Rufo Spina: «viabilità e parcheggi per far ripartire il centro storico»

Rufo Spina: «viabilità e parcheggi per far ripartire il centro storico»

Comizio questa mattina davanti a porta Montanara per il candidato di Fratelli d'Italia. «Riapriremo via Saffi, chiuderemo al traffico via Ducale, che non è una circonvallazione. L'amministrazione uscente non ha ascoltato i residenti e i commercianti, che però hanno pagato sulla loro pelle il prezzo di scelte assurde».

Stamattina il centrodestra occupava piazza Mazzini e porta Montanara. Occupava con i comizi, sia chiaro. Da una parte Lucio Paesani e dall’altra Carlo Rufo Spina. C’è profumo di vittoria, come ha detto ieri Matteo Salvini in una piazza Cavour molto affollata, oppure Jamil può dormire fra due guanciali, come sostiene la sinistra?
Il responso a brevissimo, perché manca praticamente una settimana al voto. Ma a quanto pare gli indecisi sono ancora molti e dunque ogni schieramento impegna gli ultimi giorni di campagna elettorale per lavorare pancia a terra.
Rufo Spina ha spinto sull’acceleratore mettendo il dito nelle piaghe del centro storico, una viabilità senza capo né coda e il dramma dei parcheggi. E col suo tono di voce squillante e deciso ha invogliato a fermarsi anche solo per qualche minuto non pochi riminesi a passeggio o indaffarati nelle compere che si infilavano in via Garibaldi.
Il suo ragionamento è partito facendo suonare il campanello della «alternanza democratica». E’ un valore, ha spiegato: «75 anni di potere sempre nelle mani dello stesso partito hanno creato anche una amministrazione inefficiente che fonda il proprio comando su sé stessa invece di rendere conto ai cittadini. Il 3 e 4 ottobre andremo a votare per eleggere il sindaco e il consiglio comunale, non per il parlamento e su temi valoriali, ma per la gestione di Rimini». E rivolto al pubblico ha scandito: «Rimini è stata gestita bene, come merita, o potrebbe essere gestita meglio? Se pensate che potrebbe essere gestita meglio allora è il momento di cambiare e questo farà bene anche alla parte che viene sconfitta perché romperà quelle conventicole e quelle “mangiatoie” che hanno reso il potere inefficiente. E scardinare questa inefficienza è il primo obiettivo politico da perseguire».
A ruota ha infilato alcune clamorose inefficienze, avendo solo l’imbarazzo della scelta: «Il luogo in cui siamo è l’esempio classico della inefficienza spicciola di questa amministrazione. Una delle grandi battaglie del ‘comitato centro storico’ è stata quella per l’apertura di via Saffi». E giù applausi. «In questi dieci anni abbiamo avuto un Borgo distrutto, cambiato e intercluso per la volontà malata e sbagliata della giunta in carica che non si è curata dei problemi di viabilità. Per cercare di migliorare i problemi alla circolazione che hanno creato nelle altre parti della città, hanno chiuso via Saffi. Non è questo il modo». Applausi.
E poi la promessa: «L’impegno che mi assumo è che il primo atto che faremo quando ci insedieremo, sarà pianificare l’apertura di via Saffi e rendere più scorrevole la viabilità nel centro storico».
Una vena d’oro, un tema sensibilissimo per chi risiede e lavora nel cuore di Rimini, che Rufo Spina ha cavalcato con decisione: «Ci sono dei residenti di piazza Tre Martiri che a causa di un regolamento comunale non possono arrivare a casa propria. Non dico parcheggiare, ma arrivare sotto casa in auto magari per esigenze dettate dalla presenza di un anziano, di un disabile o di un figlio piccolo in famiglia».

Carlo Rufo Spina e il candidato sindaco del centrodestra stamattina nei pressi di porta Montanara. «In 5 anni ho presentato 92 interrogazioni, 36 mozioni, 18 ordini del giorno e 73 emendamenti vari e sono stato primo firmatario di una decina di consigli tematici, tra cui quelli sul Galli e su piazza Malatesta», ha detto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia.

«La giunta uscente non ha ascoltato i portatori di interesse del centro storico, che sono i suoi abitanti e i suoi commercianti. Non si è mai visto il sindaco o i suoi assessori consultarli prima di prendere una decisione. E’ mancato totalmente l’ascolto», ha proseguito Spina. «Credo di essere stato uno dei pochi ad ascoltare le esigenze del centro storico e a portarle in consiglio comunale».
Fulmini e saette sul disastro di via Ducale che è «sotto gli occhi di tutti». Il sindaco «ha voluto chiudere il ponte di Tiberio senza avere prima preparato una alternativa, così come la pedonalizzazione del lungomare senza una adeguata offerta di parcheggi e viabilità. Ma il prezzo di queste scelte lo pagano sulla loro pelle i residenti e le attività economiche. Hanno reso invivibile via Ducale e vogliono trasformare il quartiere Fiorani in un’altra circonvallazione».
Ancora: «Rimini ha bisogno di parcheggi, di una viabilità più razionale e soprattutto dobbiamo far passare le auto sulle vie di scorrimento che non sono né via Ducale né il quartiere Fiorani. Noi chiuderemo subito il passaggio in via Ducale».
Spina è tornato anche su un altro dei suoi cavalli di battaglia: lo spostamento del mercato ambulante dal centro storico all’area della stazione. «Possibile che nel 2021 la giunta non sia stata ancora in grado di trovare una collocazione migliore per il mercato ambulante?» Per l’esponente di Fratelli d’Italia la location ideale è «l’area cerniera, bellissima, servita dai mezzi pubblici, di 12 ettari che si trova in zona stazione, di proprietà delle ferrovie dello Stato, che è pronta a cederci gratuitamente a fronte di una capacità edificatoria contenuta su via Monfalcone».
Finale: «Spero vivamente che dopo tutti i problemi creati dall’amministrazione uscente, questa città sia abbastanza matura da non votare il Gnassi II…, una città non può essere governata in modo ereditario. Vogliamo Enzo Ceccarelli, uomo del fare, garante di tutte le battaglie che noi consiglieri comunali abbiamo fatto in questi cinque anni e che saprà amministrare in modo equanime, prendendo le decisioni migliori dopo avere ascoltato tutte le esigenze dei portatori di interesse».

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