Quello che segue è l'intervento che l'onorevole Sergio Pizzolante, vice presidente dei deputati del gruppo Area Popolare (Ncd-Udc) e coordinatore reg
Quello che segue è l’intervento che l’onorevole Sergio Pizzolante, vice presidente dei deputati del gruppo Area Popolare (Ncd-Udc) e coordinatore regionale per l’Emilia Romagna del Nuovo Centrodestra, ha pubblicato sulla sua pagina facebook.
In modo diverso, due consiglieri comunali di Rimini, lasciano NCD e mi accusano di avere un progetto per la costruzione di una collaborazione strategica e duratura fra l’area moderata e liberale e Renzi.
Si, lo dichiaro da mesi, NCD e poi Area Popolare, il gruppo parlamentare che ha inglobato NCD, Udc e pezzi di Scelta civica, sono arrivati alla conclusione della loro funzione (aver salvato il Paese dopo le elezioni politiche senza vincitore, durante la più grande crisi economica della storia). Ora è necessario creare un movimento politico nuovo, di cultura liberale che collabori con Renzi per cambiare l’Italia. Da una fase emergenziale e confusa bisogna arrivare a costruire un’alleanza esplicita e strategica.
Non si può più dire, secondo me non lo si doveva dire nemmeno prima, “facciamo le riforme con Renzi ma siamo alternativi a Renzi”.
Quando con Renzi eliminiamo l’art 18 e l’Irap sul lavoro, facciamo il Job Act, la decontribuzione per i neo assunti, la riforma della scuola, la responsabilità civile dei Magistrati, il bonus bebè, la riforma elettorale e nel prossimo futuro, l’eliminazione di Imu e Tasi e la riduzione delle tasse sulle imprese, non siamo noi che diventiamo alternativi a Renzi ma è il Presidente del Consiglio che, con noi, realizza un programma liberale e diventa alternativo alla vecchia sinistra, alla Ditta di Bersani e D’Alema.
Non vedere questa nuova realtà significa avere addosso giganteschi paraocchi.
Per fare cosa poi? Ricostruire il Centro Destra con Salvini leader? Con la Lega che ha infestato il Paese di un pensiero negativo e mortifero su immigrazione, euro ed Europa?
Con l’ultima Forza Italia dell’ultimo Berlusconi che in due anni ci ha portato prima all’accordo con il PD di Bersani ( di Bersani non di Renzi), per poi rompere l’ alleanza sulla quale avevamo chiesto a Napolitano di ricandidarsi, per fare poi il Patto del Nazzareno per scioglierlo nel nulla e tentare ancora di rifarlo in questi giorni?
Io sono stato eletto nel PdL, è vero, ma all’accordo con il PD ci ha portato Berlusconi ed adesso bisogna far cadere il governo nel momento in cui sviluppa il programma che con Berlusconi non siamo mai riusciti a realizzare?
E su Berlusconi occorre dire parole chiare.
Ci ha salvato nel 94, un merito storico. E’ un perseguitato, come molti in questo Paese ormai, dalla cattiva giustizia di pochi PM che hanno debordato dalla loro funzione.
E’ necessario dire anche che la sua, la nostra, rivoluzione liberale è fallita.
Dovevamo abbattere la burocrazia e cambiare il rapporto fra il cittadino e lo Stato…. abbiamo la burocrazia più invadente di sempre.
Dovevamo abbassare le tasse, non son mai state così alte e opprimenti.
Dovevamo cambiare la giustizia, i magistrati ormai dominano la scena politica ed economica.
Di più, l’inversione dell’onere della prova, nel rapporto fra cittadino e Stato, ed Equitalia e le norme premianti a favore dell’Agenzia delle Entrate contro i cittadini e le imprese, sono invenzioni di Tremonti, ministro di Berlusconi e principale alleato, allora, della Lega.
Mi si dice, la vecchia sinistra era peggio…. certo! Ma quella sinistra, la Ditta, l’ha sconfitta Renzi, non Berlusconi. Questa è la realtà per chi vuol vederla.
Oggi io vedo solo tre opzioni politiche: un giovane leader di Governo, Renzi, un giovane leader populista e sfascista, Salvini e un giovanissimo leader anti sistema e avventuriero, Di Maio. Per i miei figli e fra poco, per mio nipote, non ho dubbi su dove bisogna stare.
L’area moderata e liberale deve organizzare un progetto politico nuovo per chi sceglie Renzi e le riforme ma non vuol votare il PD. Vale almeno 10-15 punti percentuali.
Tutto molto difficile, ma e l’unica cosa per la quale vale la pena impegnarsi.
Si può fare anche a Rimini, non lo so ancora. Ma sarebbe l’unica cosa per la quale potrei impegnarmi.
Sergio Pizzolante
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