Il gagliardo gagliardetto

Il gagliardo gagliardetto

Della Confraternita della Tagliatella...

Dopo Gnassi sono cassi, così cantava nel Borgo un anonimo stornellatore di nome Piero, qualche giorno fa sorseggiando un caffè amaro da Vecchi. Ormai, o forse da sempre, la vita politica della città di Augusto, passa dal ponte di Tiberio: hic sunt leones, specialmente a tavola.
E così, la Confraternita della Tagliatella ha voluto festeggiare in un noto locale del Borgo di cui non farò il nome e neppure il cognome, perché siete malefici e prevenuti, il gagliardo gagliardetto, che ha come autore il Dott. Arch. Annio Maria N.H. Matteini, riminese in quel di Brera.
Avete capito bene, dopo il Fulgor la Confraternita guidata dal Gran Maestro Maurizio “Teocrate” della Marchina, insieme ai Padri fondatori Sandro Casoli da Montegridolfo, Gianni Giuffrida da Catania e Ivo Castellani da Rimini, ha affidato ad un grande romagnolo nato a San Marino e prestato a Milano, questo impegnativo e lucroso compito. Con il Mose che non divide le acque, con l’Ilva indiana, con Bis che gira per l’Italia sperando in Padre Pio, con Salvini che ci libera, noi imperterriti e imperituri, continuiamo a cazzeggiare con quella patacaggine che rimane nel cuore di chi è nato in Romània come dice il mio bravissimo allievo glottologo Davide Pioggia da Coriano.

P.S. C’è la fiera dell’Oliva nel mio Paese che ha dato i natali all’Abate Giovanni Battarra (Abate non Monaco), Abate titolo attribuito a semplici sacerdoti noti per meriti culturali.

Rurali sempre.

COMMENTI

DISQUS: 0