Il partito della (i)Nazione

Il partito della (i)Nazione

Chiamarla la grande ammucchiata è facile. Ma cos'è in effetti la civica by Pizzolante-Pd (una parte, poi, del Pd)? Formalizza lo stato di fatto: l'ele

Chiamarla la grande ammucchiata è facile. Ma cos’è in effetti la civica by Pizzolante-Pd (una parte, poi, del Pd)? Formalizza lo stato di fatto: l’elettroencefalogramma piatto degli attori sul proscenio di Rimini. Il mondo delle cosiddette categorie economiche da anni ha deciso di rinunciare ad un proprio pensiero sulla città. Così come ha deciso di non dare battaglia su nulla in cambio delle solite rendite di posizione. Ed ora è tentato di accodarsi al sindaco che non ha dei propri pensieri sulla città, ma che sta mettendo in pratica (e comunque è un piccolo pregio) i pensieri, anzi le vision, del piano strategico e completando i progetti dei precedenti inquilini di Palazzo Garampi. Ma passa per un nuovo Sigismondo (Malafesta, però, come l’abbiamo scherzosamente soprannominato noi). A cambiare Rimini ci ha rinunciato anche Sergio Pizzolante (ci aveva provato, intavolando in anni lontani qualche analisi su Fiera e dintorni), un po’ come tutto l’ex centrodestra, da Roma a Rimini. Quindi a ben guardare quello che sta nascendo è un bel laboratorio politico, una novità anche a livello italiano: è la nascita del partito della (i)Nazione. Per il bene di Rimini, ovviamente. Ma che bene è? Quello di chi è allergico ai cambiamenti. Un po’ come quella fauna che vive tanto tranquilla nello stagno, che davanti alla mano che si alza per lanciare il sasso che potrebbe smuovere l’acqua, si agita non poco.

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