La festa dell’Unità al parco Ausa invade lo sgambatoio bucando la recinzione

La festa dell’Unità al parco Ausa invade lo sgambatoio bucando la recinzione

Per fare defluire acque di scarico, gli organizzatori della festa del Pd piazzano un lungo tubo che attraversa anche lo sgambatoio del parco Giovanni Paolo II, con tanto di taglio in un punto della rete che lo circonda. Protestano i proprietari dei cani, anche perché la condotta ha delle perdite.

Davanti al centro sportivo Garden all’interno del Parco Giovanni Paolo II, una stradina in terra battuta divide lo sgambatoio per cani inaugurato lo scorso anno da uno spazio dedicato alla Festa dell’Unità che si apre oggi e prosegue fino al 15.

Ebbene, questa mattina un frequentatore dello sgambatoio scopre che la rete è stata tagliata e un tubo rosso attraversa lo sgambatoio nel lato corto per perdersi tra il fogliame che confina con un parcheggio pubblico. Il padrone del cane nota che a metà del percorso il tubo corrugato di plastica mostra alcune perdite di liquido. Di più: vede che un cane lo sta mordicchiando. E’ cosa molto frequente e comune a molti cani. Ma potrebbe essere pericolosa.

Chiede ragioni a qualcuno dello stand che in prima battuta spiega che quell’acqua è chiara. La cosa gli puzza. Infatti, poco dopo, un’altra persona che lavora all’interno del gazebo fornisce una versione più credibile: è acqua che proviene dal lavaggio delle stoviglie quindi inquinata dai detersivi. Cinofili, allarmati, avvisano noi di Rimini 2.0 (ci occupammo dello sgambatoio mesi fa) e mandano alcune fotografie all’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Rimini che lo ringrazia per la comunicazione: trasmetteranno l’informazione agli uffici competenti.

Anche noi andiamo sul posto, prendiamo alcune foto poi parliamo con una responsabile dello stand. Ci viene confermato che non è e non sarà acqua limpida e pulita. Con un paio di collaboratori decidono che metteranno quanto prima dei cartoni tutt’intorno al tubo. Uno di questi avanza l’idea di mettere anche un avviso scritto. La signora gli fa notare che i cani non sanno leggere. La prima ci pare una soluzione affatto efficace. Dietro nostra specifica domanda, confermano di avere avuto adeguate autorizzazioni dal Comune per la posa della condotta volante che scopriamo finire in un tombino all’interno del parcheggio.

Attendiamo fiduciosi che il problema venga risolto quanto prima. E che mettano almeno qualche cartello che avvisi i padroni. Loro sanno leggere.

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