Progetto Tiberio, Renzi: “Lavori costosi senza rispetto per l’ambiente e le mura storiche di Rimini”

Progetto Tiberio, Renzi: “Lavori costosi senza rispetto per l’ambiente e le mura storiche di Rimini”

"Sono d’accordo per la riqualificazione e fruibilità della zona, ma ciò non può avvenire con un intervento come la Piazza sull’Acqua che snatura l’ambiente, che non rispetta la funzione idraulica di un luogo di confluenza o immissione delle acque di piena o no del fiume Marecchia".

Sono in corso da qualche settimana i lavori al Ponte di Tiberio con la spesa di 900.000 euro riguardanti: la risagomatura delle due scarpate ai lati dell’invaso del Ponte per ottenere dei terrazzamenti con scavi e riporti di terra; la realizzazione della Piazza sull’Acqua di fronte al bacino del Ponte che verrà pavimentata con calcestruzzo architettonico con la possibilità al centro della piazza di allestire un palco per spettacoli.
Sono d’accordo per la riqualificazione e fruibilità della zona, ma ciò non può avvenire con un intervento come la Piazza sull’Acqua che snatura l’ambiente, che non rispetta la funzione idraulica di un luogo di confluenza o immissione delle acque di piena o no del fiume Marecchia.
La zona, non a caso, è sottoposta a numerosi vincoli e tutele.
Ci sono quelli del PAI (Piano di Bacino per l’assetto idrogeologico) per cui non sono ammessi interventi edilizi e trasformazioni morfologiche sull’alveo storico del fiume Marecchia, e del P.T.C.P (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) che non consentono interventi di impermeabilizzazione oltre alla trasformazioni morfologiche di qualsiasi natura.
C’è il PSC (Piano Strutturale Comunale) che individua l’area esondabile del Bacino del Ponte di Tiberio che costituisce l’ambito naturale per il deflusso delle piene con la funzione di contenimento e laminazione naturale delle stesse.
Ci sono gli studi idraulici del Prof. A. Bizzarri del 1996 e della società Alpina Acque del 2006, consulenti incaricati dal Comune, che nelle situazioni di piena del Marecchia hanno indicato i massimi incrementi di livello proprio nel Bacino del Ponte di Tiberio dove si è registrato un sovralzo di 2,7 m. sul livello medio mare.
Basta vedere le continue variazioni del livello dell’acqua del bacino che si verificano in conseguenza delle maree e con le mareggiate.
Ci piacerebbe conoscere il Nulla Osta idraulico dell’Autorità competente di bacino per i lavori della Piazza sull’Acqua.

A valle del Ponte di Tiberio, con la spesa di 900.000 euro stanno partendo altri lavori: la realizzazione della passerella galleggiante, di collegamento tra la banchina destra e sinistra del Porto Canale; la realizzazione della passerella sospesa alle mura in sponda destra del Canale tra il Corso d’Augusto e la Via Cavalieri.
Il primo progetto è “recidivo” in quanto avviene dopo lo smantellamento nel 2009 della cosiddetta “diga mobile” dell’Arch. Viganò, per cui ci sono voluti 10 anni e le lotte del sottoscritto con la mozione del 11.11.999 approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, un’opera fallimentare costata una decina di miliardi di lire, con danni al Comune sanzionati dalla Corte dei Conti.
Ora si vuole ricostruire proprio sulla preesistente e famigerata diga una passerella galleggiante lunga 36 metri, composta da 9 piattaforme di m.4×4, sostenute da unità galleggianti in calcestruzzo con nucleo di polistirolo espanso e da tre grossi pontili, per riproporre il collegamento tra le banchine di destra e sinistra, ostacolando ancora la già debole circolazione delle acque e il ricambio idrico dall’invaso dal ponte al porto e viceversa, con un altro impatto sul contesto storico e ambientale.

Il secondo progetto è “assurdo” in quanto prevede la realizzazione di una passerella sospesa lunga 150 m. e larga m. 2,20 in sponda destra del Canale, lato Centro Storico, forando o bucando letteralmente le antiche mura malatestiane per inserirvi 100 travi di acciaio, (una ogni m.1,5) portanti da ancorare alla soletta di cemento armato, realizzata nel 2009, appena 7-8 anni fa, sotto la via Bastioni Settentrionali per consolidare la stessa Via e le adiacenti Mura storiche del Porto Canale, al fine di non gravare in alcun modo sulle mura storiche, spendendo allora la bellezza di 1.500.000 euro.
Per inserire le travi portanti sarà necessario rimuovere la pavimentazione in selce, realizzare un’altra soletta di c.a. sopra quella del 2009, riposizionare la pavimentazione esistente dopo 4 mesi circa, per consentire di verificare le dilatazioni e i successivi assestamenti delle piastre di ancoraggio delle travi di acciaio della passerella a sbalzo sulla soletta in c.a. di via Bastioni.
Naturalmente, oltre ai soldi già spesi e da spendere, e allo sforacchiamento delle mura malatestiane, sarà chiusa al traffico la strada fino all’inizio del prossimo anno.
Ricordo, nell’occasione, la mozione del sottoscritto approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale nel 2007 che chiedeva all’Amministrazione Comunale di attivarsi per allargare la strettoia di Via Bastioni Settentrionali attraverso la sottoscrizione di un Accordo di Programma con i soggetti privati frontisti che si erano dichiarati disponibili.
Invece di spendere milioni di euro, in questi interventi con relativi danni, ho chiesto ieri sera in Consiglio Comunale, se non era più utile e qualificante alzare il Ponte della Resistenza e le quote delle banchine del Porto Canale, allagate da decenni, per ottenere il nulla osta della Capitaneria di Porto e provvedere alla circolazione delle acque nell’invaso del Ponte di Tiberio e nel Porto Canale nel rispetto del contesto storico e ambientale.

Gioenzo Renzi
Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia-An

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