Up Hotel sgancia un’altra novità: “Supporter”, la rivista per i non turisti

Up Hotel sgancia un’altra novità: “Supporter”, la rivista per i non turisti

«Il nostro è un piccolo hotel aperto a tutti tranne che ai turisti, ma solo perché i turisti non esistono più». E per loro Fabrizio Fabbri ha ideato un magazine speciale. Che racconta la pensione romagnola 2.0 e che mette in connessione verso la scoperta di una Riviera fuori dagli schemi: luoghi, emozioni, persone.

L’innovazione se ce l’hai nel Dna riesci a “contagiarla”. Una delle scoperte più interessanti di Rimini 2.0 è stata quella di incontrare Fabrizio Fabbri. Nell’intervista che ci ha concesso nel 2018 ha descritto con grande semplicità e freschezza il cambio di passo che ad un certo punto della sua storia personale e familiare ha deciso di innestare nella offerta turistica di Rimini. Non per un dovere, nemmeno per un obiettivo astratto di “riqualificazione” della Riviera. Che un piccolo lievito possa fare miracoli e rendere vivo un impasto ben più voluminoso è solo una conseguenza della sua forza di trasformazione, ma il cambiamento su più ampia scala è sempre e solo il frutto di una decisione che parte dall’io. La nascita di Up Hotel ha a che fare con tutto questo. «Offerta turistica» è definizione da era paleozoica usata in questo contesto ma serve solo a delineare il campo di gioco.
«Rimini può ancora dare tanto. Io sono partito da questa convinzione e ho messo dentro il mio hotel tutte le mie passioni, facendomi aiutare da diverse persone perché non puoi essere bravo in tutto», ci aveva detto. Nel 2015 ha incastonato in una zona non proprio splendida di Miramare (segno che il contesto esterno conta fino a un certo punto) un nuovo gioiellino. C’era già un albergo, si chiamava Detroit, ma ha lasciato il posto alla sorpresa. Ci ha messo dentro la tecnologia, il design, l’ha modellato sulla ecosostenibilità, ha creato una sorta di mappa del tesoro dei locali Up da suggerire ai turisti. Turisti? Pollice verso. «I turisti non esistono più». Lo dice lui sul primo numero del giornale in carta riciclata e dalle dimensioni di un quotidiano, che ha deciso di sfornare. Uno per ogni stagione, quattro all’anno. Si chiama “sUPporter” e si apre con l’arte. Non è scontato. C’è Andrea Saltini a dare il benvenuto ai lettori del foglio che i non-turisti di Up Hotel potranno sfogliare e sarà lui a curare la rubrica di arte contemporanea nelle prossime uscite. E poi c’è Filippo Sorcinelli, che poeticamente scrive di “è giugno”: «La Bellezza è una trama solcata dalle emozioni, ricopre le cose, riscalda le opere d’arte e le profuma d’Infinito. È una parola senza tempo che riletta cento volte ridona cento volte il suo desiderio monolitico di stare nel mondo. Sarà da questo giugno un viaggio pieno di pioggia che ride, che ride di noi che piangiamo; sarà un cammino tra il mistero e il significato; sarà come ritrovare la realtà nel sogno, in un “altrove” dentro di me, dentro di noi».

Il primo numero di “Supporter”.

Sarà una identità da accarezzare sotto i polpastrelli mentre gli occhi cercano esperienze. Un’altra occasione di incontro con chi varca la soglia di viale Gubbio 7, un hotel che Fabrizio descrive come «un hub pronto a indirizzare l’ospite verso le esperienze più vivide e significative del territorio, e poi ad accoglierlo nuovamente al ritorno». Ricordate la mappa del tesoro? Appunto. E che cattura «esseri umani alla ricerca di nuove esperienze, ricordi e momenti da fotografare, conservare e condividere nella memoria degli smartphone e sui canali social».
Non c’è nemmeno un granello di sabbia della vacanza standardizzata che siamo soliti associare al turismo di massa (che infatti non esiste più esattamente come il turista) non solo per abitudine ma anche grazie (si fa per dire) a tutto quello che una comunicazione stanca e ripetitiva tende a riprodurre quando si parla di Riviera. La rete up è un’altra idea che fa volare i sogni di Fabrizio. Supporter presenta ristoranti e locali che meritano un viaggio e un assaggio, individuati anch’essi seguendo il fiuto dell’identità e della bellezza. Ma c’è tanto altro.
Ana Laura Ramirez nel debutto del giornale accenna al lato wellness di Rimini: sport, movimento, benessere e natura. La «potenza della sabbia» è un titolo che già mette voglia di rotolartici sopra. I contenuti sono destinati a crescere ma l’impronta è tracciata e racconta di come una tradizione può rinascere dal basso. «Chi vive e respira ospitalità fin dalla nascita, in una città come Rimini, in un territorio come quello della Riviera Romagnola, difficilmente riesce ad allontanarsi dal mestiere dell’accoglienza. È il mestiere più bello del mondo», spiega Fabrizio. Quando è “up”.
Supporter è quindi un magazine che vuole tenere viva l’attenzione su questa speciale «pensione romagnola 2.0» (upgrade del software che si chiama accoglienza romagnola) e insieme lanciare chi decide di entrare in connessione con Up Hotel verso la scoperta di una Riviera particolare. In che senso? «Il meglio che ci circonda proposto ai nostri ospiti. Luoghi, emozioni, persone. La chiamiamo #Huppiness, le chiamiamo #UpPeople». Fabrizio Fabbri Sigismondo d’Oro: è una candidatura a tutti gli effetti.

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