Primario a Santarcangelo fino allo scorso luglio, a marzo è stato promotore, in veste di presidente dell'Associazione Paolo Onofri, dell'incontro elettorale (così bollato dal Punto Rosa) sul Franchini, sponsorizzato da Comune e Ausl. Quando riuscirono ad organizzare un evento sul libro non ancora stampato. Ecco perché ne faranno un altro, il 27 aprile. Però oggi Giorgio Ioli, con la candidatura in tasca e in posa con Alice Parma, ha il coraggio di dire che "l’ospedale andrebbe lasciato fuori dalla politica".
State bene attenti. Oggi sul Carlino esce la notizia che l’ex primario Giorgio Ioli è “in campo per battere Samorani”. Capolista di Più Santarcangelo. E’ in campo a sostegno di chi aveva sermoneggiato sulla opportunità di tenere la sanità fuori dallo scontro politico. Il consigliere di Sinistra Unita Roberto Zaghini s’interrogò con apprensione: “Come può un medico di tale caratura professionale accettare di fare il candidato sindaco per il centrodestra?” Ora invece che un medico di caratura porta acqua al mulino del centrosinistra la farina è delle migliori.
Giorgio Ioli è anche presidente della Associazione Paolo Onofri (questo non viene riportato nel pezzo) che, leggiamo dal sito Volontarimini, si occupa di promuovere e diffondere studi e ricerche su temi medico-sanitari e di raccogliere fondi per il potenziamento delle strutture sanitarie e delle attrezzature tecnico scientifiche. Infatti l’Associazione ha compiuto varie donazione a favore del “Franchini”. Non è più primario Giorgio Ioli ma è ancora un uomo che ha rapporti diretti con la sanità locale e con Santarcangelo in particolare.
L’Associazione Paolo Onofri è stata la promotrice dell’incontro pubblico, presso il Lavatoio, il 1° marzo scorso, “Il nostro ospedale una storia di comunità”. In fondo ai comunicati che lo annunciavano si poteva leggere: “Per maggiori informazioni Pro Loco di Santarcangelo: 0541/624.270 – biblioteca Baldini: 0541/356.299”. Quindi con un ruolo attivo anche dell’Amministrazione comunale, che ovviamente aveva spiattellato l’avviso sulla sua pagina Facebook. Addirittura comunicati della sanità romagnola. Sul sito dell’Ausl Romagna: “La storia dell’ospedale di Santarcagelo: una serata organizzata dall’associazione Paolo Onofri”.
Leggiamo dal comunicato: “Una serata per raccontare la storia dell’Ospedale di Santarcangelo. L’importante iniziativa culturale è stata realizzata dall’Associazione Santarcangiolese “Paolo Onofri” (in collaborazione con Pro Loco, Avis e Ior) e si svolgerà nella serata di sabato primo marzo, con inizio alle ore 21, presso il teatro Lavatoio (via Ruggeri, 16 a Santarcangelo). Si anticiperanno gli argomenti trattati anche in un libro, con l’intervento di tre relatori: Francesco Soldati (“L’ospedale e la nascita dell’Usl nel 1981”), Giuseppe Raco (“L’ospedale come presidio dell’Usl dagli anni ’80 alla metà degli anni ’90”), Giorgio Ioli, presidente dell’associazione “Paolo Onofri” (“L’ospedale dalla seconda metà degli anni ’90 ad oggi”). Presenta Remo Vigorelli”. Francesco Soldati è stato direttore amministrativo delle Unità Sanitarie Locali e come tale noto anche alle cronache. Raco non intervenne.
