Dopo la collaborazione avviata per le elezioni regionali in Sicilia, i due movimenti puntano a mettersi insieme anche per il voto politico di marzo e l'Emilia Romagna è al centro dei loro interessi. Stanno ragionando di convergenze ma anche di candidature. E l'ex consigliere regionale riminese di Forza Italia è fra i papabili.
L’alleanza fra il movimento fondato dal critico d’arte, “Rinascimento”, e il Mir dell’avvocato modenese Gianpiero Samorì, ha debuttato in occasione del voto per la Sicilia, che ha riportato il centrodestra al governo dell’Isola e Vittorio Sgarbi è diventato assessore ai beni culturali e all’identità siciliana. Soddisfatti per il risultato, i “Moderati in rivoluzione” e Sgarbi sono tentati di esportare la partnership, che su scala siciliana ha funzionato, un po’ in tutta Italia in vista della consultazione politica della prossima primavera.
Samorì ha in Emilia Romagna la sua roccaforte e sta lavorando con impegno ai contenuti dell’intesa e alle candidature. C’è anche Marco Lombardi fra i papabili? Tre mandati da consigliere regionale per Forza Italia, fondatore e a lungo coordinatore provinciale del partito di Berlusconi, è uscito di scena nel 2014 dopo un risultato elettorale deludente per lui (e un po’ per tutta Fi) e in polemica col coordinatore regionale Palmizio.
Ma l’11 dicembre a Modena c’era anche lui con alcuni dei possibili partner emiliano-romagnoli della “quarta gamba” della coalizione del centrodestra. Si sono ritrovati a cena con Vittorio Sgarbi diversi esponenti del Mir e di Forza Italia. Con Gianpiero Samorì, Giampaolo Bettamio ed altri, c’era pure Marco Lombardi. La cosiddetta quarta gamba è ancora una entità poco definita: solo Rinascimento e Mir o anche “Idea” di Carlo Giovanardi ed Energie per l’Italia di Stefano Parisi? Tutto in discussione. Non è un percorso in discesa e i negoziati continuano, sarà Berlusconi a dire l’ultima parola su alleanze e candidati.
Stretto e affiatato è il rapporto di amicizia politica che lega Lombardi a Samorì da anni. Fra i due c’è anche una collaborazione professionale: Lombardi lavora nel gruppo assicurativo che fa capo a Samorì. Ed ora tutte le energie vengono riposte per delineare un futuro che potrebbe passare dal patto fra “Rinascimento” e “Mir, che significa anche mettere in fila le candidature nei diversi collegi. “Stiamo ragionando e valutando questa soluzione e anche altre, ma il patto con Rinascimento sarebbe la continuità del lavoro fatto in Sicilia”, dice a Riminiduepuntozero il coordinatore nazionale del Mir Gerardo Meridio. “Proseguiamo l’approfondimento su due strade: con Vittorio Sgarbi, nell’ipotesi di una alleanza insieme al Mir, ma siccome i tempi sembrano essere molto ristretti – perché se ai primi di marzo si andrà al voto, entro gennaio bisogna presentare le liste e i simboli con le alleanze – come coordinamento nazionale abbiamo dato al nostro interno l’input di selezionare i candidati, cosa che sta avvenendo, qualunque sarà il percorso che il Mir seguirà, ovvero la prosecuzione insieme a Rinascimento o la scelta di andare da soli, in quanto comunque vogliamo presentarci”.
Per l’Emilia Romagna avete già individuato i candidati? “Non ancora, lo stiamo facendo, nominativi ce ne sono già e sono stati sottoposti al presidente Samorì”. Il nome di Marco Lombardi è fra questi? “Può essere, ma è prematuro dirlo. Marco Lombardi è un esponete di punta del Mir per cui credo che, se sarà disponibile, potrà essere un ottimo candidato, sia per i Moderati in rivoluzione che anche nell’ipotesi di un percorso comune con Rinascimento”.
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