolta ha messo il cappello, insieme all'Apt, su un'operazione "scivo
L’assessore regionale al Turismo, Maurizio Melucci, di solito molto guardingo, stavolta ha messo il cappello, insieme all’Apt, su un’operazione “scivolosa”.
Due giorni fa è stato presentato un nuovo club di prodotto nato in Emilia Romagna, che unisce operatori specializzati in cicloturismo, “l’unico in Italia che accorpa gli operatori appartenenti a tutti i settori interessati a questo mercato turistico impegnati a rispettare standard di qualità”, è stato scritto nel comunicato stampa.
E’ formato da undici club di prodotto della regione Emilia Romagna: Cattolica Bike Hotels, Riccione Bike Hotels, Rimini Bike Hotels, Active Hotels di Bellaria-Igea Marina, GiroHotels Cesenatico, Link Tour Ferrara, Promappennino, Appennino Bike, Grand Hotel Terme della Fratta, Ravenna Incoming, Cervia Bike-Sportur Travel.
Ma con quale diritto ci si può fregiare del marchio di bike hotel? Come si fa a rispettare gli standard di qualità in questo settore? Basta scriverlo in un comunicato e annunciarlo in una conferenza stampa, oppure occorre attenersi a concreti criteri e dimostrare di possederli? E quali?
“Terrabici è una rete di imprese fatte da imprenditori che si sono dati un disciplinare… E i club di prodotto il disciplinare ce l’hanno tutti, non il singolo albergo ma il club si”, spiega a Rimini 2.0 l’assessore Melucci.
Qui inizia il bello della storia. Un “disciplinare” dei Bike Hotel in Emilia Romagna esiste, anche se è stato messo in naftalina. Apt ne avrebbe voluto uno regionale, e nel frattempo è stato messo in standby quello che aveva redatto l’Unione Prodotto Costa (lo si può leggere in forma integrale qui sotto). E poi quello regionale non è stato partorito, forse anche per tenere più larghe le maglie. Ma in compenso è stato “copiato”, pur con qualche modifica, da realtà private come Italy Bike Hotels, che giustamente lo pubblicizza come “garanzia di qualità”.
Ma chi sono i Bike Hotels che attualmente rispettano il disciplinare? La risposta non è da ricercare chissà dove, basta entrare sul portale dell’Unione Prodotto Costa e scorrere la lista. Sono solo due: Riccione Bike Hotels e Bike Hotel Cattolica. I quali possono esporre un bel marchietto che recita “certificato per ciclisti”. Cliccandoci sopra si apre il famoso disciplinare. Una sorta di decalogo. I dieci comandamenti degli alberghi veramente bike.
C’era anche un terzo club di prodotto bike che si era meritato il “bollino” di qualità, ed era Ciclocesenatico, che però si è sciolto.
Quindi, esiste un unico disciplinare dei bike hotel (nemmeno vigente, a voler essere precisi), riguarda solo la costa e però è stato assegnato solo alle strutture di Riccione e Cattolica. E gli appennini, che pure aderiscono a Terrabici, ne sono sprovvisti del tutto.
Vari soggetti in passato hanno preso la parola nelle assemblee dell’Unione di Prodotto Costa per chiedere con forza il rispetto del disciplinare, garanzia di serietà e qualità. Ma gli stessi oggi fanno da consulenti a “Terrabici”, che del disciplinare non sembra particolarmente interessato.
Basta poi navigare sui siti degli undici club di prodotto e relativi “associati” per capire come stiano le cose. Riccione è storicamente l’eccellenza regionale, e non solo, nel filone dei bike hotel.
Non a caso l’Unione Prodotto Costa mette in bella evidenza che “nei Riccione Bike Hotels tutto è a misura di ciclista: l’accoglienza in hotel 3/4 stelle, la sistemazione e la custodia delle biciclette in appositi ambienti, l’officina attrezzata, le esperte guide che pedalano ogni giorno insieme al gruppo, l’alimentazione studiata anche per gli sportivi più esigenti, con robuste colazioni da atleta e rifocillanti snack del dopo pedalata”.
Cesenatico si piazza molto bene in termini di qualità. I bike hotel di Cattolica, pur vantando la certificazione, in diversi casi sui rispettivi siti le strutture ricettive non danno quasi nessuna importanza al circuito nel quale sono inserite.
Grand Hotel Terme della Fratta, splendido quattro stelle in quel di Bertinoro, è una offerta avanzata in fatto di terme e benessere, ma in quanto a cicloturismo non ce n’è traccia sul relativo sito internet, se non per un generico “deposito biciclette interno”. Ravenna Incoming si occupa di fatto di prenotazione alberghiera, gestisce dieci Iat del ravennate, biglietteria eventi, visite guidate e transfer.
Ma il caso clamoroso è quello del club di prodotto Rimini Bike Hotels. Sono dodici gli alberghi aderenti. In maggioranza (7) non presentano sul proprio sito nemmeno un servizio fra quelli elencati nel disciplinare. Due o tre non citano nemmeno il sostantivo femminile “bicicletta” o cicloturismo. Altri si limitano a: “gratis biciclette”, “per ciclisti”, “biciclette a disposizione”. Senza manco un link a Rimini Bike Hotels. Nulla.
