La politica sanitaria d’Israele secondo il bagnino influencer Lorenzo Ercoles: «per ogni giovane israeliano vaccinato c’è un vecchio italiano morto»

La politica sanitaria d’Israele secondo il bagnino influencer Lorenzo Ercoles: «per ogni giovane israeliano vaccinato c’è un vecchio italiano morto»

“Siete i nuovi nazisti!” dice allo stato della stella di David il bagnino di Cattolica, ormai un fenomeno da social. Affermazioni destinate a deflagrare. Per il teorico della «marchignolità» stravede anche il sindaco Pd di Pesaro Matteo Ricci: "Un ragazzo eccezionale del quale avrei bisogno come il pane per promuovere la nostra città». Ancora valida la proposta di ingaggio?

Rimini vuole diventare Capitale della Cultura. La riviera si allinea. Dal maître à penser della spiaggia di Cattolica arriva un contributo shock allo scibile made in Romagna. Con un’acuta lettura geopolitica, storica e culturale della pandemia e del modello di vaccinazione israeliano, apparsa il 22 febbraio in un video postato su Facebook (gruppo pubblico), il bagnino influencer e star turistico-culturale dei social media della Regina dell’Adriatico, Lorenzo Ercoles, illumina i suoi follower sul tema vaccini.

Lui non ne può più dei peana a reti e testate unificate su come lo stato della stella di David affronta l’emergenza Covid-19. Soprattutto, ha idee precise sugli effetti di quella politica sanitaria, che esclude dalle cure italiani ed europei. Lo dice subito, chiaro e forte: “Per ogni giovane israeliano vaccinato c’è un vecchio italiano morto”. Lo motiva pure: “Loro hanno i vaccini e noi no, non gliene frega niente degli altri”. Loro hanno i soldi, sono ricchi. Big pharma ha venduto a loro i vaccini fregandosene di tutti gli altri Paesi.
Secondo la lettura di Ercoles la faccenda ha ridici lontane, teologiche: “Loro sono il popolo eletto vengono prima degli altri, mentre a noi Dio ci schifa”. Loro “sono eletti e noi stronzi”, testuale. Ma Ercoles è bagnino, non fesso. Mette subito le mani avanti davanti a possibili accuse di razzismo: “Io non sono antisemita sono solo anti stronzi”. Pura logica Aristotelica. Ma Ercoles, nomen omen, è sempre più sottile, analitico, infervorato. Un fiume di cultura in piena. Ci spiega in due minuti la nascita dello stato d’Israele e dei comportamenti – invero alle volte discutibili, ndr – adottati nei confronti dei Palestinesi. “Gli israeliani sono autori di un genocidio”, “quello che hanno fatto gli israeliani dopo la seconda guerra mondiale è pari a quello fatto da Hitler”. Non glielo manda a dire: “Siete i nuovi nazisti!”.
Roba folle, fuori dalla realtà, non la diceva manco il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina di George Habash negli anni ’70.
Il bello è che Ercoles ha pure un titolo di studio elevato. Come ha compiaciutamente sottolineato in diverse interviste, è laureato in scienze politiche internazionali a Forlì, con stage in giornalismo. Insomma, ha la sua bella competenza e annessa faccia tosta per affrontare questi temi. Ma il motivo per cui il bagnino si guadagna e merita in pieno, vista la quantità di insulti e sciocchezze, imperdonabili, condensate in soli sette minuti di video, queste poche righe è un altro.
Il suo, crediamo a sua discolpa inconsapevole, ruolo nella comunicazione on e off line. Il signore in questione è fresco da un’intervista a tutta pagina sul Corriere Adriatico del 26 febbraio. Sul Corriere dà, invece, le pagelle ai politici del suo comune, sciorina la ricetta giusta per il rilancio turistico ed economico del territorio. Da buon rappresentante della società civile, in vista delle elezioni comunali fa come la volpe con l’uva. Definisce gossip le voci su una sua discesa in campo, per fortuna nostra, dice “non sono interessato alla politica”. Eppure nell’estate appena passata un vero politico dal naso fino, dalla capacità di guardare avanti e scegliere i migliori per la sua squadra di governo, come il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, non gli aveva risparmiato il suo entusiastico endorsement turistico/culturale.
Preso atto dei milioni di visualizzazioni dei video di Ercoles sulle spiagge ai tempi del Covid, riprese da Tv e radio, lanci d’agenzia, quotidiani e dal “giornalone” per eccellenza (Corsera), il sindaco era salito in auto e corso a Cattolica per foto, video e intervista con il bagnino. Ecco che dichiarava Matteo Ricci, vicepresidente Pd con la segreteria Renzi, nonché responsabile enti locali del partito e presidente Autonomie Locali Italiane, mica pizza e fichi: “Un ragazzo eccezionale del quale avrei bisogno a Pesaro come il pane per promuovere la nostra città. Lui non promuove solo Cattolica ma un territorio intero. Lo sta facendo in modo del tutto innovativo. Per questo sono venuto qui e so che qualche idea ce l’ha. Viva Cattolica, viva Pesaro e viva i marchignoli” (qui).
Forse qualche “idea” ci sarà pure ma il timore è che “idee” così si espandano. Superino la Romagna, il nuovo asse “marchignolo” tra Cattolica e Pesaro, sconfinino oltre i patri confini. Per dirla semplice, a dare dei nazisti agli israeliani, accusarli di salvarsi coi vaccini a scapito dei nostri anziani condannati alla morte, almeno un poco di vergogna si dovrebbe provarla. Con un gesto avventato almeno quanto le proprie assurde affermazioni, bisognerebbe scusarsi. Subito, senza se e senza ma. Non con noi per carità, ma doverosamente con gli israeliani. Peccato, un bel posto di consulente alle relazioni internazionali del territorio “marchignolo” poteva starci. Sarà per la prossima estate. Post internazionali permettendo.

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