Halloween e le zucche

Halloween e le zucche

Quando leggo che Samuele Libero Zerbini dice che Halloween è una festa cattolica, mi si accappona la pelle.

Quando leggo sul Carlino che, Samuele Libero Zerbini, colui che ha portato Matteo Renzi a Rimini, dice che Halloween è una festa cattolica, mi si accappona la pelle e strimulisco tutto.
Non sono uno storico, ma un tuttologo rurale, che nonostante l’età conserva buona memoria di quello che succedeva nelle nostre case per i Morti.
Tre corone di Rosario in latino erano l’aperitivo per il più triste e nebbioso mese dell’anno; ma dopo San Martino, già si usciva in avanscoperta per vedere dove andare a raccogliere il muschio migliore, perché il Presepe sarebbe stato una grande opportunità di condivisione di tutta la famiglia e il vicinato.
Tutte le sere in cucina il Rosario, tutte le mattine la Messa per noi allievi Salesiani che avevano fatto l’asilo e le elementari dalle Maestre Pie.
Con un curriculum di tutto rispetto come questo, andavi alla Madonna delle Vette con Don Oreste, e dopo non potevi sbagliare: o Lotta Continua o la D.C., (per i più sfigati c’era sempre la F.G.C.I.).
Chi si chiama Santini (nomen omen), nipote del Venerabile Fra Luca e Fra Lorenzo, con una zia Suor Raffaella, monaca di clausura a Santarcangelo, il Paradiso non è una chimera, ma una passeggiata.
E mi ba’, culo giallo senza paura, diceva così, ed io a mio babbo ho sempre creduto.
Ora si montano le luminarie, Poltrone & Sofà ti solfeggia con il divano di Natale che inizierai a pagarlo a Pasqua, le zucche di Coriano volano su Internet, ed io ho una gran voglia di ora pro nobis, incenso e Canti Gregoriani.
Rurali per sempre

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