L’attivismo di Airiminum, il convegno senza il sindaco Gnassi e il “martello” del Mar

L’attivismo di Airiminum, il convegno senza il sindaco Gnassi e il “martello” del Mar

Progetti, annunci, numeri. L'ad Corbucci non si risparmia. Il 15 maggio anche un convegno, nel quale però si notano le assenze. Mentre il Mar torna alla carica e schiera l'ex sindaco Moretti: "L'aeroporto internazionale di Rimini deve tornare a volare".

Non si può dire che la società di gestione dell’aeroporto di Rimini non sia attiva. Convegni, iniziative, progetti (a marzo era stato il turno del Club Destination Romagna, in via di costituzione attorno al tour operator “Destination Romagna The Italian Way”) numeri, rimbalzano di frequente alla stampa. Di oggi l’annuncio che ad aprile il “Fellini” ha fatto registrare 18.856 passeggeri (+79,6% rispetto ad aprile 2016), 46.848 da inizio anno (+110,2% rispetto allo stesso periodo del 2016), con un fatturato complessivo a livello consolidato del Gruppo AIRiminum, primo quadrimestre, pari a 1.439.962 euro (+177,4% rispetto allo stesso periodo del 2016).
Il 15 maggio (ore 14.30 al Palacongressi di Rimini), invece, un “incontro rivolto agli operatori della filiera del turismo con l’obiettivo di proporre alcune soluzioni per attrarre maggiori flussi turistici da Germania, Russia e Cina verso l’area adriatica centrale”. Si discute delle “potenzialità di una strategia aeroportuale congiunta, di un’offerta coordinata di prodotti turistici e di una politica di marketing integrata”. Airiminum si spinge anche fuori territorio, guardando ad una strategia tra gli aeroporti di Romagna, Umbria e Marche, nei quali gli arrivi da Germania, Cina e Russia rappresentano solo il 4% dei dati registrati a livello nazionale.
Una certa attesa c’è, soprattutto per ascoltare dalla viva voce dell’Ad Corbucci (nella foto) e della presidente Fincato, se uscirà qualcosa di concreto per dare gambe ai sogni di gloria più volte annunciati da Airminum. Fra i diversi relatori del convegno, moderato dal fondatore del think tank turistico “Club delle Teste Pensanti”, Roberto Gentile, Alessia Mariotti, docente e direttrice del Centro di Studi Avanzati sul Turismo dell’Università di Bologna, il sottosegretario del ministero Beni, Attività Culturali e Turismo Dorina Bianchi, Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, il direttore generale ENAC Alessio Quaranta, Kirill Chernakov, Counsellor of Chairman del Saint Petersburg Committee for Tourism Development, Andrea Canapa responsabile della sede di Roma della Fondazione Italia-Cina. Non rappresentate, invece, le istituzioni locali, dal sindaco di Rimini (che è anche presidente della Destinazione Romagna) alle categorie economiche legate al turismo, del tutto assenti agenti di viaggio e tour operator, non c’è traccia di teste, se non proprio pensanti, quanto meno parlanti, dai territori coi quali Airiminum si propone di sviluppare sinergie aeroportuali per la piattaforma turistica adriatica centrale, ovvero Rimini, Ancona e Perugia.
Chi non si accontenta dell’attivismo di Airiminum è sicuramente il Mar, che torna su un tema già affrontato. Domani (ore 17) al Palazzo del Turismo di Riccione, il Movimento per l’Autonomia della Romagna accende il microfono davanti all’ex sindaco di Rimini Marco Moretti, a Fabio Falsetti, presidente dell’Aero Club, e a tre esponenti del Mar (Cingolani, Corbelli e il presidente Chiesa). Il titolo lascia pochi dubbi sullo svolgimento: “L’aeroporto internazionale di Rimini deve tornare a volare”.
Spiegano gli organizzatori che “la struttura aeroportuale è fondamentale per un’area turistica come la riviera romagnola e per una regione, come la Romagna, che desidera scrollarsi di dosso la crisi economica che perdura da troppi anni”. “Nel mondo – aggiungono – i vettori aerei sono e saranno sempre più diffusi e utilizzati e non si può pensare sia sufficiente, per il territorio romagnolo, avere un aeroporto distante come quello di Bologna (tra l’altro sempre più congestionato), trasportando poi i passeggeri con navette lungo l’autostrada adriatica. Sarebbe maggiore il tempo di questa seconda tratta che quello occorso per il volo aereo”. Per il Mar, insomma, aeroporto di Rimini non pervenuto. E, a differenza del convegno di Airiminum, gli autonomisti si preoccupano di invitare cittadini, “operatori economici, rappresentanti delle associazioni di categoria, sindaci e politici del territorio”.

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