Il Meeting di Rimini quest’anno punta su Mattarella

Il Meeting di Rimini quest’anno punta su Mattarella

Emilia Smurro e Giorgio Vittadini sono stati ricevuti al Quirinale a fine marzo. L'invito ufficiale c'è. E ci sono anche i temi che interessano il cap

Emilia Smurro e Giorgio Vittadini sono stati ricevuti al Quirinale a fine marzo. L’invito ufficiale c’è. E ci sono anche i temi che interessano il capo dello Stato: l’immigrazione e il 70esimo anniversario della Repubblica. Buone possibilità che l’obiettivo possa essere centrato.

Lo scorso anno puntò sul presidente del consiglio Matteo Renzi e il bersaglio fu centrato, come anticipò Rimini 2.0. Quest’anno il Meeting conta di portare a Rimini il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il 30 marzo scorso Emilia Smurro, a capo della Fondazione Meeting, è stata ricevuta al Quirinale da Mattarella insieme a Giorgio Vittadini. Motivo della visita illustrare i contenuti della nuova edizione dell’appuntamento riminese dal titolo “Tu sei un bene per me”, in programma nel quartiere fieristico dal 19 al 25 agosto. E i contenuti sembrano preparati apposta per invogliare il capo dello stato a far visita al popolo del Meeting: fra i temi di attualità, molto cari a Mattarella, che saranno al centro della 37esima edizione, c’è il fenomeno dell’immigrazione e dei profughi che, sempre in numero maggiore, bussano alle porte dell’Italia e dell’Europa. Ma soprattutto ci sono i 70 anni della Repubblica italiana.
Su entrambi i versanti il Meeting proporrà due grandi mostre e tavole rotonde. Nel caso dei migranti, per interrogarsi sulle loro storie, per “impattare” uomini e donne concreti, non numeri, in una chiave di lettura che, anzitutto, tende a non considerare l’immigrazione come un problema. Nel caso della ricorrenza del 1946 la mostra ha un titolo emblematico, “L’incontro con l’altro, genio della Repubblica”, così come non passano inosservati i contributi che andranno ad arricchire l’esposizione: Giuliano Amato, Sabino Cassese, Luciano Violante, Agostino Giovagnoli e Giulio Sapelli, mentre il curatore è lo stesso Vittadini. Qui il messaggio che sarà lanciato dal Meeting affonda le radici nel passato ma guarda al presente: il dialogo fra culture diverse ha dato vita alla Costituzione ed ha innervato la Repubblica, spingendo la crescita dell’Italia nel dopoguerra. La mediazione e il compromesso di ieri, vengono portati a modello e anteposti alla divisione, allo scontro e alla delegittimazione che sono invece la cifra della politica ai giorni nostri. Sembra, insomma, la cornice ideale per accogliere il presidente Mattarella e a Rimini si pone molta speranza nella possibilità di fare arrivare la più alta carica istituzionale. Diversi dei suoi predecessori sono stati al Meeting, da Cossiga a Scalfaro fino a Giorgio Napolitano.
Continua anche il “pressing” su papa Francesco ma è molto difficile che il pontefice decida di seguire le orme di Giovanni Paolo II. Non è accaduto lo scorso anno, quando l’invito di Emilia Smurro a Bergoglio era arrivato anche nella occasione privilegiata del saluto al termine della udienza concessa a Cl nel mese di marzo. Ma tentar non nuoce e anche per quest’anno le strade che portano al papa sono percorse dal Meeting e dai suoi “ambasciatori” verso la Santa Sede. (c.m.)

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