Michael Rinaldi, la giovane promessa della Superstock

Michael Rinaldi, la giovane promessa della Superstock

Quest’anno ha già collezionato vittorie poderose che lo hanno portato in vetta alla classifica. Il romagnolo non delude le aspettative.

Rinaldi, classe: tanta. È un 95’ il ragazzo santarcangiolese, una giovane promessa con una passione irrefrenabile per i motori, nata e coltivata fin da piccolo dai tempi delle minimoto. Oggi corre per la Superstock 1000 a bordo di una Ducati 1199 Panigale e attualmente è primo in classifica nel campionato europeo. Abbiamo trascorso insieme a lui l’intera infanzia e posso assicurarvi che “in moto nessuno può fermarlo”. Glielo abbiamo sempre ripetuto nel nostro gruppetto. Ora inizia a collezionare traguardi importanti e grandi soddisfazioni condivise con la famiglia, la fidanzata e gli amici. Le sue gare, da non perdere, sono tutte trasmesse su Italia 2. Adrenalina a mille anche per chi guarda e segue da casa.
Il talento di Michael non è una novità e non è mai stato in discussione, perché il nostro pilota romagnolo aveva già precedentemente gareggiato nei campionati Europei Superstock 600, nel Campionato CIV Moto 3 e nel Coppa Italia 125cc 2T dove è stato campione nel 2011. Con il passare degli anni, il salto di qualità l’ha fatto eccome. La sua guida in sella lo dimostra alla grande. Due anni fa ha sfiorato il titolo in STK 600 arrivando secondo e quest’anno sta dimostrando a tutti di non aver mai smesso di crederci davvero. Michael ha già collezionato due vittorie ad Aragon in Spagna e a Imola e per due volte è arrivato secondo ad Assen in Olanda e a Misano. Le cadute, però, non lo scalfiscono nemmeno. Rinaldi, dopo essere partito dalla pole position sulla pista inglese di Donington, è incappato in una caduta al terzo giro mentre era in lotta per la prima posizione e purtroppo non è più riuscito a ripartire. Già digerito tutto, perché a Misano ci ha fatto ancora sognare, comandando nettamente la gara fino a quando non è stata sollevata la bandiera rossa a pochi giri dal termine. Solo in volata l’ex campione della Stock 600 Marco Faccani ha sorpassato Rinaldi che è arrivato secondo, riuscendo comunque a tornare in testa alla classifica continentale di un punto sopra a Toprak Razgarlioglu che non ce l’ha fatta a salire sul podio.

La “vocazione” a Michael arrivò all’età di 5 anni, quando, insieme al papà, passando davanti al benzinaio, vide una minimoto. Insistette fino a scoppiare a piangere per farsela comprare. Ci riuscì. Da quel momento non se ne è più separato. Da sempre modesto, ma anche ben determinato. Appena sbarcato alla Ducati aveva salutato i riflettori con un categorico “sono qui per vincere”. Direi che per ora le promesse sono state mantenute senza ombra di dubbio. Alla prossima gara. Sempre forza Maik.

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