Via Flaminia, al numero 54, si contende con viale Pascoli il privilegio di ospitare questo "suggestivo" fabbricato ad angolo.
Via Flaminia, al numero 54, si contende con viale Pascoli il privilegio di ospitare questo “suggestivo” fabbricato ad angolo. Immaginiamolo, senza troppa fatica, in bianco e nero: non ricorda un set cinematografico allestito in pieno periodo di cinema neorealista?
Un vicino ci dice: “I locali al piano terra, fino a una ventina d’anni fa erano occupati da un panificio. Anche allora, l’esterno dell’edificio non aveva un aspetto esaltante, ma i due decenni a seguire ne hanno decretato la definitiva prostrazione. Buona parte di Viale Pascoli è costituita da case a schiera; avere la prima della fila in queste condizioni è un pessimo biglietto da visita: va a discapito di tutte le altre”. Chiediamo: “Che ne sarà di questa casa, aspettano che cada da sola?” Il tipo ci guarda e annuisce. Poi si volta, fa spallucce, scuote il capo e se ne va.
Questa rubrica nasce per porre l’attenzione sulle piccole e grandi brutture, gli sfregi al patrimonio ambientale, i molti edifici trascurati (talvolta totalmente abbandonati) della nostra città. Spesso si trovano in pieno centro o nella “vetrina” turistica di Rimini. Non è disfattismo, è amore per la città bella, perché solo accendendo i riflettori sulle brutture c’è la speranza che si possano sanare le “ferite” inferte sia per mano pubblica che privata. Allinearsi al ribasso, giustificare il brutto e arrendersi all’incuria e al degrado urbano, equivarrebbe ad una sconfitta. E se ha perso la città, per dirla con Niccolò Fabi, abbiamo perso un po’ tutti noi. Ci occuperemo anche del bello, di tutto quello che merita di essere segnalato. Coinvolgeremo molto volentieri quanti vorranno inviarci materiale fotografico interessante sull’argomento: redazione@riminiduepuntozero.it
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