Un percorso tra le Madonne miracolose di Rimini

È interessante sviluppare un percorso a piedi nella città che prevede oltre alle immagini citate qui di seguito anche la Madonna della Scala, la Mater

È interessante sviluppare un percorso a piedi nella città che prevede oltre alle immagini citate qui di seguito anche la Madonna della Scala, la Mater Salvatoris (Oratorio di San Giovannino), la Madonna della Misericordia (Santuario di Santa Chiara) e la Madonna della Polverara (in via Covignano).

Madonna della Colonnella
È un affresco del 1483 (si trovava sotto una tettoia situato su un pezzo di colonna) ha fatto il miracolo nel 1506.

La Madonna della Colonnella

La Madonna della Colonnella

Su questo luogo fu costruita nel 1510 dal Comune la Chiesa, essa è attualmente l’unica Chiesa di proprietà comunale insieme alla Cappella di S. Antonio in Piazza Tre Martiri. Il fatto: un pellegrino in viaggio per Loreto passando davanti all’immagine della Madonna della Colonnella trovò un uomo gravemente ferito, in punto di morte. Il pellegrino assistette l’uomo moribondo e subito dopo riprese il viaggio verso Loreto. Ma ben presto fu catturato ed accusato dell’omicidio dell’uomo trovato per strada. Messo in galera egli venne torturato e gli venne estorta una falsa ammissione di colpevolezza. Egli fu condannato all’impiccagione e mentre veniva portato sul luogo dell’esecuzione passò davanti alla piccola cappella della Madonna. Il povero prigioniero si inginocchiò e implorò la Vergine ad intercedere in modo che la sua innocenza fosse riconosciuta e la sua vita risparmiata, Quando le guardie provarono ad alzarlo per portarlo al patibolo si accorsero che il condannato era diventato pesantissimo ed inamovibile come una roccia.
Attestato il miracoloso evento il governatore stesso della città liberò il prigioniero e chiese scusa per il tragico errore

Madonna del Giglio in Corso d’Augusto 190 (a fianco della Questura)
In questo luogo c’era un’antica torre della famiglia Ricciardelli ed aveva bottega un maniscalco che viveva con la madre. Quest’ultima fu costretta a trasferirsi a causa di una malattia ed il maniscalco prima di partire posò un bocciolo di giglio accanto al quadro raffigurante la Madonna con il Bambino appeso nella sua bottega per chiedere la guarigione della madre. Al suo ritorno con su sorpresa il giglio, pur d’inverno, era sbocciato e la madre guarita. Visto l’accorrere dei devoti in questo luogo per chiedere delle grazie, nel 1467 venne costruita la celletta. Distrutta viene riedificata nel 1950 dall’Arch. Ecchia e ricollocata l’immagine.
1-segue

Marco Ferrini

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