I rimanenti 5 rispettano in parte il disciplinare, nessuno lo fa in modo completo. Le assenze più vistose riguardano l’assistenza medica e fisioterapeutica, le guide, i gadget e il fitness, e in quest’ultimo caso la regola vorrebbe che l’hotel sprovvisto si convenzionasse con una struttura esterna. Per i 12 bike hotel di Rimini, tre soli dichiarano di essere dotati di sauna/wellness, per gli altri nessuno parla di questo servizio in forma convenzionata. Come invece accade per il noleggio delle biciclette, dove l’hotel mette online un catalogo dal quale il cliente può scegliere, in base alle caratteristiche tecniche e al prezzo, la bici che fa per lui e l’albergatore gliela fa trovare all’arrivo.
Si fa presto a dire club di prodotto specializzato in cicloturismo, insomma, ma non dovrebbero essere né la Regione e né l’Apt ad avallare “specializzazioni” quanto meno lacunose. O del tutto assenti. Anche perché i club di prodotto beneficiano di contributi pubblici, e anche tanti.
Puccio Carlini
(Foto archivio Apt Servizi Emilia Romagna)
I dieci comandamenti che i bike hotel dovrebbero rispettare alla lettera
(Disciplinare tratto dal sito dell’Unione Prodotto Costa)
La bicicletta è il denominatore comune della vacanza sulla Riviera Adriatica.
Professionisti, dilettanti, e ancor di più amatori, trovano qui le condizioni giuste per pedalare. Incredibile la varietà del percorso, in pochi chilometri si passa dalla pianura, alla collina, alla montagna e gli amanti della due ruote possono scegliere tra itinerari affrontabili nell’arco di un’intera giornata o di poche ore.
Molti operatori si sono specializzati attrezzando gli alberghi con locali per il ricovero delle biciclette, piccole officine, menu adatti per chi va in bici e materiale informativo sui percorsi. La bicicletta è il mezzo più diffuso per familiarizzare con le città di mare, scoprire le rocche e i castelli dell’entroterra, conoscere le città d’arte, o inoltrarsi nei parchi e nelle oasi naturali.Disciplinare per i Bike Hotels
Gli alberghi e le aziende che aderiscono ai Bike Hotels si impegnano all’adempimento di tutti gli obblighi e alla creazione di tutti i servizi che la partecipazione al consorzio richiede.
1. Servizio deposito sicuro.
L’azienda si impegna a rendere l’accesso al deposito riservato ai soli ospiti, di rendere lo stesso decoroso e di mantenerlo in buone condizioni igieniche, di dotarlo di comode rastrelliere per le biciclette e garantirne la massima sicurezza.2. Servizio officina.
L’azienda si impegna a creare uno spazio adibito ad officina, attrezzarlo con quanto necessario per interventi meccanici di tipo ordinario, e ad effettuare convenzioni con officine specializzate per problemi di portata maggiore.3. Servizio spogliatoio.
L’azienda si impegna a mettere a disposizione uno spazio adibito a spogliatoio, attrezzato con panche, vani porta scarpe/ciabatte e porta caschi, distributori di acqua fresca per riempire le borracce.4. Servizio assistenza medica e fisioterapeutica.
L’albergo, per una buona gestione del servizio, si impegna ad effettuare una convenzione con un massaggiatore professionista ed un medico di fiducia. Nel caso di incidente dell’ospite durante un’escursione, l’azienda garantirà un servizio di recupero bici.5. Servizio lavanderia.
L’albergo si impegna a fornire un servizio di lavaggio quotidiano delle magliette e dei pantaloncini dei ciclisti al rientro dagli allenamenti.6. Servizio di ristorazione speciale.
L’albergo si impegna a rendere gli orari di servizio pasti flessibili. Per gli atleti verrà allestito un servizio di ristorazione snack e un servizio di ristoro post-allenamento. Settimanalmente verrà organizzata una serata tipica romagnola.7. Servizio informazioni e guide cicloturistiche.
L’hotel si impegna a mettere a disposizione una o più guide che indirizzino e accompagnino quotidianamente gli appassionati verso gli itinerari più caratteristici e congeniali dell’area circostante l’entroterra di Riccione. Le guide dovranno conoscere almeno un’altra lingua straniera, preferibilmente tedesco e inglese. Saranno, in più, reperibili in albergo cartine informative relative agli itinerari percorribili nell’entroterra e materiale informativo su eventi, centri storici, luoghi di interesse ambientale e culturale che i turisti potranno utilizzare per escursioni individuali.8. Esposizione di gadgets e oggettistica a tema.
L’albergo si impegna ad allestire nella hall un angolo vetrina dedicato all’esposizione e alla vendita di prodotti quali integratori alimentari e abbigliamento. Un impegno particolare sarà dato all’investimento e alla larga diffusione del merchandising.9. Relax ed intrattenimento.
Se l’albergo non ha a disposizione al suo interno il fitness center si impegna a creare una convenzione con una palestra della zona per il servizio sauna e fitness e con la locale piscina comunale. Inoltre si impegna ad organizzare momenti di intrattenimento ed iniziative per valorizzare tematiche legate allo sport.10. Servizio personalizzato.
L’albergo si impegna a personalizzare il più possibile il proprio servizio rivolto ai cicloturisti, a dimostrazione
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