Stefano Bonaccini è il nuovo presidente della Regione Emilia Romagna ma gli elettori hanno mandato un segnale clamoroso di insofferenza, anzi di rifiu
Stefano Bonaccini è il nuovo presidente della Regione Emilia Romagna ma gli elettori hanno mandato un segnale clamoroso di insofferenza, anzi di rifiuto. Come ha commentato a caldo, via facebook, Roberto Balzani, “leggendo i dati sull’affluenza alle urne pare evidente una cosa: gli emiliano-romagnoli, di questa classe politica – quella passata e quella presente, quella dei condannati/indagati e quella dei giovani leoni “ripuliti” o delle improbabili comparse – non vogliono saperne. E lo dicono con chiarezza. Al punto da disertare il voto in una percentuale enorme, superiore a quella della Calabria”.
Il primo dato è quello sull’affluenza: la percentuale più bassa su scala regionale si è registrata in provincia di Rimini, il 33,45%. Quasi dimezzati i votanti rispetto alle precedenti regionali (62,40%). In Emilia Romagna l’asticella si è fermata al 37,68% contro il 68% del 2010.
Il secondo è il tonfo rovinoso di Forza Italia. Atteso, ma non con queste proporzioni. Nel Comune di Rimini Fi è stata doppiata dal partito di Matteo Salvini: 8,5% (al di sotto anche del risultato su scala provinciale che è stato di poco superiore al 9%) contro 17,14%. Marco Lombardi, sempre considerando il comune di Rimini, ha ottenuto appena 507 voti. Un risultato che la dice lunga anche sul rifiuto dell’elettorato di centrodestra di accettare la sua quarta ricandidatura e nonostante il coinvolgimento nell’inchiesta sulle “spese pazze”. Il Pdl alle precedenti regionali ottenne il 35,6%. Nemmeno Ncd può ritenersi soddisfatto perché a Rimini conquista il 5,6% insieme all’Udc, che da sola nel 2010 aveva il 3%. In termini di preferenze Ada Di Campi è al primo posto (907) nei seggi in città, seguita da Eraldo Giudici (823). Fratelli d’Italia ieri ha raggranellato il 4,9%.
Il terzo dato riguarda Lega Nord e movimento 5 Stelle, che prendono il volo. A Rimini aumentano di circa 8 punti ciascuno. A Riccione la Lega si piazza molto bene (circa un 10% in più), +12% a Cattolica. A San Giovanni in Marignano i grillini diventano il secondo partito col 26,38% (alle precedenti regionali non superavano il 7%). In generale molto meglio a Rimini e provincia che in regione, dove il partito di Grillo non vola.
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