Dunque il libro ancora non era stato pubblicato (“Un incontro pubblico in attesa della pubblicazione del libro sulla storia dell’ospedale civile”, così riportava la locandina dell’evento) ma l’Associazione Paolo Onofri presieduta da Giorgio Ioli sentì l’irrefrenabile esigenza (sostenuta da Ausl, Comune e altri) di intavolare già il dibattito sul Franchini. In sala la sera del 1° marzo c’era addirittura il direttore generale dell’Ausl Romagna, Marcello Tonini. C’era odore di elezioni che si avvertiva da chilometri di distanza intorno a quel “racconto” dell’ospedale Franchini. Il Punto Rosa lo scrisse senza mezzi termini: “abbiamo assistito nuovamente ad una serata surreale terminata a spintonate e con un cinque battutto dal Dirigente dell’Ausl Marcello Tonini ad Alice Parma. La serata mascherata dalla promozione di un libro sulla storia del Franchini si è trasformata presto in un momento per promuovere la nuova “ristrutturazione”, facendo di fatto campagna elettorale in favore dell’attuale sindaca. Speriamo almeno che siano coscienti del fatto che con le loro decisioni sconsiderate hanno battuto un cinque sulla pelle delle donne malate di tumore e sui loro figli. Queste scelte basate solo su interessi meramente politici, non stanno passando inosservate agli occhi dei Santarcangiolesi che sono costretti a vedere il reparto Chirurgia Senologica Franchini trattato come merce di scambio. Per chi non vive di politica come loro è un comportamento considerato a dir poco scandaloso”. Eccetera eccetera. L’Ausl replicò sulla presenza di Tonini all’incontro: “Il direttore generale dell’Azienda sanitaria, presente tra il pubblico all’incontro organizzato dall’associazione “Paolo Onofri” sulla storia dell’Ospedale Franchini, è stato direttamente e ostinatamente sollecitato a intervenire dai presenti (tra cui alcune aderenti all’associazione stessa), tanto che un suo diniego sarebbe stato vissuto come offensivo”. Per non offendere nessuno, insomma, ha dovuto non solo farsi vedere in quel luogo ma anche prendere la parola. A furor di popolo. L’unico non invitato a relazionale fu Domenico Samorani, che pure avrebbe potuto dire qualcosa sul presente del Franchini, visti i risultati raggiunti con la chirurgia senologica e dall’88 impegnato nella sanità di Santarcangelo. Ma anche questa esclusione lascia pochi dubbi sugli obiettivi della parata.
Su uno stesso libro riescono a fare due eventi di presentazione a Santarcangelo. Uno in marzo e un altro in aprile. Poi forse basta perché a maggio si vota. Dal sito del Comune di Santarcangelo: “Sabato 27 aprile … alle ore 17,30, inoltre, sarà presentato il volume “Fra storia e memoria. L’Ospedale Civile di Santarcangelo (1871-1998): le sue vicende, la sua evoluzione” a cura di Pier Angelo Fontana, Giorgio Ioli e Francesco Soldati (Il ponte Vecchio, 2019). All’incontro interverranno alcuni degli autori presenti nella pubblicazione: Dino Mengozzi, Stefano De Carolis, Giovanna Gazzoni e Francesco Soldati”. Per la sinistra al comando a Santarcangelo è stato Samorani a far entrare la politica in corsia. Per mesi ha battuto su questo questo tasto.
Ora si scopre che Alice Parma ha perseguito l’obiettivo di costruire un “concorrente” a Samorani. E ci è riuscita. Nulla di male, fa parte della competizione politica. Giorgio Ioli ha accettato di scendere in campo, evidentemente come “contraltare” di Samorani, “perché l’ospedale è diventato, purtroppo, terreno di scontro per la campagna elettorale. Samorani e i suoi stanno denigrando il buon lavoro fatto in questi anni al ‘Franchini’. Ma tra me e lui c’è una grossa differenza: io sono in pensione, mentre lui lavora ancora”. Lo dichiara oggi al Carlino lo stesso Ioli. In pensione ci è andato lo scorso luglio, non dieci anni fa. E’ fresco di corsia. In pensione fra non molto ci andrà anche Samorani. Forse proprio perché in pensione, Giorgio Ioli è riuscito però a curare il volume “Fra storia e memoria. L’Ospedale Civile di Santarcangelo (1871-1998): le sue vicende, la sua evoluzione”, e poi ad organizzarsi anche la presentazione con l’Associazione di cui è presidente. Non solo. Il suo libro sul Franchini viene ripresentato ad un mese dal voto, quando nel frattempo Ioli è anche ufficialmente capolista di Più Santarcangelo. Però nella sua purezza, Ioli l’incompatibilità la vede solo fra “il lavoro di medico ospedaliero” e “quello di amministratore”. Samorani non è compatibile, Ioli invece sì e nonostante tutti i ruoli in commedia che ha ricoperto e ricopre. E quando è ormai chiaro che anche la sua è una militanza, osa salire in cattedra e dire che “l’ospedale andrebbe lasciato fuori dalla politica, non strumentalizzato”. Prosit. È stato già scritto: medico, cura te stesso.
COMMENTI