Dal 1° luglio è in vigore il provvedimento del Comune di Rimini che impone la presenza costante di personale nei locali con distributori automatici
L’ordinanza anti degrado del Comune di Rimini che colpisce in maniera diretta i gestori dei negozi automatici aperti h24 è appena entrata in vigore e già fa discutere parecchio. Ricordiamo che sarà valida fino al 31 dicembre 2025 (quindi prenderà anche il Capodanno e tutte le festività) e riguarda l’area tra la stazione ferroviaria e il centro storico, specificamente le zone di via Giovanni XXIII, piazzale Cesare Battisti, via Dante Alighieri, via Tempio Malatestiano e piazza Ferrari.
L’amministrazione comunale ha giustificato come noto la misura con la necessità di contrastare fenomeni di degrado urbano. Secondo l’assessore alla sicurezza Juri Magrini, l’area è “fortemente antropizzata” con presenza di soggetti che “bivaccano durante tutta la giornata, consumando bevande alcoliche e generando fenomeni di degrado urbano“. I locali con distributori automatici h24, aperti senza controllo di personale, sono diventati già da tempo “luoghi di aggregazione stabile di soggetti dediti ad attività illecite” e potrebbero veder aumentare tale fenomeno.
Le sanzioni sono severe: gli esercizi hanno tempo fino al 31 luglio per adeguarsi, poi scattano controlli della polizia locale con multe fino a 500 euro al giorno per mancata osservanza e possibile chiusura in caso di recidiva. L’ordinanza evidenzia anche la vendita di alcolici “senza alcun tipo di limite orario e controllo fisico“, creando disparità rispetto ai pubblici esercizi tradizionali.
DURISSIMA LA REAZIONE DI CONFIDA
“I gestori dei negozi automatici h24 sono dei commercianti come gli altri”, avverte quindi il Presidente di Confida, Massimo Trapletti, “e come loro, sono vittime dei balordi della notte e dei vandali che con i loro comportamenti danneggiano proprietà e causano schiamazzi. L’ordinanza è un tentativo errato di risolvere una situazione di degrado generalizzata, che mira a colpevolizzare i gestori dei negozi automatici h24 che nulla c’entrano. Pertanto, tale ordinanza a nostro avviso causerà unicamente danni economici agli operatori del settore mettendo a rischio la loro attività imprenditoriale”.
CONFIDA ricorda che “il settore della distribuzione automatica si impegna da anni nel fornire un servizio sicuro per tutti, soprattutto su strada: la maggior parte dei gestori, infatti, ha dotato i propri esercizi commerciali di sistemi di videosorveglianza avanzati con, ad esempio, videocamere bidirezionali al servizio anche delle forze dell’ordine qualora necessario”. A questo proposito, “CONFIDA ha sottoscritto un accordo con A.N.I.V.P, Associazione Nazionale Istituti di Vigilanza Privati, per fornire ai gestori strumenti e professionalità dedicati alla sicurezza e compliance urbana dei negozi automatici h24. Infine, il settore si è dotato di un protocollo volontario di qualità, il “Top Quality Negozi Automatici H24”, che ha l’obiettivo di rappresentare uno standard qualitativo del servizio dei negozi h24 per la tutela e il rispetto dei consumatori di questo particolare comparto”. Detto ciò, “l’accusa di vendere, in alcuni distributori, alcol senza alcun tipo di limite orario e controllo fisico”, conclude il Presidente Trapletti, “denota una scarsa conoscenza delle normative che regolano il settore e la distribuzione di alcolici al pubblico. I distributori automatici che somministrano alcolici, infatti, seguono rigidamente la legislazione nazionale che prevede sistemi di erogazione attraverso il riconoscimento dell’età anagrafica, e solamente nelle fasce orarie previste dalla legislazione territoriale dove operano e le normative locali laddove sono presenti”.
Inoltre, per CONFIDA, “l’ordinanza potrebbe costituire precedente per altre amministrazioni con problemi simili, ma solleva interrogativi sulla proporzionalità e sugli effetti economici su un settore consolidato e regolamentato. La vicenda evidenzia la complessità del bilanciamento tra sicurezza urbana e tutela delle attività economiche, specialmente per forme di commercio automatizzato h24 senza presidio umano diretto”. Per il Comune di Rimini, sulla falsariga dell’ordinanza anti-prostitute in strada, invece, questo sarebbe perfino un vanto, avendo creato di fatto un precedente per limitare, oltre le regole nazionali che a quanto pare sarebbero rispettate (e va specificato che fino a prova contraria, i gestori operano all’interno delle leggi specifiche), un settore che sta effettivamente cambiando il mondo del piccolo commercio serale e notturno in tantissime città italiane. E, a detta di chi vive in queste zone, non certo in meglio.
Non è chiaro come e se CONFIDA sia stata coinvolta nella discussione pre-ordinanza, ma sicuramente una soluzione va ricercata. Nel frattempo, però, l’ordinanza è in vigore e i gestori dei negozi automatici devono adeguarsi.
COMMENTI