Amianto: molto quello rimosso, ma l’ex Corial è ancora coperto di eternit

Amianto: molto quello rimosso, ma l’ex Corial è ancora coperto di eternit

Il Comune di Rimini fa sapere che dal 2010 sono state rimosse nel territorio comunale oltre 650 tonnellate di amianto. Ma resta ancora molto da fare. E l'edificio che ospitava la Corial, sul quale si è abbattuta la variante "anti cemento", ne è un esempio.

“Il problema dello smaltimento dell’amianto, anche nella Regione Emilia Romagna, resta ancora attuale. Secondo una recente ricerca pubblicata da Ecoscienza sono 112 i casi di mesotelioma maligno registrati in provincia di Rimini, nell’arco dell’ultimo quinquennio. Si tratta del numero e dell’incidenza più bassa in Emilia Romagna, dove il totale per lo stesso periodo è di 2.567 casi”. Lo fa sapere l’amministrazione comunale di Rimini, che sulla “attualità” del problema registra un caso abbastanza vistoso, più volte segnalato da Riminiduepuntozero.

L’attuale giunta Gnassi nel 2013 bloccò con la “variante anti cemento” il piano di espansione dell’ex Corial, che aveva chiesto un ampliamento per arrivare fino a 36 mila mq. Applicò a quel progetto un “taglio” del 48%, ma ad oggi tutto resta bloccato. Con una copertura in amianto davvero malridotta. Avevamo chiesto all’Asl di esprimersi in merito alla pericolosità di quella copertura ma senza ottenere risposta.

“Il mesotelioma maligno è un tumore raro a prognosi ancora severa che insorge in genere in soggetti con pregressa esposizione ad amianto, anche sporadica e modesta. Nel nostro Paese, nonostante la messa al bando dell’amianto dal 1992, continuano a essere registrati oltre 1.500 casi di mieloma maligno all’anno legati al lungo tempo di latenza peculiare di questa malattia. La sede più colpita è quella pleurica (91,5%), seguita da peritoneo (7,5%) e pericardio e testicolo (1%). I settori di attività economica che più si sono dimostrati a rischio per la salute sono: – costruzioni edili – costruzione/riparazione di rotabili ferroviari – industria metalmeccanica – zuccherifici/altre industrie alimentari – produzione manufatti in cemento/ amianto”, scrive oggi l’amministrazione comunale nel comunicato stampa.

“Il Comune di Rimini investe da anni su un programma di smaltimento di manufatti in amianto per tutelare il più possibile i propri cittadini con uno specifico bando che offre incentivi economici a fondo perduto ai soggetti privati che lo rimuovono e smaltiscono, tramite ditte specializzate. Per il 2018, è possibile fare domanda dal 3 aprile scorso. Si tratta di un provvedimento che fa seguito a quelli avviati e conclusi negli scorsi anni durante il quale il Comune di Rimini ha investito risorse per circa 350 mila euro”.

“Dal 2010 sono già state rimosse nel territorio comunale oltre 650 tonnellate di amianto. Un impegno costante, in coesione tra pubblico e privato, che ha portato in questo arco di tempo alla realizzazione di 548 interventi di bonifica da parte dei privati e a una rimozione complessiva in grado di ridurre sensibilmente i rischi per la salute. Questo nonostante Rimini sia già messa meglio rispetto ad altri territori. Quello dell’esposizione all’amianto è infatti un rischio per la salute anche a medio-lungo termine, con il manifestarsi di patologie anche in età più avanzata, come dimostrano i dati della Regione, per cui il 76% dei casi di mesotelioma maligno si manifestano dopo i 64 anni. Per questo terremo alta la guardia investendo risorse ed energie in un presidio che è insieme di difesa ambientale e di tutela della salute pubblica”, commenta Anna Montini, assessore all’ambiente del Comune di Rimini. Teniamo alta la guardia anche sull’ex Corial.

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