Enofighetti

Enofighetti

Facile fare gli enofighetti con vini che costano più di 40 euro alla boccia. Più difficile degustare e capire un vino senza riferimenti, senza presunti blasoni, senza etichetta, alla cieca.

Provate voi, se ne siete capaci, proporre il nostro Sangiovese Superiore Doc, su piazze importanti come Roma o meglio ancora Milano. Provate voi, se ne siete capaci, far bere la nostra Riserva Sangiovese Superiore Doc a quella schiera di “enofighetti”, come li definisce Daniele Cernilli, il DoctorWine, colpiti dal morbo della “borgognite cronica” che bevono solo grandi rossi da uve di Pinot nero e il sabato sera lo Champagne dai piccoli vignerons indipendants, meglio ancora se biodinamico. Me la vedo nera, disse la Marchesa, camminando sugli specchi, su una piazza difficile come quella di Rimini intendendo anche Riccione, Cattolica e a nord fino Bellaria, dove arriva di tutto e di più, essere considerati figli di un dio minore, giocatori di serie B pronti a retrocedere perché l’allenatore non ha il patentino. Brunello e Amarone, sono i grandi rossi italiani di maggiore successo. Ma non tutti gli enofighetti forse sanno che il Brunello è Sangiovese in purezza come pure il Nobile di Montepulciano. Facile fare gli enofighetti con vini che costano più di 40 euro alla boccia. Più difficile degustare e capire un vino senza riferimenti, senza presunti blasoni, senza etichetta, alla cieca, servito a temperatura ideale, in un calice che merita, e possibilmente in piacevole compagnia.
Rurali sempre.

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