Scadeva oggi alle 13 il termine di presentazione delle offerte per il dialogo competitivo. E due concorrenti di peso come Italian Exhibition Group e Promozione alberghiera, entrati "in partita" nel periodo di proroga concesso da palazzo Garampi, ufficializzano di essere in gara e "di possedere le necessarie competenza ed esperienza per favorire il raggiungimento degli obiettivi del progetto".
Scadeva oggi alle 13 il termine di presentazione delle offerte per l’affidamento ad una Destination Management Company dei servizi di informazione, accoglienza turistica, promozione, promo-commercializzazione e destination marketing. Ma per dire l’ultima parola su quel bando bisognerà attendere il pronunciamento di una commissione.
L’iter è partito lo scorso dicembre con la pubblicazione del bando il giorno 21, a ridosso del Natale. La scadenza iniziale avrebbe dovuto essere quella del 28 gennaio 2019, ma ad una settimana dal fine corsa il dirigente riaprì i giochi con una proroga fino al 15 marzo.
In occasione della pubblicazione dei documenti relativi alla quotazione in Borsa di Ieg, si venne a sapere che “in data 26 febbraio 2019, l’Emittente (Italian Exhibition Group, ndr) ha costituito la società Destination Services con sede legale in Rimini, che si occuperà di promozione ed organizzazione di servizi turistici; il capitale sociale di Destination Services, pari ad Euro 10 migliaia, è posseduto per il 50% dall’Emittente e per il 50% da Promozione Alberghiera Società Cooperativa. Destination Services, unitamente all’Emittente, Summertrade e Adria Congrex S.r.l. ha presentato domanda di ammissione al “Dialogo competitivo ai sensi dell’art. 64 del D. Lgs. 50/2016, per l’affidamento ad una DMC dei servizi di informazione, accoglienza turistica, promozione e promo-commercializzazione e destination marketing” bandito dal Comune di Rimini”.
Il consigliere di opposizione Luigi Camporesi a fine maggio ha presentato una interrogazione domandandosi perché quel bando a tanti mesi di distanza fosse ancora sospeso a mezz’aria. Disse che “la società Destination Service Srl potrebbe essere stata costituita per partecipare al bando di gara e la proroga della scadenza potrebbe essere stata stabilita per lo stesso scopo”. Quel che è certo è che Destination Services è stata costituita il 26 febbraio e dunque all’interno del periodo di proroga concesso dal Comune.
La lettera d’invito prevedeva appunto la presentazione dell’offerta entro le ore 13 di oggi, ma ancora non è dato sapere quanti siano i partecipanti e tanto meno chi si aggiudicherà questa ricca partita (1.860.655,74 euro oltre Iva in un triennio). A gara in corso, però, Ieg e Promozione alberghiera oggi hanno deciso di comunicare con una nota ufficiale che il consorzio da loro costituito il 26 febbraio “è stato ammesso e ha superato le varie fasi del procedimento ed ha depositato, nei termini indicati dal bando, tutta la documentazione, anche progettuale, prevista”. Assicurano “di possedere le necessarie competenza ed esperienza per favorire il raggiungimento degli obiettivi del progetto”. Ma perché esternarlo a bando ancora aperto? Evidenziano che “la costituzione della Destination Management Company del Comune di Rimini ha tra i propri obiettivi quello di favorire l’ulteriore sviluppo dei benefici derivanti dall’indotto congressuale, fieristico e culturale e proseguire nella ulteriore destagionalizzazione delle presenze turistiche sul Territorio” e aggiungono che “il Consorzio, conscio della importanza e delicatezza della operazione ha inoltre ritenuto opportuno farsi supportare, nella fase progettuale e di definizione delle linee guida del business plan, da un professionista particolarmente competente ed esperto nel settore specifico e cioè dalla Società JFC Tourism & Management di Massimo Feruzzi. Qualora il Consorzio, con capofila Destination Services e quindi IEG e PA, venisse prescelto e si aggiudicasse quindi l’affidamento della DMC, potrà occuparsi efficacemente della valorizzazione e sviluppo del territorio a livello turistico, innestando, sulle tradizionali attività di promo-commercializzazione, le più innovative azioni che le sue varie componenti hanno maturato negli anni e che ulteriormente affineranno nel futuro”. Sinceramente suona come una sorta di invasione di campo con le squadre ancora alla rincorsa del pallone e con l’arbitro che non ha fischiato la fine.
Si diceva della interrogazione di Camporesi. Ai suoi quesiti ha ottenuto la risposta “tecnica” della dirigente che, relativamente alla proroga dei termini al 15 marzo per partecipare alla procedura del dialogo competitivo, sostiene “che questa tipologia di gara, introdotta solo recentemente dal nuovo Codice degli Appalti e per certi versi ancora “in via sperimentale” per molti Enti Locali, richiede una pianificazione temporale la cui previsione non è ancora tarata su uno storico consolidato come per altre tipologie di appalto. Di conseguenza, si è ritenuto opportuno concedere un maggior lasso di tempo ai potenziali candidati”. Anche se la mancanza di uno storico consolidato era nota anche quando si decise di porre il termine al 28 gennaio. La dirigente ha poi spiegato al consigliere Camporesi che “entro il termine previsto del 15/03/2019 sono pervenute manifestazioni di interesse per partecipare al dialogo competitivo”, che “sono state esaminate e con la verifica della sussistenza dei requisiti minimi richiesti sono stati individuati i soggetti da invitare alla fase successiva del dialogo che si è tenuto nella giornata del 10 giugno scorso”. Esaurita la fase del dialogo competitivo “si sta lavorando alla stesura del bando di gara vero e proprio al quale, ovviamente, saranno invitate le ditte già ammesse al dialogo. In base al cronoprogramma predisposto si conta di chiudere la gara entro il mese di settembre salvo imprevisti”.
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