Charlie e noi

Charlie e noi

Ora che Charlie è stato ucciso, non per questo il caso è chiuso. Il 23 agosto ne parlano il prof. Salvatore Abbruzzese e mons. Luigi Negri al cinema teatro Tiberio.

E’ morto alle 15:12 del 28 luglio scorso a Londra, in un hospice tenuto segreto dalle autorità, Charlie Gard, il bambino di 11 mesi affetto da una rarissima malattia ritenuta inguaribile. Charlie è morto per soffocamento dopo che i sanitari gli hanno “staccato la spina”, cioè tolto la ventilazione artificiale che lo aiutava a respirare, un mezzo non di accanimento terapeutico ma di accompagnamento e cura. La tragica decisione è stata presa dai giudici inglesi, dato il contrasto fra la clinica pediatrica in cui il piccolo era ricoverato, il Great Ormond Street Hospital for Children, ed i genitori Connie e Chris Gard, che chiedevano da mesi di poter riavere il figlio per curarlo con terapie sperimentali. Ma la fortissima determinazione della coppia, le raccolte di centinaia di migliaia di firme e di fondi, la disponibilità offerta da luminari e cliniche, sia dagli Stati Uniti che dal Vaticano, nulla hanno potuto contro le sentenze prese dai giudici a favore della posizione dell’ospedale londinese, con il via libera della Corte di Strasburgo dei diritti umani.
Ma ora che Charlie è stato ucciso, non per questo il caso è chiuso. Al contrario la riflessione su quanto è accaduto e su quanto potrebbe succedere in futuro in casi del genere, è apertissima, come ha affermato in un suo recente intervento il sociologo dell’Università di Trento Salvatore Abbruzzese: “Vale la pena interrogarsi sulla degenerazione autoreferenziale del potere legale-razionale, in virtù della quale questi diventa un potere assoluto e inattaccabile”.
Proprio il professor Abbruzzese, insieme all’arcivescovo emerito di Ferrara mons. Luigi Negri, prenderanno parte all’incontro pubblico dal titolo “Charlie e noi”, promosso dal Centro Internazionale Giovanni Paolo II per il Magistero sociale della Chiesa, mercoledì 23 agosto alle ore 21:15 al Cinema Teatro Tiberio (via San Giuliano 16) di Rimini.

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