Piazzale Gramsci: il degrado e il laissez-faire presentano il conto

Piazzale Gramsci: il degrado e il laissez-faire presentano il conto

Due poliziotti finiti al pronto soccorso. Una scena da incubo nel pomeriggio della passeggiata nel cuore della città. E' accaduto quel che era stato perfettamente annunciato e che si temeva. Gli sbandati che imperversano in piazzale Gramsci e nella zona del mercato coperto sabato hanno messo paura. Perché si è arrivati a tanto? La città sotto i riflettori di palazzo Garampi è spesso e volentieri solo quella spendibile come spot.

Se ne parla da tempo, le denunce di cittadini e attività commerciali non si contano più. L’ultima, un mese fa, era stata quella del Consorzio Operatori Mercato Centrale Coperto. Parlava di “senzatetto e ubriachi” la cui “gestione è diventata insostenibile“. Il messaggio era più che chiaro: “Nonostante le nostre continue segnalazioni e quelle dei commercianti della zona agli organi di competenza, i quali sono anche intervenuti più volte, tale problema non si è ancora risolto. Questi soggetti ledono l’immagine della nostra area andando ad influire negativamente sui cittadini che non si sentono tutelati“. E chiedeva “una maggior collaborazione da parte dell’Amministrazione Comunale e di tutte le autorità competenti”. Ora, come dimostrano gli ultimi fatti, si è arrivati a ledere ben più dell’immagine.

Cosa ha fatto l’amministrazione comunale per togliere dal degrado e disinnescare i problemi più volte segnalati relativi all’area del mercato coperto e di piazzale Gramsci? Quando si raggiungono certi livelli, come è accaduto sabato pomeriggio nel cuore della città, significa che è mancata la gestione del problema, e la gestione spetta all’amministrazione comunale. Non bastano gli eventi e le foto ricordo con Blasco. E l’animosità che l’assessore Lisi sfodera per difendere le microaree per i nomadi dalle critiche dei comitati, dalla giunta comunale non emerge per difendere i cittadini riminesi da violenti, sbandati, irregolari che fanno paura.

Cosa è accaduto sabato pomeriggio nel centro di Rimini? “Due poliziotti feriti e due persone arrestate dopo una violenta colluttazione. Così si è presentato sabato pomeriggio piazzale Gramsci, sotto gli occhi atterriti della gente. Tutto comincia alle 17,30, quando una residente rientra a casa. La donna abita all’angolo con via Cornelia e lì ha parcheggiato anche la sua Audi A3. Quando arriva si rende conto che il deflettore dell’auto è spaccato e accanto c’è un gruppetto di stranieri parecchio ubriachi che la guarda divertito e comincia a sfotterla. La signora è arrabbiata, ha capito che è stato uno di loro a fare il danno e li redarguisce. Uno di questi, un ucraino, si alza da terra e senza tanti complimenti le dice che è stato lui, e che vada pure a quel paese. Il gruppo è pieno di alcol, la donna impaurita sale di corsa in casa e mentre chiama la Polizia si affaccia al terrazzo. E da lì vede l’ucraino che l’ha apostrofata un attimo prima che sta prendendo a pugni la sua Audi. L’uomo è fuori di sè, continua a vibrare colpi, fino a spaccare il parabrezza e a ferirsi seriamente”. La cronaca la prendiamo dal Carlino di oggi. Quando arriva la Volante della polizia i sei o sette stranieri la affrontano. “I poliziotti riescono a infilare le manette all’ucraino e chiamano rinforzi, ma all’improvviso dal gruppo si stacca quello che risulterà poi essere un afgano che si toglie la cinta dai pantaloni e si avventa contro uno degli agenti, cercando di stringergliela intorno al collo. Si scatena una colluttazione ancora più violenta, mentre sul posto arrivano a dare manforte anche una pattuglia dei carabinieri e altre due Volanti. La gente è atterrita, qualcuno scappa spaventato, altri si chiudono nelle case e nei negozi. Ma alla fine l’afgano viene immobilizzato e ammanettato, mentre gli altri del gruppo decidono che è meglio non intervenire. I due aggressori vengono arrestati e portati negli uffici di Corso d’Augusto, gli altri solo identificati (la maggio parte è romena) e invitati ad andarsene dalla piazza. Gli accertamenti in questura rivelano che l’ucraino è regolare, mentre l’altro ha in tasca una richiesta d’asilo scaduta. Hanno precedenti di polizia di poco conto, soprattutto per invasione di edifici essendo senza fissa dimora”. I due vanno in cella per lesioni, resistenza e danneggiamenti. I due poliziotti al pronto soccorso.

La città sotto i riflettori di palazzo Garampi è spesso e volentieri solo quella spendibile come spot: il Galli, il Fulgor, il ponte di Tiberio, l’eventificio della marina, piazzale Kennedy e poco altro. Nel frattempo crescono e si ingrossano quelle sacche di degrado davanti alle quali l’amministrazione comunale sembra preferire girarsi dall’altra parte. Prima o poi, però, il degrado e il laissezfaire, presentano il conto, sotto forma di allarme sicurezza. Salvo poi stupirsi delle “pagelle” da insicurezza metropolitana che Rimini si vede rifilare.

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