Il Coronavinus

Il Coronavinus

Il rurale "imbriglia" la Bestia...

L’allarme è mondiale. Più pericoloso dell’estremismo islamico, dell’eroina, della nicotina, dell’aumento della temperatura, dello tsunami.
E’ lui il numero uno, il nemico da abbattere, sconfiggere, debellare. Poi l’umanità potrà respirare, crescere e moltiplicarsi come è scritto nella Bibbia. Ma adesso la Bestia, più pericolosa di Salvini, più perniciosa della Meloni, più processata di Berlusconi, è, come dice l’ineffabile Ministro degli Esteri, il “coronavairus” all’inglese perché non sa che virus è latino e si pronuncia come si scrive.
Ma dopo aver sconfitto la miseria, dopo essere andati di moda per un periodo fin troppo lungo, le stelle cadenti sono stampella di una sinistra decisa a santificare Matteo che dopo l’imbarcata al Papete era destinato ad un calo fisiologico e citofonato. Per fortuna c’è il fenomeno toscano che tiene in fibrillazione Giuseppi, l’avvocato del popolo, l’uomo per tutte le stagioni.
Mi son fatto prendere la penna, ma oggi volevo soltanto informarvi che il vino uccide i germi e disinfetta la gola. E’ preferibile rosso, meglio ancora nero come si dice in Romagna, perché contiene una serie di composti come l’acido lattico, malico, tartarico, in grado di eliminare il 99% dei batteri orali.
Se dopo San Valentino vi fa male la gola… fatevi un bicchiere di Sangiovese Superiore. Lo studio è stato pubblicato da autorevoli testate come il Journal of Agricultural and Food. Non aggiungo altro, perché sono chiaramente e dichiaratamente di parte, ma come prevenzione al Coronavirus, un calice di Beato Enrico al giorno, può aiutare.
Rurali sempre.

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