Mons. Mouche a Rimini: “Solo la preghiera salverà il nostro popolo dall’Isis”

“Sono molto colpito e commosso nel vedere tanta gente raccolta in preghiera a Rimini per il mio popolo. E' un gesto che ogni giorno ci darà il corag

La pioggia ha costretto i presenti ieri sera in piazza Tre Martiri a stringersi sotto al porticato

La pioggia ha costretto i presenti ieri sera in piazza Tre Martiri a stringersi sotto al porticato

“Sono molto colpito e commosso nel vedere tanta gente raccolta in preghiera a Rimini per il mio popolo. E’ un gesto che ogni giorno ci darà il coraggio di perseverare, resistere e continuare il nostro cammino nella fede e nella chiesa”. Lo ha detto ieri sera mons. Yohanna Petros Mouche, arcivescovo siro cattolico di Mosul, in piazza Tre Martiri, di fianco all’immagine della Madonna del Giglio, invitato dal Comitato Nazarat al rosario per i cristiani perseguitati del Medio Oriente che si tiene ogni mese dall’agosto scorso.
Nella sua testimonianza sulla vita dei cristiani nella persecuzione, ha raccontato l’odissea di uomini, donne e bambini costretti a lasciare i loro villaggi e le loro case per difendere la vita e la fede. Ma senza scendere a patti con l’Isis: “La nostra gente avrebbero potuto coalizzarsi con l’Isis e obbedire alle sue richieste: rinnegare la fede e diventare musulmani, oppure loro schiavi, senza più nemmeno il diritto di suonare le campane ed avere una croce sulla chiesa, ma invece indossare il velo sul capo ed altre cose che ci umiliano profondamente. Ma noi visto che siamo cristiani, salvati dal sangue di Cristo, liberati dalla schiavitù, abbiamo preferito lasciare tutto per la gloria di Dio”.

Mons. Mouche

Mons. Mouche

Non è stato facile lasciare tutto, ha proseguito, e oggi “laddove si contavano 12 mila famiglie non c’è più nessuno, e la popolazione si è dovuta dividere in tanti luoghi diversi: nell’alto Iraq, in Giordania, Libano, altri in Turchia, Francia e così via. E’ una sofferenza indicibile e la gente ha bisogno di tutto: manca il cibo, l’igiene, la scuola … ma pur dovendo subire tutto questo, siamo rimasti fedeli a Dio e alla sua chiesa”. Mons. Mouche ha più volte chiesto di continuare a pregare per i cristiani del Medio Oriente: “Abbiamo bisogno della vostra preghiera, solo la preghiera cambierà i cuori, le coscienze e ci dirà come liberarsi dall’Isis”.
Sabato 23 maggio, alle ore 21, in piazza Tre Martiri ci sarà la veglia di preghiera per i cristiani perseguitati organizzata dalla Consulta delle aggregazioni laicali di Rimini, che aderisce così all’iniziativa lanciata dalla Conferenza Episcopale Italiana su tutto il territorio nazionale. Alla veglia di sabato a Rimini aderisce anche il Comitato Nazarat.

Il video dell’incontro

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