Desistenza a 5 Stelle a Santarcangelo: per il cambiamento o per lo status quo?

Desistenza a 5 Stelle a Santarcangelo: per il cambiamento o per lo status quo?

La portavoce: "Niente da spartire col Pd"

"Non si sono verificate le condizioni adatte per creare una lista". Così il movimento 5 stelle ha annunciato la decisione di non partecipare al voto amministrativo ormai alle porte. Si sono subito scatenate le dietrologie e il pensiero è andato alle elezioni del 2016 a Rimini. I grillini vogliono spianare la strada alla riconferma di Alice Parma? O vogliono farle vedere le stelle?

“Alle prossime elezioni amministrative il MoVimento 5 Stelle non si presenterà a Santarcangelo perché non si sono verificate le condizioni adatte per creare una lista”. E’ questo l’annuncio che da stamattina sta creando non poche reazioni, interrogativi e forse anche dolori addominali nei protagonisti politici che stanno gestendo la corsa elettorale a Santarcangelo. A chi giova la rinuncia?

Vediamo le motivazioni ufficiali che sono alla base della decisione. “Il movimento 5 stelle si basa sull’attivismo e la partecipazione e, nonostante le numerose persone che ci hanno mostrato il loro appoggio, troppe poche sono state quelle disponibili a mettersi in gioco con una candidatura. Per un senso di rispetto verso i nostri sostenitori e la nostra città abbiamo deciso di fare un passo di lato. In questi 5 anni, con un lavoro costante, abbiamo sempre cercato di ottenere il meglio per la nostra città portando proposte costruttive e tangibili come il bilancio partecipativo, una lotta concreta alla ludopatia, la richiesta di riqualificazione della vecchia pescheria, il divieto dell’uso di glifosato sulle aree pubbliche. Abbiamo fatto in modo che temi come la violenza sulle donne, l’ambiente e il rispetto dei diritti di tutti diventassero oggetto di discussione in consiglio comunale. A fronte di tutto ciò il nostro impegno per Santarcangelo non si fermerà ma andrà avanti: continueremo a stare in mezzo alle persone e a lavorare per l’idea di sviluppo sociale, economico e ambientale che ci ha contraddistinto in questi anni. Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno sostenuto e hanno creduto in noi dandoci la forza per arrivare fino a qui! A riveder le stelle!”.

E’ credibile che un movimento già abbastanza radicato nella città, presente in consiglio comunale con due consiglieri, classificatosi col 13,7% al secondo posto dopo il Pd alle precedenti amministrative per consensi (e oltre il 30% alle politiche del 2018), adesso (forte anche della opposizione fatta in questi anni) non riesca a mettere insieme una lista? In prima battuta potrebbe sembrare una motivazione debole, al punto da apparire banalmente inconsistente. Anche perché la memoria corre al precedente di Rimini. Elezioni comunali 2016. Prima ci fu la discesa in campo di un candidato che aveva tutte le carte in regola per minare la riconferma di Andrea Gnassi, l’avvocato Davide Grassi, uscito dal cilindro degli attivisti e degli eletti. Poi la rottura e all’interno del movimento maturò un’altra pista, e a sbarrare la strada a Grassi arrivò una lista sponsorizzata da Sonia Toni. Alla fine decise Grillo e Rimini fu una delle poche città nelle quali il movimento 5 stelle non si presentò al voto. Spalancando un’autostrada a Gnassi.

Fra il caso di Rimini e quello di Santarcangelo ci sono molte e sostanziali differenze. Nel secondo caso non esiste un lotta fra fazioni e una doppia richiesta di poter utilizzare il simbolo. Semplicemente siamo davanti alla decisione di non correre. Che arriva però davvero vicina alla scadenza elettorale, e dunque è lecito chiedersi: perché l’annuncio a fine marzo? Esterniamo anche la domanda che qualcuno si sta facendo e non da oggi: esiste in questa provincia un canale di dialogo sotterraneo, come le grotte di Santarcangelo, che nel Pd qualcuno riesce ad attivare col movimento 5 stelle, nel momento in cui i centri di potere della sinistra scricchiolano?

Il caso Rimini potrebbe però anche depistare. Santarcangelo è un altro film. Sul piatto c’è anche, insomma, l’ipotesi che i 5 stelle non abbiano rinunciato al cambiamento ma solo alla lista. E non solo per tornare a riveder le stelle, ma anche per farle vedere a qualcuno. Il movimento non vive una stagione semplice, nemmeno dal punto di vista elettorale, e quando c’è il vento in poppa non mancano i candidati che sgomitano, ma appena si presentano i problemi metterci la faccia si fa più complicato. Abbiamo chiesto alla portavoce del movimento a Santarcangelo, Sara Andreazzoli, di fare un po’ di chiarezza.

C’è già chi vi accusa di avere tirato i remi in barca per favorire il Pd: vero o falso? “Falso, noi non abbiamo nulla a che fare col Pd e continueremo a starne lontani”.

Ma non è poco credibile sostenere che non avete trovato persone disponibili a mettersi in gioco con una candidatura? “E’ esattamente la verità”.

Quindi ci avete provato, vi siete accorti delle difficoltà e avete rinunciato? “Esatto”.

Ma dopo cinque anni di opposizione? Come è possibile? “Lo è per forza”.

Non è che stia succedendo qualcosa di simile a quanto si verificò a Rimini nel 2016? “Assolutamente no, noi non abbiamo neanche inviato la certificazione, non è che non sia stata accettata. Non abbiamo la stessa storia di Rimini, a noi sono proprio venute a mancare le persone”.

E lei come interpreta il fatto che siano venute a mancare le persone? “Sicuramente a noi dispiace, perché abbiamo lavorato sul territorio per cinque anni e dunque è una cosa molto triste, dopo di che avremmo potuto scegliere di fare una lista “raffazzonata” ma non è questo lo scopo con cui nasce il movimento 5 stelle, alla cui base c’è sempre stata la partecipazione, che però è venuta a mancare e abbiamo dovuto farci i conti e prendere una decisione che le assicuro è stata parecchio sofferta”.

Corre voce che ci siano vostri simpatizzanti pronti ad entrare in civiche a sostegno di Alice Parma. “E’ una illazione che ho letto sui social e che è stata scritta da un esponente del centrodestra, è una bugia. I rappresentanti del movimento, i consiglieri comunali, come qualsiasi altro attivista e sostenitore, non sono assolutamente in lista né con la Parma e né con liste associate. Fra le persone che io conosco aderenti ai 5 stelle nessuna sostiene il sindaco Parma”.

E’ lecito pensare che questa vostra scelta possa spianare la strada ad una vittoria più facile, mettiamola così, per il sindaco uscente? “Oppure a una vittoria più facile del candidato Samorani…”

Ma il vostro movimento toglie più voti a sinistra che non a destra. “Guardi, io le posso dire quello che è stato il mio operato in questi 5 anni: quello di un forte contrasto rispetto alle decisioni prese dalla giunta Parma, che ho sempre trovato in contrasto coi principi del movimento 5 stelle e l’idea di sviluppo sociale, economico, turistico di Santarcangelo, per cui di sicuro l’intento non è di spianare la strada al Pd e al sindaco uscente”.

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