“Domenica sera attenuazione della nuvolosità con piogge in esaurimento”: così prevedeva la Regione. E fu tempesta

“Domenica sera attenuazione della nuvolosità con piogge in esaurimento”: così prevedeva la Regione. E fu tempesta

Tetti divelti, piante crollate, interventi di emergenza in undici comuni. Eppure il sito Arpa ha dato una previsione meteo con una gocciolina e due nuvolette, e l’allerta della protezione civile sottostimava la velocità del vento.

Si fa la conta dei danni, dopo la tempesta di domenica sera nel riminese: divelta la copertura della piscina comunale a Riccione, piante crollate a Bellaria e Cerasolo, rami spezzati, autovelox caduti, illuminazione in tilt, interventi di emergenza in undici comuni della provincia, protezione civile al lavoro in tre località.
Si dice: “era stato previsto”, “preannunciata allerta arancione”. Ma in realtà le cose non stanno affatto così.

Leggiamo l’allerta 111/2017, a cura dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, emanata sabato 21 alle ore 12:04: “Allerta ARANCIONE per vento e stato del mare per le province di FE, RA, FC, RN; GIALLA per vento, temporali, criticità costiera per le province di PR, RE, MO, BO, FE, RA, FC, RN. A cominciare dal pomeriggio di domani, domenica 22, vento molto forte lungo la costa (62-74 Km/h) e sul mare al largo (onda 2,5/4 metri). L’onda sulla zona della fascia costiera è prevista di 2/2,5 metri, sotto la soglia di allertamento, ma comunque l’allerta è attivata per assenza parziale di difese costiere. Temporali localmente forti a ridosso del Po e sulla fascia costiera”.

Nella previsione meteo della Regione Emilia-Romagna, consultabile sul sito ArpaER, si leggeva al riguardo di domenica, provincia di Rimini: “al mattino tendenza ad aumento della nuvolosità; nel pomeriggio molto nuvoloso; dalla sera tendenza ad attenuazione della nuvolosità con piogge in esaurimento”; “velocità massima del vento compresa tra 62 (rilievi) e 87 km/h (costa)”. Sic: “piogge in esaurimento”, con una sola gocciolina e due sole nuvolette nel grafico.
La stessa agenzia regionale aveva diramato le seguenti “previsioni numeriche” per Rimini capoluogo: “domenica 22 ottobre ore 18 precipitazioni 0,4 mm; intensità del vento 18,2 km/h; lunedì 23 ottobre ore 00, precipitazioni 5,1 mm; intensità del vento 38,2 km/h”. Quindi la pioggia prevista era quasi assente ed il vento più che sopportabile.

Al contrario, ecco come sono andate le cose stando ai dati ufficiali delle stesse autorità regionali.
Secondo il report dei dati osservati, la stazione ArpaER Rimini Urbana ha registrato 24,2 mm di pioggia (totale di domenica) e 10,6 mm (totale di lunedì). Velocità massima del vento: 23,0 metri/secondo domenica (cioè circa 80 km/h), 16,1 m/s lunedì.
Basta approfondire un po’, nelle pagine Arpae dei dati osservati in tempo reale (benché non ancora validati) per scoprire particolari più interessanti: alla mezzanotte fra domenica e lunedì il vento ha registrato una velocità massima di 82,80 km/h nella stazione Rimini Urbana.
Nello stesso momento a Rimini il cielo ha scaricato pioggia per 21,4 millimetri in una sola ora. Per un totale di 34 millimetri in 6 ore.

Quindi i conti ed i confronti sono presto fatti. Per quanto riguarda la pioggia, la previsione meteo tra la sera di domenica e il mattino di lunedì era sbagliata. La velocità del vento è stata ampiamente sottostimata: nell’allerta della protezione civile di quasi 10-20 km/h, nella previsione numerica regionale addirittura di 64 km/h in meno.
Insomma, mentre agenzie e authorities regionali dipingevano un quadro a tinte grigie, sopra Rimini – anche in questo periferia dell’impero – si abbatteva una bomba d’acqua accompagnata da una tempesta di vento che ha travolto piante, pali e coperture di servizi pubblici.

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